Capitolo 8

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Jennifer pov's
Entrai dentro per vederla, ma non riuscivo a non piangere, era cosparsa di tubi, macchinari e impianti per l'ossigeno, lei era su quel letto indifesa. Oh povera amica mia non voglio perderti sappilo.
Mi avvicinai a lei con prudenza
Io: Claire mi senti
Stava aprendo piano piano gli occhi...le lacrime prendono possesso.
Claire: no jenny non piangere
Io: come faccio a non piangere guarda come sei messa, tutti sti tubi nel naso, tutti sti macchinari! Perché..??
Claire pov's
Mi sentivo le lacrime di Jennifer sulla mia mano, quanto ci tengo tantissimo a lei, ma ancora non ho capito perché ho tutti questi aggeggi attaccati a me?
Io: jenny perché ho tutto questo attaccato?
Jennifer: Claire non posso dirtelo poi ti diranno i dottori, voglio sapere cosa è successo prima che arrivassi io...
Io: ho litigato con Alessio, mi ha detto che si vuole dimenticare di me. E di farlo presto
Jennifer: ma lui...prima c'era Matteo fuori, e si è litigato con Alessio, gli ha detto che non sapeva di te e Alessio gli ha risposto che se si avvicina a te gli fa un'operazione lampo alle palle
Aveva detto così? Il mio tesoro, ma da un lato è colpa sua se sono in queste condizioni.
Jennifer: ho chiamato i tuoi domani arriveranno..
Io: no nono no, scopriranno che sono stata sospesa e il sogno di cantare lo posso dimenticare per sempre
Jennifer: fotte sega Claire tu stai male
Io: no cantare è la mia vita è lo sai anche tu
Jennifer: pensa prima alla salute.
Non poteva dirmi così no! Cominciai ad agitarmi e il macchinario dell'ossigeno stava facendo un rumore assordante, il mio respiro stava mancando di nuovo
Jennifer pov's
Io: Claire, Claire no ancora ti prego! Francescooo!
Urlai con tutte le mie forze
Francesco: che succede!?
Io: chiama il dottor craig ti prego. Chiamalo
Francesco: sii
Alessio: Claire o mio dio
E scoppiò anche lui a piangere
Io: hai visto che cazzo hai fatto? Sei uguale a tutti gli altri
DottorCraig: fuori dalla stanza tutti, ragazza tu stai mi dovrai aiutare.
Uscirono tutti e due, io dovetti restare lì per aiutarlo!
DottorCraig: togli la vestaglia, dobbiamo fare l'elettroshock
Io: si
Ero in un fiume di lacrime avevo le mani che mi andavano da sole, mi tremavano come un terremoto.
Subito tolsi la vestaglia e lui partì con l'elettroshock per calmarla
Andò con la prima e niente, seconda niente, alla terza finalmente si calmò e gli diede un altro sonnifero...
DottorCraig: non c'è più tempo, dobbiamo fare subito l'operazione la prepari con questo
Mi lanciò una vestaglia verde ed una benda per capelli.
DottorCraig: fra 5 minuti verremo a prenderla.
Ed uscì dalla stanza.
Non sapevo che fare, non so come mettere ste cose, si penso solo la benda per capelli ma sta vesta come si mette.
Aprirono improvvisamente la porta e vidi mia madre.
Io: mamma
Corsi ad abbracciarla piangendo
MammadiJ: come sta?
Io: male mamma male, fra 5 minuti vengono a prenderla per operarla, aiutami a mettere ste cose
MammadiJ: si andiamo
Insieme a mia madre andammo a prendere la vestaglia e gliela fecimo indossare, gli misi anche la benda per capelli, ed era pronta, era perfetta anche con sti "vestiti."
DottorCraig: apposto qui?
Io: si lei è mia madre, stia tranquillo..
DottorCraig: va bene, potete andare così la portiamo in sala operatoria, lei ci può accompagnare fino alla sala d'attesa
Io: si vengo
Uscimmo insieme a lei in quel lettino che sembrava un qualcosa di orrendo.
Alessio: Jennifer posso venire?
Io: solo fino alla sala d'attesa. Dillo anche a Francesco.
Ci seguirono e noi restammo in una stanza prima della sala operatoria.
Francesco: amore vieni qua...
Corsi da lui per abbracciarlo, non so che fare senza di lei.
Alessio: Jennifer stai tranquilla andrà tutto bene!
Io: lo spero per te.
MammadiJ: jenny vieni a casa a cambiarti e portare qualcosa di più comodo per Claire ci sono i ragazzi qui, aspetteranno loro...
Io: si mamma..e voi fatemi sapere.
Francesco: si amore vai tranquilla.
E ci baciammo
Alessio pov's
Siamo qui da un'ora. Non so più a che pensare!
Voglio dirgli che mi dispiace proprio in questo momento ma niente non è qui e non posso. Se si trova in queste condizioni è sempre colpa mia.
Mi girai verso la porta e vidi ancora quel coglione di Matteo venire verso di me
Io: che cazzo ci fai qui.
Matteo: devo pur sapere come sta.
Io: no tu devi andartene dalla mia vista
Matteo: vattene a fanculo.
E se ne andò, mando lui in sala operatoria per un ritocco facciale se non sta lontano.
6 ore dopo...

Piccole Vele Contro L'Uragano {Alessio Bernabei}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora