<ancora un momento> Rose mi stava acconciando i capelli da almeno mezz'ora.
Ero stufa di aspettare, eravamo anche in ritardo.< le ragazze devono sempre fare un po' di ritardo!> questo è ciò che ripeteva ogni volta che le ripetevo di muoverci.
Alla fine Cloe aveva convinto Cameron a imbucare anche Rose, in fondo tre era meglio di due, no?
<un secondino e... fatto!> Rose fece un urlerò per la soddisfazione.
Era una maniaca dell'ordine e amava acconciarsi capelli.
Ovviamente mi aveva convinta a farmi una delle sue creazioni.<voltati! che aspetti?> mi invitò lei.
Lentamente mi girai verso lo specchio.
Wow.Le due ciocche bionde più corte scendevano incorniciandomi il volto.
Il resto dei capelli era racconto in una meravigliosa treccia che partiva dall'alto.
I miei capelli erano molto particolari, avevano una sorta di riflessi dorati, e variavano dal biondo chiaro al biondo cenere.<Rose è bellissima> le dissi abbracciandola.
<No Becca, sei tu che sei bella! ora andiamo>
Mi guardai un'ultima volta allo specchio.
La tutina nera mi stava benissimo.
Le maniche arrivavano al gomito, e i pantaloni a palazzo mi arrivavano poco sotto il ginocchio.Indossavo un paio di tacchi neri e una collana argentata.
Gli anelli non mancavano.
Osservai il mio viso: Rose mi aveva truccata. Le guance leggermente rosse, i grandi occhi definiti dalla perfetta linea di eye-liner, l'ombretto marrone con sfumature sull'oro... insomma... non mi sembravo io.<si okay, sei bellissima, però ora dobbiamo proprio andare> Sbuffò Rose.
Arrivammo con circa un quarto d'ora di ritardo.
Il buttafuori ci fece entrare dopo aver controllato che il nostro nome fosse sulla lista.
Fuori c'era un sacco di gente che avrebbe voluto al entrare, ma quell'armadio enorme del buttafuori li avrebbe fatti volare con una schicchera.La musica era fortissima... mi sebrava di entrare in quel maledetto pub.
Scacciai via i brutti pensieri dalla mente.Presto incontrammo anche gli altri. Kristen e Robert ci salutarono dandoci il benvenuto, erano sempre attaccati.
Cameron ci venne incontro.<Ehi ragazze> disse salutandoci.
< Becca, mi sei mancata! non ci vediamo da un sacco!> così dicendo mi prese tra le sue braccia forti e muscolose.
Per un attimo, uno solo, piccolino, mi sentii al sicuro.<anche tu Cam> sorrisi ricambiando l'abbraccio.
<Becca!> mi salutò Taylor con Mackenzie.
C'erano proprio tutti, mi sentii felice.Mancava solo Christian.
Ma forse era un bene che non ci fosse.
È veramente troppo complicato da spiegare, volevo che ci fosse ma allo stesso tempo speravo che non sarebbe venuto.E invece me lo ritrovai davanti di lì a pochi secondi.
<Ehi ragazzi!> disse.
Notai solo in quel momento che il suo braccio cingeva la vita di una ragazza.
Quella biondina non mi andava a genio, aveva uno sguardo cattivo.<io sono Gretel> disse lei porgendomi la mano.
Quel nome mi suonava familiare.... oh, certo.
Gretel Weels. Di certo non aveva una buona reputazione.
Quegli occhi marroni non tralasciarono un centimetro del mio corpo, e dopo avermi squadrata per bene tornarono a guardare Christian.Non avevo dimenticato il minimo particolare di quel sorriso.
Quella piccola, quasi invisibile fossetta sul lato sinistro, quei denti bianchissimi, le labbra piene ma non troppo.
Christian era semplicemente perfetto.Si accorse che lo stavo fissando e si voltò di scatto.
Mi ricordai della stessa scena avvenuta in piazza circa un mese prima.
Deglutii e abbassai lo sguardo.<ehi ragazzina! non te la sarai mica presa per l'altra volta? su vieni!> disse in modo scherzoso abbracciandomi.
Mi irritava il fatto che facesse così davanti ai suoi amici per farsi il figo che può avere tutte le ragazze quando gli pare e piace.
<scusa> dissi scostandomi leggermente evitando l'abbraccio.
Christian mi fissò.
Piegó leggermente la testa su un lato scrutandomi come fossi la pietra più rara che esistesse.
Un ultimo sguardo e poi tornò, senza dire niente, dalla sua Gretel.
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I hate you, I love you. ||Christian Collins ||
FanfictionRebecca ha sedici anni e vive a Chicago. È una bella ragazza, intraprendente, lunatica e coraggiosa. Un giorno, durante la cena del suo compleanno, incrocia lo sguardo di uno dei ragazzi più conosciuti di Chicago: Christian Collins. Basterà uno sgua...