Capitolo 2

208 9 2
                                    

M: tuo padre non sa che ho chiamato il direttore del campus
Io: tu cosa hai fatto?
M: lasciami finire...mi hanno assunta come lava piatti e per sistemare le stanze
Io: mamma ma noi abbiamo la possibilità di pagarlo perché questo?
M: non ci sono più posti sono 800 iscritti e con noi sono 802
Abbiamo solo una casetta per stare io e te
Io: quindi mamma mi stai dicendo che andrò a quel campus?
M: si.
Io: Oddio non ci posso credere
Infatti non potevo crederci! Finalmente il mio sogno si stava realizzando, abbracciai forte jenny che anche lei era contentissima..finché non ci interruppe mia madre
M: Claire, ma io non ho ancora finito
Io: mamma...cosa c'è ora?
M: dovrai aiutarmi in tutto, altrimenti possiamo partire col presupposto che non potrai fare le lezioni
Io: mamma lo sai quanto ci tengo ad andare, ma al posto di fare la lava piatti preferisco stare a casa
J: Claire tua madre è disposta a fare di tutto pur facendoti andare, dovresti accertare, signora Tommson vi aiuterò anch'io
M: no ma Jennifer puoi stare tranquilla c'è la caveremo io e mia figlia
J: lo dico con tutto il mio cuore, vi aiuterò. Così la mia "sorella" non si sentirà in imbarazzo.
Io scoppio a piangere dopo aver sentito quella frase, ci tengo tantissimo a Jennifer è la sorella che non ho mai avuto e sentirmi dire che mi aiuterà anche lei, mi fa sentire orgogliosa di averla come amica...
Io: e va bene mamma, andremo a pulire le sporcizie di quelle stupide persone
J: Siii
E ci abbracciammo di nuovo
M: con tuo padre me la vedrò io
P: vedere cosa?
Io restai immobile. Papà aveva sentito tutto? Non ci posso credere il mio sogno è sceso di nuovo alle stalle
J: oh aamh io vado ci vediamo domani a scuola ciaoo
È così Jennifer mi abbandonò a quello che stava per scoppiare: la 3ª guerra mondiale.
M: tua figlia ed io andremo a fare dei lavori estivi
P: lavori estivi? Quello che faccio per voi non vi basta? Dovrei fare di più? Stiamo bene abbiamo tutto quello che ci serve e voi?! Cercate dei lavori estivi...
Io: papà io..
M: tu stanne fuori e vai in camera tua.
È così feci, chiudo la porta e mi sdraio sul letto, non volevo sentire proprio quello che si stavano dicendo, così presi la mia adorata chitarra e incominciai a scrivere una canzone...
Mamma pov's
Io: devi capire che quello che sto facendo è soltanto per nostra figlia
P: perché io lavoro, porto da mangiare a casa non lo faccio per lei e per te?
Io: ma tu pensi che desidera tua figlia? Quello che vorrà fare dopo il liceo?
P: si dovrà laurearsi...
Io: no questo lo vuoi tu, fallo per me tesoro, diamogli questa opportunità e poi si impegnerà come vorrai tu
P: tutto questo è una follia. Vado a fare la doccia!
E se ne andò in bagno sbattendo la porta!
Claire pov's
Ero beatamente distesa sul letto, sono orgogliosa di aver scritto questa canzone mi piace tantissimo...
Fra 5 giorni incomincerò il campus e voglio fare del mio meglio.
Dopo una mezz'oretta scesi sotto, i miei erano andati ad una riunione di non so che ed io ero sola a casa mia, mi feci dei pop corn e mi sedetti sul divano, la rivista era lì ed ero talmente curiosa di sapere come si chiama quel ragazzo che non faccio a pensare che aprì la rivista, si chiama Alessio Bernabei...
Così lo cercai sui social e gli mandai un messaggio dicendo che io ero una delle ragazze che avrebbe partecipato al campus. Aspettai la sua risposta per circa un'ora ma niente, mi rassegnai. Mi misi comoda sul mio divano e mangiai schifezze a più non posso, il bello del mio fisico è che io mangio ma non ingrasso quindi potevo mangiarmi anche un cinghiale, ma resterò sempre la stessa!
Erano verso le 19:10 e andai a fare la doccia, legai i miei capelli biondi che mi arrivano alle schiena ed apri il getto d'acqua ed io mi infilai li sotto.
Finita la doccia vado in camera mia a prendere i vestiti, o meglio dire il pigiama amo stare comoda la notte!
Dopo un'oretta circa arrivarono i miei genitori e la nostra cuoca ci chiama per andare a mangiare, andammo tutti e tre e mio padre non mi toglieva lo sguardo da dosso..
Io: papà c'è qualche problema?
P: mi sento in colpa di come ti abbia trattata stamattina.. Ci tengo a te sei la mia unica figlia e al solo pensiero di convivere con dei rozzi mi fa innervosire
Io: papà ho 17 anni
P: appunto sei la mia bambina, per quest'estate sei libera di andare ma ad una condizione. Dovrai pensare solo allo studio da settembre in poi!
Ero la ragazza più felice del mondo! Mio padre mi stava permettendo di andare ed io non potevo crederci! Mi alzo e lo abbraccio talmente forte che stavo per strozzarlo!
Mi risedetti a tavola e continuammo la cena...
5 giorni dopo
Mi svegliai alle 06:30 per sistemarmi e vidi un messaggio nel telefono ed era...

Bene ragazzi spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto! Nel pomeriggio posto il 3º visto che sono libera😘

Piccole Vele Contro L'Uragano {Alessio Bernabei}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora