Capitolo 10

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POV PERCY

Mi sedetti su una delle sedia in sala d'aspetto con la testa fra le mani e gli occhi che bruciavano. Stavo per sollevare la testa quando sentii qualcuno che mi toccava, mi si illuminarono gli occhi, forse erano notizie di Annabeth, ma mi ritrovai davanti gli stessi occhi grigi e il viso preoccupato di Frederick.

E ora che potevo dirgli ?

"Ehi salve, sa com'è io e sua figlia abbiamo litigato perchè l'ho ferita a morte così si è schiantata contro un camion a 130 all'ora. Comunque come va il lavoro?"

intuii che non era la scelta più indicata.

Mi era difficile guardarlo direttamente negli occhi, quegli occhi così simili alla figlia che non sapevo se si sarebbero mai più aperti.

"Signor Chase, mi dispiace tanto, è tutta colpa mia" abbassai lo sguardo così che non vedesse i miei occhi lucidi

"Non è colpa tua Percy" sentii la sua mano sulla spalla "Come sta?"

"Deve affrontare una difficile operazione"

Nelle successive 6 ora nessuno dei due disse niente, anche Jason e Piper erano in silenzio, lei ancora con gli occhi rossi e la testa appoggiata sulla spalla di Jason.

Dopo ancora mezz'ora uscì un dottore dalla porta dove avevano portato Annabeth dirigendosi verso di noi. Scattammo tutti in piedi all'istante appena il dottore arrivò di fronte a noi.

"Chi di voi è il signor Chase?" chiese guardandosi prima intorno e poi volgendo lo sguardo verso la cartella clinica che teneva in mano "Sono io" il signor Chase si alzò di colpo.

"Perfetto, allora l'operazione è riuscita, siamo riusciti a limitare al massimo i danni causati dallo schianto"

"Come sta?"

"Ecco, anche se l'operazione è riuscita Annabeth è in uno stato di incoscienza da più di 7 ore, dovuto ad una piccola commozione cerebrale"

"Quindi?"

"Sua figlia ha l'80% di rischio coma"

Lì tutto il mio mondo crollò. Non potevo rinunciare a lei, a non vedere più i suoi occhi grigi che avrebbero potuto non aprirsi mai.

Avevo bisogno di lei come i polmoni hanno bisogno di ossigeno.

Non potevo perderla.

"Posso vederla?" il dottore si girò verso di me

"Può entrare una persona sola per oggi, Annabeth è molto debole"

mi sedetti rassegnato sapevo già che ad entrare sarebbe stato il signor Chase.

"Non vai Percy?"

"Penso dovrebbe andare lei, è suo padre!" non nascosi lo stupore nella mia voce mentre mi rivolgevo a Frederick "Va da lei" rispose "Se si sveglia, sarai la persona che più vorrà vedere."

Mi ricordai che Annabeth mi aveva raccontato di come suo padre fosse diventato un uomo freddo e chiuso dopo ciò che era successo alla moglie e di come lui e Annabeth non andassero molto d'accordo ultimamente. Non lo biasimavo.

Sua moglie era morta in un incidente e la sua unica figlia stava per andare in coma per colpa di un incidente.

Ed in entrambi i casi lui non aveva potuto fare nulla.

"Grazie signor Chase"

"Un'unica cosa Percy, qualsiasi cosa succeda avvisami e se si sveglia dille che suo padre è qui, lo è sempre stato e le vuole bene. Ok ?"

Best Friends -Percabeth-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora