Capitolo 4

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Yuma's POV

Quando non sento più nulla muoversi nella stanza di Evah apro silenziosamente la porta. La vedo addormentata sul letto, in posizione fetale. Noto che trema anche se si è coperta, così vado vicino a lei e controllo che non abbia la febbre. Semmai fosse ammalata non potrei bere il suo sangue, ma alla fine constato che le fa solo freddo e... ha paura.

- No... - la sento borbottare - non morire...

Lacrime scendono dal suo volto, ma lei non si sveglia. Si chiude ancora di più dentro sè stessa. La conosco da neanche cinque minuti e già mi fa pena.

- Mantieni... la tua promessa - borbotta. Quella frase mi colpisce come una mazzata. La ricordo benissimo ma non so chi me l'abbia detta, nè quando, nè dove e in quale contesto. So solo che questa è la frase più dolorosa che io abbia mai sentito.

- Io... addolorato per una stupida frase? - sussurro a me stesso. No, io sono forte e non mi lascerò di certo trasformare in una donnetta da lei. Mi avvicino verso il suo collo, ma non vado oltre. Mi sento troppo in colpa a dare una pugnalata alle spalle a chi, in questo momento, è praticamente inerme.

Mi alzo e vado via, sento di impazzire. Dovrò aspettare che si svegli se voglio morderla tranquillo.

**

Evah's POV

Mi sveglio a causa di alcuni raggi di sole che filtrano da due grandi finestre.

- Ma...dove sono? - mi chiedo confusa e spaesata. Poi, in un lampo, mi ricordo tutto: l'anello, Yuma, il suo ricatto ed il mio trasferimento. Mi alzo rapidamente e mi guardo allo specchio che sta appeso ad una parete della stanza. Non ho morsi sul collo, il che vuol dire che quello stronzo ha avuto la dignità di non mordermi quando ero più debole. Sospiro di sollievo, ma me ne pento amaramente quando sento la voce che so di odiare più di ogni altra cosa.

- E così ti sei svegliata. - dice con soddisfazione.

- Ma no guarda, dormivo ad occhi aperti - ribatto ironica.

- Com'è stata la notte? - domanda lui.

- Una vera merda, come te. - rispondo acida. - E ora esci, devo andare a farmi un bagno.

- Io preferivo vedere sai? - ridacchia lui.

- Feccia, era meglio se ti uccidevo quando potevo. - sibilo io.

- E perchè non l'hai fatto? - domanda lui, in tono di sfida..

- Non te ne frega un'emerita banana, quella che di sicuro a te manca - rispondo io, ridacchiando per il modo in cui l'ho umiliato.

- Non diresti lo stesso se ti gettassi nel letto e ti minacciassi di farti male. Mi diresti che ti spezzerei in due.

- Sì, dalle risate... - dico ironica. Arrivo in bagno e mi ci chiudo a chiave, solo dopo mi rendo conto di quanto fosse grande. Ha una vasca grande il triplo della mia, un lavandino, un water degno di questo nome e un bidè. Sul bordo della vasca ci sono petali di rosa, che uso non appena la riempio di acqua bollente. Il mio primo bagno caldo in assoluto, e devo ammettere che è la cosa più rilassante della mia vita.

- Sei appena arrivata e ti coccoli come se ti avessero fatto chissà che.

I petali e la schiuma mi coprono tutta, quindi mi preoccupo solo di lanciare un'occhiata sdegnosa a Yuma.

- Si bussa prima di entrare, capra.

- Capra? A me? Oi, bada che con uno come me non si scherza!

- Ah sì? Sennò che fai? Sanguini dal naso non appena esco nuda dalla vasca?

- Non che non mi piacerebbe vederti del tutto, ma non sono debole.

- Solo i deboli si fingono i forti davanti a coloro che sono in difficoltà.

- Tu non sei in difficoltà.

- Sì invece. Quell'anello me l'ha dato l'unico che mi abbia mai accettata quando ero piccola. Mi aveva protetto da tutto e mi aveva promesso che un giorno mi avrebbe sposata.

- E così sei scappata da tuo marito?

- No. E'... - abbasso lo sguardo, deglutendo a fatica - morto...

Lui mi guardò stupefatto. I suoi occhi color cioccolato esprimevano solo incredulità.

- Esci fuori da qui. Ora! - finisco per urlare. Gli ho detto fin troppo. Chiudo gli occhi e mi copro i seni con le braccia nonostante la schiuma e i petali di rose non lascino vedere nulla. Lui se ne esce dalla stanza senza dire nulla. Mi rannicchio e lascio che le lacrime che trattenevo da ieri scorressero libere. Mi sono aperta al nemico, dicendogli l'importanza dell'anello per me. Se avessi finto che non fosse importante come sembrava forse si sarebbe stufato e me l'avrebbe ridato, ma ora so che potrebbe non ridarmelo mai più. Esco dalla vasca e mi copro con l'asciugamano, per poi uscire dal bagno. Mi avvicino verso la valigia quando sento qualcuno stringermi a sè con forza e prendere la mia mano destra. Yuma mi rimette l'anello sulla mano e mi lascia andare dalla sua stretta. Io guardo la mia mano incredula e poi non reggo più. Cado in ginocchio a testa bassa e scoppio in lacrime mettendo la mano con l'anello al cuore.

Yuma's POV

Mi sento estremamente in colpa per quello che ieri notte le ho tolto. Ora che gliel'ho ridato mi sento più leggero. Mi viene da andare lì ad abbracciarla e chiederle scusa, ma se lo facessi dimostrerei le mie debolezze. Resto lì a guardarla singhiozzare per un altro minuto, poi mi teletrasporto via.

Come ho potuto toglierle l'ultimo ricordo che aveva della persona che amava? Con quale coraggio ho tolto ad una ragazza così fragile l'ultima cosa che le dava forza? Mi presi la testa fra le mani, disperato. Non riesco a reggere i sensi di colpa. E' troppo per me. Penso che andrò a fare una chiacchierata con Kou, tanto per alleviare il tutto.

**

- Intendi dire che quell'anello gliel'aveva dato l'unico che la amava e la proteggeva e che poi è morto?

Gli occhi celesti del biondo brillano di stupore. Kou non riesce a credere che una dei più pericolosi sterminatori di vampiri fosse in realtà così debole e delicata.

- Yuma... penso che dovresti scusarti, almeno non ti odierebbe.

- No, non se ne parla neanche. Non sono così debole da andare a scusarmi!

- Chiedere scusa è la forza di cercare di rimediare e passare oltre - dice una voce alle nostre spalle. Karl Heinz è lì e mi guarda severamente. - Un giorno dovrai scusarti, altrimenti non te lo perdonerà per tutta la sua vita. A proposito di Evah... Il suo nome vi dice qualcosa?

- Il suo nome? - chiedo io - No, non ci dice nulla.

- Lei è Eve.

- Aspetta, ci sono più Eve? - chiede Kou incredulo.

- Sì. C'è l'Eve Purosangue e l'Eve Mezzosangue, e la seconda si trova in casa vostra. Questo vuol dire che uno di voi potrà finalmente diventare Adam.

Io e mio fratello ci scambiamo uno sguardo pieno di stupore, ma quando ci voltiamo lui è sparito.

Dark Blood - Diabolik Lovers More Blood FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora