Capitolo 5

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Sono le due e mezza, preparo il mio borsone ed esco di casa. Dopo un quarto d'ora in motorino, scendo e seguo le indicazioni per gli spogliatoi.
Entro e trovo quattro ragazze che parlano e sghignazzano.
La ragazza dai capelli biondi mi viene incontro seguita dalle altre tre.
"Hey!" Esclama sorridente.
"Come ti chiami?"
Ci presentiamo ed inizio a parlare anche con le altre ragazze presenti.
Rachele: grandi occhi verdi, folte sopracciglia nere e profonda voce calda e rassicurante.
Alice: magra, alta, bionda; altro che calciatrice, potrebbe fare la modella.
Ludovica: capelli corti e castani, lineamenti marcati e abbigliamento da maschio.
Matilde: lunghissimi capelli ricci di color biondo cenere, labbra rosse e carnose.

Parliamo fino a quando arriva il momento di entrare in campo.
Il mister è lí che ci aspetta entusiasta.
Mi giro verso gli spalti e vedo Martina che applaude e urla il mio nome. La saluto con la mano ed inizio l'allenamento correndo vicino ad Alice.

È stata davvero dura, dovevo immaginarlo.
Vado finalmente a farmi la doccia, é molto caldo. Noto solo adesso lo splendido fisico di Alice, é davvero fantastica e non a caso é fidanzata con un ragazzo della giovanili.
"É stato Nicoló a farmi appassionare al calcio e a questa squadra, é stato lui a convicermi a fare il provino, non lo ringrazieró mai abbastanza".
"Anche io sono fidanzata, Andrea é uno chef, o meglio, un lavapiatti; cucina davvero divinamente ed é questo che mi ha fatto innamorare di lui" dice Matilde.
Sto iniziando a conoscere meglio queste ragazze e le trovo davvero simpatiche.
"Ilaria tu sei fidanzata?" sento improvvisamemte chiedere da Ludovica
"No no, mai stata" rispondo prontamente
"Benvenuta nel club" esclama quasi gridando.
Scoppiamo in una risata generale, Ludovica è davvero buffa a volte.
"Ilaria, posso chiederti ancora una cosa?" mi chiede Ludovica.
"Certo! Tranquilla"
"Perché hai scelto proprio il nove?" È davvero incuriosita.
"Beh, il nove, come tutte sapete, é il numero di Morata. Il mio più grande sogno é quello di incontrarlo ma non ne ho mai avuto l'occasione. Ho sempre provato una grande stima per lui e ancora oggi lo ammiro tanto. Nelle altre squadre in cui ho giocato non ho mai potuto indossare il nove, era sempre occupato. Ora provo una grande emozione a giocare nella mia squadra del cuore con il numero del mio idolo sulle spalle."

Aspettavo solo te||Alvaro e PauloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora