Non mi svegliai perchè pensavo che muovendomi avevo sbattuto da qualche parte, ma il dolore aumentó e vidi un liquido biancastro sulle mani.
-Oh...ancora...- Dissi sconfortata. Non era la prima volta che succedeva.
Quando sono nervosa, mi esce un liquido da qualche parte del corpo, e stavolta era proprio l'orecchio.
-Tesoro metti questa garza, vedrai che si fermerà tra un po'-
-Grazie papà-La iniziai a posizionare sull'orecchio, ma neanche quella riusciva a fermare quello strano liquido.
-Stupida garza, sei inutile- dissi mentre cercavo di fare canestro nel cestino, ma con scarsi risultati.
Dopo qualche minuto finalmente riuscii ad addormentarmi.~SOGNO~
"C'ero solo io, in una foresta. Ma non una foresta qualunque. Sembrava progettata per quanto fosse simmetrica.
Mi trovai al centro di un cerchio, anzi, di un enorme cerchio. Avevo tre strade davanti a me, affiancate ai lati da file precise di alberi perfettamente uguali e dovevo sceglierne una.
Sulla prima strada, alla mia destra, c'era un cartello rosso con una grande pennellata di nero; sulla seconda invece, davanti a me, c'era un cartello nero con una pennelata di rosso, e sulla terza strada...aspetta...ma dov'è? Avanzai cercando di andare verso quella strada ma qualcosa mi bloccó i piedi, come sabbie mobili. Guardai sotto di me e c'era un simbolo enorme di terra che cadeva e gambe che venivano risucchiate in essa.
Ero in preda al panico ma non potevo fare nulla, ero in trappola...quando sentii una voce dirmi "non dimenarti troppo, sarebbe inutile". A quelle parole mi iniziarono a sudare le mani. Era tutto così realistico...
Ma poco importava, volevo andare per forza verso quella strada, anche se ero consapevole che non ci fosse, ma volevo andarci.
E poi di nuovo quella voce "i vostri desideri saranno eseguiti, avete vinto voi".
A quel punto le sabbie mobili mi lasciarono e corsi il più velocemente possibile verso quella strada, che stranamente ricomparve.
A quel punto mi fermai a vedere il cartello: bianco, con una sagoma di un uomo che corre.
~non dirmi che...no, ti prego, sono stanchissima~ pensai
E poi, come avevo previsto, la strada iniziò ad allontanarsi molto piano.
Presi l'occasione e provai a correre. Già, provai. È come se le mie gambe fossero rallentate da una forza che non potevo sentire, ma c'era.
La strada si allontanò sempre più velocemente, fino a correre talmente veloce da andare contro un ostacolo ed aprirsi in un'altra strada.
E così apparve un nuovo cartello sull'altro lato della strada formatosi nell'impatto
C'era raffigurato un bambino molto realistico, sembrava quasi una foto.
Mi avvicinai e sentii di nuovo la voce dirmi "bello vero? I vostri desideri saranno eseguiti."
Desideri? Io non volevo quel bambino...non adesso. Da sola. In una foresta. Sarebbe stato solo un impiccio per me.
Ma eccolo li. In tutta la sua bellezza. Biondo, occhi verdi e con dei lineamenti perfetti. Come non volerlo tra le proprie braccia.
Mi avvicinai di più, ma a distanza di sicurezza poiché mi sembrava leggermente inquietante la situazione.
Come pensavo.
Il bambino diventò un adulto con i capelli neri, occhi neri, magnetici, profondi. I suoi lineamenti erano diventati sgradevoli, ma comunque con un tocco di dolcezza. Quel bambino in realtà era una bambina, ed ora è diventata una ragazza un po'...scorbutica.
Mi avvicino e mi dice "desideri passare?"
Senza indugio risposi di si, volevo scappare da quell'incubo di foresta.
"I vostri desideri saranno eseguiti"
Oh no...
La voce che mi perseguitava da ore con le sue filosofie è in carne ed ossa davanti a me. Ma io volevo passare.
Mi fece passare, e subito dopo ritornó la bimba dolce che era prima, ma con gli stessi lineamenti di se stessa da grande. Inquietante.
Corsi per tutta la strada che sembrava infinita e mi ritrovai in una città..."
~FINE SOGNO~Mi svegliai il mattino seguente con la testa dolorante, quando guardai il cuscino.
C'era uno strano disegno sopra. Non riuscivo a capire cosa fosse, quindi andai in cucina a fare colazione.
Presi il ciambellone e altri dolci, nonostante non avessi fame.
Iniziai perciò a giocherellare con la crostata alle ciliegie quando mi iniziai a ricordare del sogno.Ebbi un Flash.
Corsi in camera, presi il cuscino e analizzai il disegno: avevo formato una mappa molto strana, che non pensavo fosse di una città, poichè non c'erano ne vie principali, ne centro storico ne nient'altro riguardante una città...
Ma aspetta...la mappa corrispondeva a quella del sogno!
Mi ricordai che quella misteriosa voce mi guidò fino ad un posto che sembrava essere la mia camera ma non ricordo bene. Ricordo solo che prima di finire il sogno entrò mia madre.Grazie di nuovo, mamma.
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TERRA DI UN DIARIO
خيال (فانتازيا)"Per il paradiso si è disposti a tutto, sai Jay?" "Ma dobbiamo arrivarci! Abbiamo faticato così tanto..." "Adesso calmati, ormai rimarremmo qui per sempre..." "Almeno siamo nel paradiso" "Ricordi? 'Dove peró sai che sta per succedere qualcosa da un...