POV ANNABETH
"Annabeth!"
"Ciao papà"
"Finalmente ti sei svegliata. Non potevo sopportare di perderti Annie" per la prima volta da quando era morta mamma, mi lasciai chiamare con quel nomignolo. Avevo bisogno di un nuovo inizio. Quando alzai lo sguardo vidi che mio padre aveva gli occhi lucidi e un sorriso sul viso che non vedevo da un bel po' di tempo.
"Ehi papà, sono qui, ti voglio bene" gli presi la mano e a quel punto con gli occhi sempre più lucidi, mi strinse in un abbraccio "Ti voglio bene anche io Annie."
Alzai lo sguardo e incrociai lo sguardo di Percy che mi sorrise e mimò un "Torno subito" con le labbra prima di uscire dalla mia visuale.
Io e mio padre ci staccammo e lui mi mostrò un sacchetto con dentro vestiti, shampoo e sapone, cosa che mi fece alquanto felice dato che pensandoci non mi lavavo da due settimane e mezzo. Mi salutò con un bacio sulla guancia dicendomi che sarebbe passato domani e andò a sbrigare, come il suo solito, faccende di lavoro. Sapevo che avrebbe potuto restare, ma tra me e mio padre era così, e per me era già importante che fosse passato. A modo suo sapevo che ci teneva a me come io tenevo a lui.
Decisi di chiamare l'infermiera per darmi una mano a lavarmi data la mia gamba ingessata e mi sistemai con il resto come meglio potevo, mi misi una maglietta bianca e porpora che mi aveva portato mio padre e uscii dal bagno asciugandomi i capelli con un asciugamano mentre Percy rientrava in stanza.
"Vedo che qualcuno si è lavato, finalmente" feci una risata sarcastica mentre lo guardavo di sbieco "Neanche tu profumi caro mio"mi fece la linguaccia e notai che aveva un borsone in mano quindi mentre lo stava appoggiando su una sedia chiesi " Che hai lì dentro?"
"Beh, vestiti puliti e altre cose varie, stare qui con te richiede del bucato pulito mia cara" risi mentre accendevo l'asciugacapelli per evitare di gocciolare in giro per la stanza.
Quasi mi ero dimenticata che Percy era stato qui al mio fianco per tutto il tempo del ricovero.
Percy era così, lui c'era quando nessun altro era lì e non l'avrei mai ringraziato abbastanza per questo.
Finii di asciugarmi i capelli e mi preparai per andare a dormire mettendomi una maglietta bianca che mi aveva portato mio padre e dei calzoni della tuta abbastanza larghi da riuscire a passare con il gesso, con la consapevolezza che uno di questi giorni mi avrebbero dimesso e che Percy sarebbe stato lì con me. Sempre.
Mi sedetti sul letto faticando per la gamba anche se la stampella che mi aveva dato l'infermiera mi facilitava un po' camminare.
Percy uscì dal bagno con addosso una maglietta a mezze maniche blu scollata e v e dei calzoni della tuta grigi. Si sedette sulla sedia di fianco al mio letto e come l'altra sera le parole uscirono da sole.
"Dormiresti qui con me?"
"Ma certo" si avvicinò al mio letto spostando le coperte e io mi spostai per fargli spazio. Come la scorsa notte mi prese tra le sue braccia e io poggiai la testa sul suo petto.
"Grazie"
"Di cosa?"
"Di esserci" alzai la testa per incontrare il suo sguardo dolce rivolto verso di me e lui mi diede un bacio veloce sulla fronte
"Io ci sarò sempre Annie" e con queste parole mi addormentai tra le sue braccia.
POV PERCY
Per la seconda notte di seguito mi svegliai con Annabeth tra le braccia al filtrare dei primi raggi di sole dalla finestra. Guardai l'orologio e mi accorsi che erano le 10 passate e che tra poco sarebbe arrivato Solace per la visita giornaliera, così decisi di svegliare Annabeth che, tra parentesi, stava russando beatamente sul mio petto.
"Ehi dormigliona" la scossi leggermente e lei si mosse di poco prima di richiudere gli occhi così mi tirai su poggiandomi sui gomiti "Annabeth, lo so che ti sei svegliata" lei sprofondò la testa nel cuscino senza dare il minimo segno di volersi svegliare.
Decisi di passare al piano B.
"Annabeth stai calma, c'è un ragno sulle lenzuola"
lei si tirò seduta in un nano secondo picchiando la coperta con il cuscino urlando, fermandosi poco dopo capendo che non c'era nessun ragno. Così rivolse la sua rabbia assassina contro il sottoscritto lanciandomi il cuscino il faccia.
Annabeth aveva sempre avuto questa fobia dei ragni da quando era bambina, solo il nome serviva a terrorizzarla, così come il più piccolo ragno del mondo l'avrebbe fatta scappare urlando.
"Idiota, mi hai fatto prendere un colpo" mi diede la schiena incrociando le braccia e mettendo su un finto broncio dato che si vedeva che stava cercando in tutti i modi di non ridere.
"E dai Annabeth"continuava a stare in silenzio così iniziai ad avvicinarmi "Non vuoi parlarmi?" scosse la testa "Perfetto allora mi costringi" iniziai a solleticarle la pancia mentre lei si dimenava e mi malediceva in tutte le lingue esistenti.
"Okay, okay tregua" si piegò mettendo le mani sulle ginocchia, respirando pesantemente. Mi misi dietro di lei chiudendola tra le mie braccia e l'abbracciai facendo adagiare la sua schiena con il mio petto. "Te l'ho detto che dovevi alzarti"
"Vaffanculo" scoppiammo entrambi in una risata e lei si alzò per andare in bagno.
POV ANNABETH
quando uscii dal bagno trovai Percy e il dottor Solace che parlavano mentre un'infermiera sistemava le apparecchiature per gli esami.
"Oh, ciao Annabeth sei pronta per la visita?" annuii al dottor Solace e mi sedetti sul letto pronta per i controlli. Dopo circa mezz'oretta il dottore si rivolse a me.
"Allora signorina Chase, i valori sono stabili e tutto sta procedendo per il meglio, ho spiegato tutto al tuo amico lì e non vedo perchè non dovresti andare a casa"
"Veramente ? Posso tornare a casa?"
"Certo. Le fasciature le toglierai tra circa 1 settimana mentre il gesso dopo 15 giorni anche se dovrai girare con una stampella per 1 mesetto."
"Perfetto"
"Okay allora prepara le tue cose, si torna a casa" il dottor Will uscì dalla stanza lasciando due stampelle accanto al muro e sorridendomi seguito dall'infermiera Allison.
Mi alzai in piedi abbracciando Percy, cosa abbastanza difficile con le stampelle, e iniziai a preparare le mie cose.
Dopo circa un'oretta arrivò mio papà con un sorriso stampato in faccia "Allora sei pronta Annabeth?" sorrisi a Percy che mi prese la borsa e mi diressi verso mio padre "Sono pronta papà" mi stampò un bacio sulla guancia e mi guardò amorevole.
"Torniamo a casa Annie."
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Best Friends -Percabeth-
Lãng mạnPercy e Annabeth sono due migliori amici che si sono lasciati dopo che il padre di lei ha ottenuto il trasferimento. Ora suo padre viene ritrasferito a Manhattan, dove vive Percy. E se dopo il loro incontro i due capissero di provare più di una semp...