-Harry la vedo! Ci siamo!- dissi saltellando
-La discesa!- urlò felice
Sembravamo due bambini sulle montagne russe per quanto eravamo contenti.
Ci avvicinammo sempre più alla discesa fino a vederne i minimi particolari: ripidissima, con i medesimi alberi che la affiancavano.
-Come faremo a scendere?- domandò Harry
-Aspettami qui-
A quel punto presi una delle valigie più grandi e mi ci sedetti sopra, mi posizionai al culmine della discesa ed urlai -3...2...1...SI SCIVOLA!-
Mi lasciai trasportare dalla valigia sotto di me mentre sentivo Harry urlare cose del tipo "Stai attenta!" ma non posso dirlo con certezza.
Per nostra fortuna la discesa non era tanto lunga, penso un centinaio di metri.
Quando "atterrai" urlai ad Harry
-Adesso fai scivolare tutte le altre valigie e tienine una per te-
-Okay, arrivano!-
A quel punto lasciò cadere una alla volta tutte quante le valigie tranne la più grande, e per ultimo si lasciò trasportare da essa
-Cavolo lo voglio rifare!- disse come un bimbo
-Forte vero?-
-Altroché!-
Eravamo in una situazione abbastanza sporca, avevamo terra d'ovunque, ma poco importava. L'importante era che ci eravamo finalmente lasciati alle spalle quella "Deep Dark Street".Adesso ci trovavamo in una strada che si divideva in due medesime strade. Ovviamente ogni persona normale su questo pianeta avrebbe proposto le fatidiche parole "dividiamoci", ma io ed Harry eravamo diversi.
-Non mi va di lasciarti sola in una di quelle due strade-
-Andiamo insieme?- chiesi speranzosa
-Ovvio. Destra o sinistra?-
-Sinistra?- proposi
-Okay, andiamo.-La strada di sinistra era molto luminosa, sembrava avessimo preso la strada per il paradiso.
Con molta puntualità in quel momento mi venne in mente la frase "dove però sai che sta per succedere qualcosa", ma gli diedi veramente poca importanza, sicuramente Donald attraversò l'altra strada, la parallela di questa.
Andammo avanti per qualche chilometro, penso, quando il sole iniziò ad essere alto, quindi ci fermammo per pranzare.
Prendemmo dalla valigia "cibo" un po' di zuppa confezionata, una di quelle da scaldare e basta. Poi prendemmo l'unico pentolino portato ed Harry andò a cercare della legna per accendere un fuoco (ovviamente avevamo anche degli accendini), mentre io riempii la pentola con un po' d'acqua.-Questo è tutto- disse gettando la legna trovata a terra
-Ci può bastare per reggere almeno per mezz'ora un fuoco?-
-Penso di si, proviamo...sai, non ho mai acceso un falò-
-Io si, invece- dissi ironica, scoppiando a ridere
Posizionammo la legna a mo' di piramide, in modo da far durare di più il fuoco, poi mettemmo la pentola all'apice e tirammo fuori un accendino per accendere finalmente la nostra attesissima fiamma.
Una volta che l'acqua bollì aprimmo la zuppa e la versammo dentro il pentolino.
-Buon appetito!- mi disse Harry
-Al nostro primo pranzo fuori!- dissi alzando la pentola
-Mangiamo con le mani?-
-Ovvio che no! Sai che sono sempre preparata a tutto- dissi con malizia, trattenendo una risata
-Ah, scusami-
-Harry, andiamo, stavo scherzando!- lo rincuoraiFinimmo la zuppa in un batter d'occhio, così sciacquammo la pentola e la riponemmo dentro la valigia, per poi ripartire.
Questa strada sembrava veramente infinita, c'erano solamente alberi...e quanti alberi...
Camminammo per un tempo indefinito, e tra una pausa e l'altra per bere, mi resi conto che il sole stava per tramontare, quindi dedussi fossero le 5 p.m.
C'era molto silenzio tra di noi, forse stavamo pensando alla stessa cosa: alle nostre famiglie. Mi tornò in mente mio nonno, che sicuramente mi avrà cercato; poi mi tornò in mente mio padre, in Texas.
Poi finalmente mi decisi a prendere il telefono nello zainetto dietro di me.
-Harry mi tieni questa valigia?-
-Uhm...okay?- disse dubbioso -Che devi fare?- continuò
-Vedo se c'è campo così chiamo mio nonno-
-Ah, allora ti lascio fare, dammi pure la valigia-
A quel punto presi il mio telefono, lo sbloccai e...c'era campo! Ero la persona più felice del pianeta in quel momento, potevo chiamare finalmente mio nonno!Biiip...biiip...biiip...
-Pronto?-
-Grazie al cielo hai risposto! Nonno!-
-Jey? Ma che è succes-
-Niente, niente. Ti volevo dire che sto da Harry perchè ho abbastanza paura a stare da sola a casa- lo interruppi
-Ehm...okay, salutalo-
-Quindi tutto apposto? Che succede lì da te?-
-Niente, io e la nonna ce la spassiamo!-
-Ma dove siete? Sento delle voci...-
-Io e la nonna siamo a casa di tua zia, c'è una festa-
-Zia Melany? Ancora la frequentate dopo tutto quello che vi ha fatto?-
-Si, ma solo perchè tua nonna non ci ha litigato...a proposito, c'è la torta, a più tardi Jay!-
-Nonno...qui non prende bene, quindi se mi chiami e non ti rispondo non preoccuparti eh-
-Okay, a dopo tesoro-
E poi attaccò.
Dovevo assolutamente dirgli di non passare a casa mia, lui mi fa sempre delle sorprese, e se passasse a casa suonando il campanello e vedesse che nessuno gli risponderebbe...si preoccuperebbe tantissimo. Poi chiamerebbe la polizia ed io sarei finita.Dopo un'altra oretta di cammino si fece buio, quindi ci fermammo per segnare il nostro percorso dalla discesa in poi. Dissi ad Harry che non mi fidavo ad andare in giro con il buio, così tirammo fuori dalla valigia "buio" la tenda montabile in un secondo, una di quelle che basta sbatterle all'aria per aprirsi. La posizionammo sotto un albero per poi estrarre dalla valigia anche i sacchi a pelo ed i nostri rispettivi cuscini.
-Io mi vado a lavare i denti, abbiamo portato un contenitore per..."espellere" il dentifricio?- disse ridendo
-Mi sta ancora sottovalutando signorino Letterman...-
-Signorina Sherman, mi dica gentilmente dove posso trovare un contenitore- disse imitando, o meglio, provando ad imitare, la mia voce
-Tanto non ci riesci, arrenditi- risi -Comunque è nella valigia "cibo"- continuai
-Finalmente!- rise
Ci lavammo i denti e poi entrammo nella tenda, lasciando le valigie fuori l'entrata, raccontandoci delle storie di paura e anche dei fatti accaduti a noi stessi, poiché ci dovevamo conoscere meglio. Quando avevamo un po' di fame,controllai l'orario sul telefono, quindi lo presi e provai a sbloccarlo, ma è come se fosse successo qualcosa, come se ci fosse un'interferenza. Chiesi gentilmente ad Harry se poteva controllare il suo, ma niente. Anche quello era andato. Perfetto.
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TERRA DI UN DIARIO
Fantasy"Per il paradiso si è disposti a tutto, sai Jay?" "Ma dobbiamo arrivarci! Abbiamo faticato così tanto..." "Adesso calmati, ormai rimarremmo qui per sempre..." "Almeno siamo nel paradiso" "Ricordi? 'Dove peró sai che sta per succedere qualcosa da un...