Capitolo 21

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Sono sul divano, già pronta per andare a scuola, sto aspettando Federico da più di 10 minuti. Poi dicono che le donne sono quelle lente. A me sembra tutto il contrario..
In testa mi ronza solo il nome: Alessio.
Non so cosa starà facendo..
DIO santissimo, a furia di pensare mi verrà un'emicrania, è solo per colpa sua..
"Tesoro, tieni qui-porgendomi un sacchetto-ho fatto i biscotti ieri sera e te ne ho lasciati alcuni per oggi.."
Dice mia nonna con un sorriso a trentadue denti
"Grazie mille nonna"
Gli dico alzandomi e dandogli un bacio
È la mia seconda mamma, le voglio un bene dell'anima, e poi se non fosse stato per lei non saprei dove stare in queste condizioni
Il telefono vibra, ciò significa che Federico è fuori
Saluto mia nonna e raggiungo la macchina difronte casa
"Buongiorno" dico
"Buongiorno a te nevrotica"
"Ma perché mi chiami nevrotica? Io sono sempre calma"
Forse mi sbaglio? Io calma? Pfff
"Sì certo. Ed io sono un pupazzo di neve, o meglio dire Olaf"
"Wooo frozen lo voglio rivedereee"
"Vieni a casa mia oggi pomeriggio e ce lo vediamo."
Dovrei accettare? E se lo saprà Alessio? Ah già a lui non importa di me..e poi è solo un amico
"Ok.."
Il tragitto tra casa nonna-scuola è stato: la prototipa di ragazza(io) che canta e urla, e il prototipo di ragazzo che vuole buttarsi dalla macchina perché dice che sono stonata, anche se io non noto questa stonatura. Canto come un usignolo e lui ha anche da dire..
Che gente ragazzi.
Arrivati a scuola, Scendiamo dalla macchina, e ci dirigiamo verso l'entrata, appena vi vedono tutti incominciano a guardarmi con aria confusa, sono diventata importante da oggi?
"Che hanno da guardare?" Domanda Federico imbarazzato
"Tu pensi che se lo sapevo, ero qui zitta?"
"Ed è tornata nevrotica."
Mi stanno facendo innervosire. Che cosa hanno da guardare. Cosa? Ho il mascara sbavato? Il rossetto messo male? I capelli spettinati? Boh
"Allora, cosa succede?"
Domanda Federico urlando.
Un ragazzo si avvicina a noi e ci da in mano un giornalino dei gossip..
Si quello dove c'è scritto pure quante volte vanno in bagno i vip.
Apro il giornalino e in prima pagina mi trovo Alessio.
Ok e questo?
Vado alla pagina selezionata, e leggo il titolo: Alessio Bernabei stanco della sua vita amorosa?
Dice che è stato visto a Rio de Janeiro
Che cazzo ci fa lì? Non doveva essere a Milano ad incidere il disco?
"Che cosa significa questo?"
Domando a Federico
"Credo che il tuo amoroso sia scappato da te"
"È impossibile Federico, è impossibile..ehi tu -indicando il ragazzo che mi ha dato il giornalino- quando hai comprato questo?"
Il ragazzo si avvicina e mi guarda un po' confuso, quella confusa dovrei essere io in questo momento.
"È uscito tre giorni fa, nessuno lo aveva mai comprato prima d'ora, jennifer del corso B ci ha portato un sacco di copie e la distribuite prima che tu arrivassi, ti prego io non ti ho detto niente."
Gira i tacchi e se ne va di corsa.
Jennifer aveva fatto questo?
Le lacrime stanno uscendo contro la mia volontà, giuro questa volta volevo essere forte. Ma purtroppo non ci riesco, mi dimostro sempre debole davanti a tutti. Per questo se ne approfittano.
"Ehi Cla, stai bene?"
"Si fede sto benissimo..-prendendo la manica della maglia e asciugandomi le lacrime-vado un attimo in bagno"
Prendo il telefono con le mani tremanti e gli occhi ancora pieni di lacrime, infatti non so nemmeno se ho preso il numero giusto, vedo tutto offuscato.
Tocco il tasto e lo chiamo.
Squilla ringrazio il cielo..
"C-Clair.." si è svegliato adesso?
"Te ne sei scappato a Rio per stare lontano da me?"
"Ti posso spiegare, sono partito per.."
"Per cosa? Rosy vero? La brasiliana tutto pepe? Lo sapevo, non voglio più vederti, e questa volta è per davvero!"
Gli chiudo il telefono in faccia e corro in classe.
Ho gli occhi tutti rossi come un peperone, d'altronde come posso essere felice dopo quello che mi ha fatto?
Lo odio, odiooo!
********
L'ultima campanella finalmente è suonata, sto andando alla fermata del bus per tornarmene da mia nonna.
Adoro stare con lei, mi fa sentire bene, e tutta la tristezza che ho addosso, lei con un sorriso ti fa passare tutto.
Per questo è speciale per me...
Adesso, non so come sentirmi, triste oppure arrabbiata? Sono arrivata ad una conclusione della mia vita, non devo fidarmi delle persone che si fingono amiche. Jennifer è stata la prima a tradirmi, non doveva, non dopo quello che eravamo..era tutto per me, a lei ho raccontato i miei segreti..a lei ho raccontato anche le volte che ho fatto la pipì nel letto da piccola, e lei? La messa dietro al culo e di me non gli interessa più niente. Queste sono le nuove amicizie..
Federico è come il migliore amico che non ho mai avuto.
Si lo so, da due giorni che lo conosco, ma mi ispira fiducia..
Alessio..DIO se fosse stato qui quel ciuffo che ha su quella sua testa senza cervello non esisterebbe più.
Ecco, questi sono i miei pensieri. Posso sembrare pazza, o lo sono? Boh.
Salgo sul l'autobus e accendo il telefono.
Ho scaricato Whatsapp solo per fare bella veduta con i miei amici.
Amici, che parolona.
Nessuno mi caga, sono asociale.
Devo prendere qualche provvedimento, prima che scompaia del tutto.
E nessuno sulla faccia della terra saprà che esisto.
Ho sonno, voglio dormire..oggi pomeriggio dormirò, seh dormire. Devo andare a casa di Federico a vedere frozen. Vabbè già sclero però non è che abbia voglia di andarci..ma devo per forza.
Sono arrivata a casa di mia nonna, lei è a lavorare a maglia, quanto è tenera.
La saluto e vado in cucina, ho una fame che se vedo una mucca la mangio senza problemi.
Apro il forno, e l'odore di lasagne mi invade le narici.
Quanto amo questa donna.
Prendo una porzione e la metto nel piatto
Inizio a mangiare come se non ci fosse un domani.
Madoooò che bontaaà
"Ehi piccolina avevi fame" mi raggiunge mia nonna
"Stavo morendo"
"Oh mio DIO, come stavi morendo? -mettendosi le mani ai capelli- un pirata della strada, devi andare alla polizia per fare la denuncia"
"Hahaha ma nonna, stavo morendo è una frase che si usa per sostituire, si avevo fame, infatti stavo morendo DI FAME" marco le ultime due parole. Ah questi vecchietti di oggi.
"Oh grazie al cielo..che spavento, certo che voi giovani avete un linguaggio fantastico eh"
"Grazie nonnina" prendendo l'ultimo pezzo di lasagna
"Non chiamarmi nonnina, lo so sono vecchia ma nonna va bene, mamma ha portato i vestiti e tutto quello che avevi lasciato a casa, ha portato su tutto lei, io non ho toccato niente"
"Brava donna.."
Se ne va lasciando un sorriso a trentadue denti, wow, così raggiante!
Ma solo io so, che sotto quel sorriso nasconde tanta tristezza, da tre anni che mio nonno non c'è più. Aveva perso il senso del vivere. Sono stata io, insieme ai miei cugini a farla sorridere e portarla come prima.
Quando si ama una persona, per poi vederla perdere, è peggio di una pugnalata al cuore.
La conosco fin troppo bene..fa di tutto per mostrarsi solare, amorevole, ma sotto quella sua corazza nasconde un vestito nero che penso mai toglierà.

Metto il piatto nella lavastoviglie, insieme alle forchette e bicchieri.
Vado in camera e mi butto a peso morto sul letto.
Spero non aver causato danni.
Prendo il telefono e ho 10 messaggi in due chat
Sblocco e vado a vedere, 5 Alessio 5 Federico.
Apro la chat di Alessio:
Cerca di perdonarmi

Io ti amo e lo sai

Non so come farei senza di te

La prossima settimana sono da .

Spero riuscirai a farti parlare. Ho bisogno di te.

Rispondo con solo OK
Quello che si merita no? Una risposta fredda. Si come sono io con lui.
Apro la chat di Federico:
Ehi nevrotica

Oggi a casa mia ti farò conoscere una persona

Si però cagami

Alle 14:30 vengo a prenderti

Preparati, 10 minuti e sono da te.

Io: VA BENE. TI ASPETTO.
Chiudo il telefono e vado a farmi una doccia, si proprio quello di cui avevo bisogno.
[.....]
Stiamo andando a casa di Federico, voglio vedere chi è sta tizia che mi deve far conoscere.
Ho detto tizia perchè di quante volte gli ho detto chi sia, mi ha risposto solo, svelandomi il sesso. Ovvero una femmina.
Quindi, suppongo sia la sua ragazza. O sbaglio?
"Ti posso fare una domanda, lo so non siamo nel migliore dei momenti, ma mi ronza in testa.."
Dice Federico guardami
"Certo dimmi tutto.."
"Siamo arrivati, entriamo dentro e ti dico."
Che cosa mi vorrà dire? Dio che misteri hanno le persone!
Entro dentro e devo dire che è molto accogliente. La prima cosa che mi ha colpita è una foto di Federico è un suo amico moro con gli occhi verdi/azzurri, non lo avevo mai visto prima, devo dire che è molto carino.
"Quello è il mio migliore amico." Mi raggiunge Federico
"Non viene a scuola qui?"
"No lui è andato a studiare in Australia."
"Ah"
"Vieni che parliamo"
Mi prende per mano e mi porta in salotto, anch'esso molto bello.
Ci sediamo e mi guarda.
Non smette di farlo da quando siamo partiti per venire qui.
"Allora, parli?"
Chiedo confusa.
"Oh ehm certo..Clair, Clair. Perché ti fai chiamare così??. Quando sai che non è il tuo vero nome?"
No, no, sapevo sarebbe arrivato questo momento.
Lo sapevo.
Non devo parlarne. DIO mio le lacrime stanno scendendo.
Perché deve succedere questo a me. Non riesco a connettere ciò che sto facendo con ciò che devo rispondere.
"Cl-Cla tutto bene?"
Federico è qui vicino a me. TROPPO vicino.
"Ero a giocare a palla nel giardino di casa mia insieme a mia sorella. -mi volto verso di lui e mi guarda confuso- per sbaglio lanciai la palla un può fuori del giardino, lei da brava sorella andò a prenderla. Un ubriaco non ha visto che c'era lei ed è passato sopra il suo corpo. Clair era il nome di mia sorella gemella. La mia vita. Quando si è spenta, si è spenta anche una piccola parte del mio cuore, della mia anima, del mio tutto. Non volevo accettare il fatto che non ci fosse più. Così avevo deciso di cambiare nome. Ovvero prendere il nome di mia sorella. E cosi fu, per portare avanti la sua memoria."
"Oddio che storia atroce. Però Cla così non andrà avanti la tua di memoria"
"Federico dopo quel giorno Clarissa è morta non c'è più, adesso c'è solo Clair"
"Non devi, devi andare avanti e cambiando nome non hai fatto che peggiorare le cose"
"Non puoi capire fede. È colpa mia se è finita così"
"Non dirlo neanche per scherzo"
"Invece si, se non era per la mia cazzo di testa e provare a lanciarla in alto a quest'ora sarebbe qui"
"Doveva capitare, è destino"
"Federico non sai cosa significa."
"Lo so Clair, mio padre Mirko non c'è. E so io che dolore si può provare perdendo una persona."
Mi metto le mani davanti alla bocca, non sapevo niente.
"Scusami fede."
Lo abbraccio.
Si avevo bisogno di abbracciarlo.
Avevo bisogno di sfogarmi
Avevo bisogno di una persona come lui al mio fianco.
"Dai, adesso basta lacrime e guardiamo Frozen."
Prende il telecomando e popcorn, preme play
"Buona visione. Nevrotica"
Gli do un bacio sulla guancia e iniziamo a guardare il film.

Piccole Vele Contro L'Uragano {Alessio Bernabei}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora