Stay With Me; Neymar Jr.

13

Alla fine ho optato per un semplice vesito color turchese che arriva fin sotto le ginocchia.
I capelli li lascio sciolti, in modo che ricadano sulle spalle e per quanto riguarda il trucco, come sempre, non metto nulla.

《Allora sei pronta?》
Chiede impaziente Stephan.
Annuisco con il capo e ci dirigiamo verso il ristorante.
Una volta arrivati notiamo che siamo solo noi due insieme a Gareth Bale e Cristiano Ronaldo.
《Ciao》
Li salutiamo in coro.
Ci accomodiamo e mio fratello inzia a chiacchierare con Cristiano mentre io e Gareth rimaniamo per un pó a fissarci senza dire nulla.
《Quindi sei la sorella di El Shaarawy?》
Chiede rompendo il silenzio.
《Si, piacere, Lara》
Rispondo sfoderando un sorriso.
《Piacere di conoscerti》
Risponde sorridendo anch'esso.
《Sei single?》
Chiede tutt'un tratto.
Wow, immaginavo che Bale fosse timido ma a quanto pare mi sta porgendo domande, come dire, private.
《No》
Rispondo senza alzare lo sguardo verso di lui.
《Sei timida? 》
No guarda, il fatto è che stai diventando invadente, sei uno stalker o cosa?!
《Mh, no, perché?》
Ribatto.
《Non so, rispondi in modo frettoloso》
Ribatte a sua volta sorridendo.
Ed è li che incontro i suoi occhi.
Cacchio, sono a dir poco stupendi.
Distolgo lo sguardo per evitare suoi dubbi.
《Oh, scusa se sembro un pó fredda》
Provo a scusarmi ma senza ottenere risultati sorprendenti.
《Tranquilla》
Risponde e nuovamente sul suo volto si forma un sorriso.
Almeno aiuta a calmarmi.
Fortunatamente per me, dopo non molto ci raggiungono tutti gli altri e la cena inzia.

Purtroppo però, un forte mal di testa mi arriva nuovamente.
Senza dare troppo all'occhio, mi dirigo in bagno.

Ora che ci penso non ho neanche visto Neymar arrivare.

Provo a sciaquarmi il viso e a bere un pó d'acqua, come ho fatto durante la partita, ma nulla.
Il mal di testa è sempre forte.

《Lara?》
Qualcuno mi chiama ed immediatamente cerco di mostrarmi impassibile.
《Si?》
Rispondo e da dietro la porta del bagno scorgo Cristiano.
《Che hai?》
Chiede incrociando le braccia al petto e poggiandosi al muro.
《Niente di che, un lieve mal di testa》
Rispondo scrollando le spalle.
Faccio per uscire dal bagno ma lui mi afferra per un polso.
《Lasciami》
Mormoro appena.
Non risponde nulla ma si limita a rivolgermi un sorriso per poi lasciarmi andare.
Uscendo dal bagno, il dolore alla testa aumenta di nuovo e per poco non cado a terra, se non fosse per Ronaldo che mi sorregge.
《Non è proprio lieve questo mal di testa eh》
Ironizza appena.
Senza parlare ancora, mi riporta dentro il bagno e mi fa sedere per terra.
《Ma così, tutt'un tratto?》
Annuisco per l'ennesima volta alla stessa domanda.
《In realtà》
Esorto di punto in bianco.
《Anche oggi durante l'amichevole è successo, solo che è passato subito》
Dico fissando il pavimento celeste del bagno.
Cristiano si siede al mio fianco e con un braccio mi circonda le spalle.
《Ora come va?》
Chiede leggermente preoccupato.
《Non tanto meglio》
Rispondo tenendo lo sguardo fisso verso il pavimento.
《Vado a chiamare tuo fratello》
Afferma e fa per alzarsi, finché non lo prendo per un polso.
《Fermati. Vorrà sicuramente tornare in hotel ed io non voglio》
《E cosa vuoi fare?》
Chiede sbuffando e passandosi una mano fra i capelli.
《Nulla.》
Rispondo e mi alzo uscendo dal bagno.
Farò finta di non avere nessun mal di testa.
Torno a sedermi al mio posto e subito Gareth, che si è seduto di fronte a me, mi porge delle domande.
《Dove sei stata tutto questo tempo?》
Chiede sfoderano un lieve sorriso.
《In bagno.
Avevo bisogno di una rinfrescata, quindi sono andata a sciaquarmi il volto, nulla di che, insomma》
Rispondo a mia volta con un sorriso.
《Eppure sembri pallida》
Ribatte e il sorriso sparisce dal suo viso.
《Non saprei, io mi sento bene》
Mento mentre lui annuisce insicuro.
Finita la cena, la musica parte a tutto volume e molti dei presenti accompagnano le ragazze o le mogli al centro della pista.
《Ti va di ballare?》
Gareth mi viene incontro.
《Mh..nah, non sono molto portata nel ballare》
In realtà avrei risposto volentieri sì, se non fosse per questo mal di testa che mi tormenta.
《Vuoi chiacchierare un pó, allora?》
Chiede.
Annuisco e ci accomodiamo in un posto abbastanza riservato.
《Mh..di cosa vorresti parlare?》
Chiedo non sapendo bene come interrompere il silenzio.
《Lara》
Attira la mia attenzione.
Mi volto verso di lui e lo incito a parlare.
《Lo so che ci siamo conosciuti da poco ma..》
《No》
Lo interrompo.
《Non fare come Neymar》
Lo anticipo lasciandolo immobile.
《Lara, io》
《No Gareth, per favore.》
Lo scongiuro e alzandomi me ne vado.
Raggiungo un'altro posto abbastanza privato e butto giù in un sorso, l'intero bicchiere d'acqua.
《Nervosa eh?》
Mi coglie alla sprovvista Cristiano.
《Un pochino.
Sai com'è, sia Neymar sia Gareth mi hanno detto che anche se conoscendomi da poco già mi amano ed io non ce la faccio.》
《In che senso?》
《Che non mi sento pronta ad amare qualcuno.
Ho solo paura di soffrire.》
Rispondo abbassando lo sguardo.
《Lara, sai, a volte vale la pena rischiare un pó.
Certo, potrebbe farti soffrire ma chi ti dice se davvero vuole farti soffrire?
E se ti amasse davvero?
Pensaci, è quello che ti consiglio》
Annuncia e fa per andarsene.
《Cristiano》
Attiro la sua attenzione e alzo lo sguardo verso di lui.
《Ci penserò》
Rispondo con un sorriso.
Lui ricambia.
Torno a sedermi al nostro tavolo dove solo pochi calciatori sono presenti.
La maggior parte è in pista a ballare o a far finta di muoversi al ritmo della musica.
《Hey》
Qualcuno attira la mia attenzione circondandomi da dietro.
Lo riconoscerei fra mille.
《Oh Neymar》
Esclamo girandomi verso lui e rivolgendogli un sorriso.
《Ho chiesto a tuo fratello che ha approvato e beh, Luis, Leo ed io vorremmo fare un'altro pigiama party, insomma, domani si parte per Barcellona, ricordi?》
Vero. Me ne stavo completamente scordando che saremmo partiti.
《Hai ragione.
Accetto volentieri il vostro invito, ma ora che facciamo?》
《Ci stavamo radunando per obbligo o verità, vuoi giocare?》
Ed ecco la fatidica domanda.
Come gioco non lo amo molto ma posso mai dire no e passare per noiosa o non so cosa?
Si che puoi, se vuoi giocare gioca, se non vuoi rifiuta.
《Certo》
Rispondo e gli rivolgo un lieve sorriso.
Tutti i presenti, o almeno in gran parte, si radunano in un cerchio.
Che il gioco abbia inzio.