Capitolo 42

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Quando apro gli occhi mi sento ancora molto stordita. Le immagini di ieri sera mi attraversano velocemente la mente per poi interrompersi con una porta che si sbatte. Possibile che papà mi abbia vista in quelle condizioni? No,non ci credo. Il sole che riflette sulle pareti della mia finestra mi ricorda che è ora di alzarsi anche se la sveglia non è ancora suonata. Bene,potrò fare colazione.

Scendo le scale e raggiungo papà,sta facendo anche lui colazione ed è ancora in pigiama. Speriamo non mi abbia vista ieri sera.

<<Come mai sei ancora in pigiama?>> Domando inoccente prendendo una tazza e preparando i cereali sul tavolo

<<Ho deciso di lavorare a casa per qualche settimana>> risponde secco

<<Ottima scelta..>> mi siedo difronte a lui

<<Bella...>> dice lui <<Ho chiamato tua madre ieri>> Capisco che non posso scamparmela, mi ha vista ieri e non ha perso tempo per avvisare mamma e farne una tragedia <<Lei mi chiama ogni giorno chiedendo di te,degli studi,del tuo stato d'animo solo perchè non vuole essere apprensiva. Ma finora i tuoi spazi non includono l'alcol>>

Strizzo gli occhi <<Lo so papà. Non ero io ieri>>

<<Un ragazzo,un certo Cameron ti ha portata qui ieri sera. E devo ringraziarlo perché altrimenti se non fosse stato per lui sarei già morto d'angoscia. Eri totalmente ubriaca Bella,che ti è preso?>>

Mi infilo le mani tra I capelli <<Cameron mi ha riportata qui? E che è successo?>> Domando imbarazzata pizzicandomi il labbro con le dita

<<Non ti staccavi da addosso a lui. Lo stringevi e gli parlavi dolcemente. Non ti riconoscevo>> ridacchia

<<Lo so>> Rimango a fissare un punto perso nella stanza <<Anche io. Non mi riconoscevo nemmeno io>>

<<Ne sei innamorata?>>

<<Papà>> mi metto le mani in faccia <<Ho...ho bisogno di parlare con la mamma>>

<<Tua madre è impegnata con il lavoro e non potrà venire qui ma magari una telefonata non le dispiacerebbe>>

<<Uffa,uffa>> piagnucolo <<La chiamerò allora>> faccio spallucce

<<Mangia o farai tardi a scuola Bella. Và a prepararti avanti>>

<<Va bene>> concludo continuando a bere il mio latte nella tazza sommerso dai cereali.

La campanella ancora non si decide a suonare. Chissà perché molte volte suona in anticipo e in occasioni come queste, dove vorrei nascondere la mia faccia sotto la sabbia,aspetta a suonare. In lontananza vedo Tray seguito dai suoi amici,quelli di ieri. Mi guarda e io distolgo subito lo sguardo,mi fa male sapere che il mio amico è innamora di me e mi imbarazza molto

<<Ciao tesoro>> dice Burcu vicino al mio armadietto

<<Ciao>> sospiro piano

<<Che ti prende?>>

<<Devo raccontarti una cosa>>

La campanella suona finalmente e quando vedo che Tray sta venendo nella mia direzione mi allontano con Burcu verso la mia classe.

All Of Me ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora