6. La partenza

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Finite le valigie Harry andò a casa, visto che tutto era pronto. Ovviamente dovevamo nasconderle in modo che mio padre o le cameriere, entrando in stanza, non le vedessero. Quale posto migliore di nascondere una valigia che nella porta segreta nel muro? Okay...quando ero piccola volevo un nascondiglio come quello delle principesse rapite dai cattivi nei cartoni, perciò mio nonno fece un buco nel muro delle mie dimensioni e ci mise una porticina bianca, come il muro, e poi ci mise davanti l'armadio. Facile, veloce e geniale.

Fatto il misfatto, c'erano ancora un paio di cose da chiarire prima della mia partenza. Mia nonna e...la voce.
Mi andai a riguardare allo specchio e niente, ancora non capivo. Pensavo e pensavo ma nulla.
Ma perchè deve essere tutto così difficile!
Mi guardai tutto il corpo. Testa,piedi. Testa,piedi. Testa,piedi...occhi.
Quegli occhi non erano i miei occhi. Erano molto più profondi e neri...
Li guardai più intensamente ed ebbi lo stesso effetto di quando si guardano le stelle a lungo: mi ipnotizzai.
Notai anche un'altra cosa. Come se quegli occhi mi stessero raccontando il loro viaggio verso quella terra, come se la me che stavo guardando in questo momento fosse appena tornata dal viaggio che io dovevo ancora fare.
E poi...

FLASHBACK
Percorsa Vallee Street trovai un casale, ci entrai e vidi una serie di porte, sulla prima c'era raffigurato un cartello rosso con una grande pennellata di nero, nella seconda un cartello nero con una pennellata di rosso e nell'ultima un cartello bianco con una sagoma di un uomo che corre.
FINE FLASHBACK

Ma aspetta...il casale di Vallee Street è quello dove ho incontrato mia nonna dopo 11 anni, no? E le tre porte rappresentano le 3 strade in cui mi sono imbattuta nel sogno, no? Credo di aver capito come arrivare in quella città...

Biiip...Biiip...Biiip...
-Pronto?-
-Harry!-
-Ciao, Jay!-
-Devi venire qui appena puoi, ho scoperto come arrivare lì-
-Sono lì tra 10 minuti, a dopo-
-Perfetto, ciao-

Dopo dieci minuti

-Ah, eccoti finalmente!-
-Allora dimmi, come facciamo ad arrivare lì?-
-La memoria genetica!-
-Ehm...in parole povere?-
-Praticamente guardandomi allo specchio, ho avuto un flashback di come arrivare lì-
-Ancora non capisco- disse con una risatina
-Con la memoria genetica, vedi delle immagini che un tuo parente ha vissuto. In questo caso, Donald, che ho scoperto essere il marito della mia bisnonna, è andato veramente su quella terra e quindi io mi ricordo quello che Donald ha visto.-
-Non so quanto io mi debba fidare di questa cosa, ma se sei tu a dirlo...mi fido- aggiunse poi una risata alla fine
-Allora vuoi sapere come possiamo arrivarci?-dissi sorridendo come un ebete
-Ah giusto...- disse lui ridendo
-Vieni con me e lo scoprirai- dissi con tono misterioso e, anche se cercavo di nasconderlo, divertito
-Dobbiamo organizzare la partenza prima!-
-Partiamo stanotte, non è perfetto?-
-Ehy ragazza, devo caricare il telefono ed il computer prima- disse ridendo
-Ehy ragazzo, hai otto ore ancora, sbrigati!- ribattei cercando di imitare comunque la sua voce
-Vado, signor Capitano!-
-Andiamo, non siamo in Spongebob- dissi con una risatina alla fine
-Noiosa.-
-Scemo.-
-Ciao Jay!- disse cercando di cambiare discorso
-Ciao, accompagnatore!- dissi cercando di essere seria, ma anche ora, con scarsi risultati -Aspetta...stanotte vieni sul retro della casa così mi aiuti a portare le valigie, e non dimenticarti la valigia con tutti i tuoi vestiti, i caricabatterie, il portatile e telefono e tutte le cose che ti servono- continuai
-Caricabatterie?-
-So come caricarli negli alberi-
-Ma sei la mia salvezza!-
-Modestamente...- risi -ora va! A dopo-
~~~~~~~~~
-Prendi questa più piccola che hai già due valigie enormi e prendi anche...vediamo...ah, questa. Qui c'è il cibo e l'acqua, fai attenzione a non farla bucare, se perdiamo quello siamo spacciati-
-Okay...il taxi lo chiami tu?-
-Si, adesso aiutami ad uscire dalla finestra che ho due valigie e un borsone addosso- dissi ridendo
-I vostri desideri saranno eseguiti- disse ridendo anche lui
"Non pronunciare quelle parole o penso di andarmene" avrei voluto tanto dirgli ma...lasciamo stare
-Ahahahah, aiutami ora!-

Mi aiutò a scendere provando a fare il meno rumore possibile visto che erano le 2 di notte e non avrei voluto svegliare nessuno.
Una volta fuori presi subito il telefono e chiamai un taxi, dicendogli di prendere una macchina per sette persone viste tutte le valigie che avevamo e ovviamente in che via doveva venire.
-Jay ma i soldi? Li hai presi, vero?-
-Oddio i soldi! Aspettami qua che rientro a prenderli. Li prendo tutti okay? Nel dubbio...-
-Sisi, prendili tutti-
~~~~~~~~
-Eccoci arrivati. Sono 60 dollari in tutto. Carta o contanti?- disse il tassista
-Contanti, grazie-
-No,ho la carta Jay, pago io-
-Ma allora li avevi i soldi! Vabbe, meglio che usiamo la carta così che per le emergenze abbiamo i contanti-
-A me vanno bene anche tutti spicci, basta che paghiate.- disse il tassista in modo annoiato, non doveva amare quel lavoro
-Ecco, carta-

Percorremmo tutta Vallee Street finché non vedemmo il casale. Avrei voluto non entrarci mai più, ma dovevo.
Come previsto c'erano le tre porte del flashback e io proposi di entrare nell'ultima porta, visto che l'avevo sognato...perchè non provare? Aprimmo la porta e...

 TERRA DI UN DIARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora