Capitolo 26

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<<Niente scherzi stupidi Cam>> dico seria

<<Calmati okay? Non c'è nessuno scherzo. Prendi le mie mani avanti>> la sua voce calda mi penetra nelle ossa

Allungo dopo qualche minuto le mie mani verso le sue che stringono le mie facendole scomparire.

Sento che mi accompagna in avanti facendomi sorpassare accuratamente vari solchi e anche moltissime buche.

<<Ma che diavolo di posto è? Non riesco a camminare diritta nemmeno per un minuto>> mi lamento

<<La strada è tortuosa ma il finale è fantastico>> mormora quasi ridacchiando <<Andiamo Bella,siamo arrivati. Adesso,non posso toglierti la bandana dagli occhi ma...tu devi fidarti di me>> mormora

Sospiro a fondo. Il vento mi scombina tutti i capelli e capisco che c'è qualcosa che non va,nella California il vento non spira mai così forte.

<<Mi fido>> sorrido sperando che lui mi stia guardando

<<Bene!! Allora,adesso scaleremo questa roccia per poi arrivare finalmente alla mia sorpresa>> cammina tenendomi la mano

<<No>> mi fermo <<Aspetta,la roccia?>>

<<Si...>>

<<Nonoo. Davvero Cam,soffro di vertigini e se cado?>> scuoto la testa ripetutamente <<No Cam,non voglio salire. Ho paura>>

<<Bella. Quando sei con me non devi avere paura di niente. Stringi la mia mano,non permetterò che ti accadrà nulla. Promesso>> accarezza con i polpastrelli delle sue dita il dorso della mia mano

Sorrido involontariamente alle sue parole. La sua sincerità e i suoi gesti inaspettati mi sorprendono sempre più. Spesso durante queste settimane l'ho visto girovagare per il mio quartiere,ma non si è mai fermato e non si è mai arreso.

Bella ascolta ciò che ti dice! E sta attenta su queste rocce.

<<Bella,ti racconterò una storia. Ascolta in silenzio, poi toccherà a te parlare>> mi afferra la mano stringendomela forte,ma così forte che i brividi si sono invaghiti del mio corpo. Non mi lasciano in pace.

Cammino dietro di lui, aggrappandomi al suo braccio qualche volta e ricambiando la stretta di mano. Non so se è per l'altezza o se è una semplice scusa per stringergli la mano e quindi avvicinarmi a lui,ma mi piace

<<Circa 20 anni fa c'era un bambino. Era sempre un tipo solitario ma molto pensieroso,non si arrendeva mai e cercava sempre di essere corretto con gli altri. Nel posto in cui viveva non c'era nulla da fare e la cosa che più ti riusciva meglio era lasciarsi coinvolgere dalle cattive amicizie>>

<<Ma come?>> Domando continuando a salire <<E la sua mamma non poteva badare a lui?>>

<<No. Sua madre era una donna piena di problemi,sommersa da lavoro e ha dovuto compiere molti sacrifici>> incrocia le sue dita alle mie <<Il figlio così era solo e decise di scappare. Fuggire via insomma,rifarsi una vita tutta per lui,come lui voleva. In realtà voleva essere solo felice>>

<<Bhe,non avrebbe dovuto. Era troppo piccolo>> borbotto <<Ti prego Cam torniamo indietro mi gira la testa>>

<<Bella siamo quasi arrivati e poi la storia non è ancora finita...>>




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