Capitolo 23

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Sto andando a scuola.
Dopo settimane oggi rivedo Alessio.
Non so che effetto mi farà guardarlo negli occhi e dirgli che tra noi è finito tutto.
Io sono innamorata pazza di lui. E al solo pensiero che il Noi che ci eravamo creati non esisterà più, fa malissimo.
Come al solito cammino con le mie cuffiette per arrivare calma in quell'inferno. Ho perso anche il pullman stamattina, Federico non mi risponde e devo usare le mie gambine per arrivarci.
Ancora non ho cambiato lo sfondo del mio cellulare.
La mia foto con il mio uomo.
Eh già tre mesi con lui sembrano trent'anni. È tutta la mia fottuta vita, non so cosa farei senza di lui.
"Claaa-mi volto-fermati"
Alessio.
"Alee.."
Sto piangendo eh dio santo, quando mai io.
Corro da lui e mi butto fra le sue braccia.
Quanto mi erano mancate. Quanto mi era mancato lui.
Il suo profumo, quello di sempre, quello che mi fa sentire a casa, quello che mi rende orgogliosa della persona che ho accanto.
"Non avevi detto che torni stasera?"
Scendendo fra le sue braccia
"Ti ho voluto fare una sorpresa, ma adesso fammi spiegare tutto.."
"Quanto cazzo mi hai fatto soffrire.."
"Lo so, e non sai quanto me ne pento, pensare a tutte le notti insonnie per me, mi fa pensare: che vivo a fare?"
"Sediamoci li, parliamo.."
Gli dico, infatti ci dirigiamo verso la panchina che è posta fuori una gelateria, che al momento è chiusa
Ci sentiamo e inizia a prendermi le mani..le sue mani, il suo calore..
"Ti ricordi quella sera che abbiamo fatto la telefonata?"
Annuisco
"Ecco, subito dopo ricevo una telefonata da una ragazza/donna, dicendomi che la mia casa discografica vuole farmi duettare con dei cantanti del momento che ci sono in Brasile, io tutto emozionato all'idea accetto senza pensarci. Sai per completare il CD non devo dire a niente a nessuno per quanto riguarda le canzoni, le collaborazioni ecc, infatti non ho detto niente neanche a te. Arriva il giorno della partenza, insieme a Pietro il mio chitarrista arriviamo a San Paulo, ad aspettarci è un ragazzo che ci accompagna in un palazzo. Io ero un pochino in dubbio su questa cosa del Brasile, ma pensare di duettare con alcuni cantanti famosi latino americani mi fa andare in estasi. Arrivati a questo palazzo ci portano in una stanza al piano più alto, ad aspettarci non è il direttore della Warner ma Rosy, e con lei anche una banda di paparazzi pronti per fare foto, video e altro. Volevo andarmene, e scomparire dalla faccia della terra..non potevo crederci, essere fregato da una ragazzina in preda agli ormoni..ecco che la notizia è finita su tutti i giornali, su tutte le riviste di gossip e a te.."
Non potevo crederci a questa storia. È davvero andata così?
"Cla credimi, è andata così. Quella Troia mi aveva teso una trappola, non ti ferirei mai."
Prendendomi il viso tra le mani
"Ehm, ti ricordo che l'hai già fatto, stavo per morire e tu te ne sei andato con quella"
"Sono stato uno stronzo, e ammetto i miei errori, ma ti giuro, questa volta non sono stato io, puoi chiamare anche Pietro per chiedergli spiegazioni"
"Ale, io faccio tardi, vieni a prendermi a scuola all'uscita.."
"No clair parliamo adesso.."
"Ciao Ale"
Prendo lo zaino e mi incammino verso la scuola.
(Fine prima parte, dopo anni)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 25, 2017 ⏰

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Piccole Vele Contro L'Uragano {Alessio Bernabei}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora