5. La preparazione

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Rimasi in camera, non avevo molta fame visto tutto quello che avevo mangiato 10 minuti prima.
Non avendo nulla da fare oltre a controllare quando il telefono decida di risvegliarsi dal suo sonno continuo, andai dal nonno per fargli visita e per riprendermi il libro. Volevo scoprire cosa succedeva.

Quando arrivai, con mia sorpresa (o no, forse) c'era la nonna... ha deciso di tornare.
Ma dove puó essere stata tutti questi anni?

-Ehy, Jay! Che sorpresa!-
-Ciao nonno, volevo farti visita...ma a quanto pare c'è anche un'altra persona, quindi se non ti dispiace prendo il libro e vado a casa, così che possiate parlare in pace- usai un tono abbastanza ironico, era abbastanza ovvio che ero arrabbiata con quella donna.
-No, aspetta. Devo parlarti- disse Elizabeth
-Nonna pensavo ne avessimo già parlato. Non posso ricordare un momento passato insieme senza che tu fossi triste o arrabbiata con il nonno. E poi 11 anni fa te ne andasti. Mi crollò il mondo...volevo avere almeno un ricordo felice di te, ma hai rovinato anche questo. Per colpa tua anche mio padre è sempre scocciato e triste, perciò ti ringrazio per avermi rovinato la vita. Adesso ciao. A dopo nonno, ti chiamo io- conclusi andandomene sbattendo la porta della villa abbastanza forte.

Quando arrivai a casa cominciai la mia ricerca della mappa sul libro, poiché ero convinta di aver fatto uno di quei sogni premonitori.
Mi buttai sul letto e riascoltai la nota audio di me che raccontavo il mio sogno, giusto per essere sicura di non dimenticare nessun particolare.

"Corsi per tutta la strada che sembrava infinita e mi ritrovai in una città..."disse la mia voce registrata, quando continuai io la registrazione leggendo dal libro.

'In una città con nessuna casa, ma tanto, tantissimo verde di boschi e pinete. Una montagna si innalzava al centro di questo paradiso verde e una murata di cascate contornavano una buona parte di esso, rendendolo ancora più paradisiaco. In più la musica creata dal fruscio dell'acqua e dal canto degli uccellini tropicali sugli alberi creavano una sorta di paesaggio rilassante dove però sapevi che qualcosa potesse andare storto da un momento all'altro'

Mi sembrava così fantastico scoprire dove si trovasse realmente quel posto paradisiaco...ma non ho realmente idea di dove andare per trovarlo, non ho neanche un indizio, e anche cercando e ricercando nel libro  non vi sono neanche riferimenti casuali.
~~~~~~
"Il bambino diventò un adulto con i capelli neri, occhi neri, magnetici, profondi. I suoi lineamenti erano diventati sgradevoli, ma comunque con un tocco di dolcezza."
Quelle parole non fecero che risuonare nella mia testa per tutto il giorno, fino a quando riuscii finalmente a capire cosa volessero realmente dire.
Mi guardai allo specchio. Capelli neri. Occhi neri. Lineamenti dolci ma comunque ben definiti. Era la parte di me che pensava troppo, e che di fronte alla parte buona, diventava scocciata e bae passabile facilmente. Non avevo ancora il pieno controllo di quella parte di me, per mia fortuna.

Ero entrata in stato di trance per quanto fossi concentrata a guardarmi allo specchio, cercando di convincermi che non era come pensavo. Che quella voce non ero io. Ma  come al solito, i miei pensieri vennero interrotti dal campanello.

-Avanti, è aperto-
-Ciao Jay, sono venuto a trovarti!-
-HARRY! Ma sei tu? Ehm...benvenuto, entra-
Che figura...
-Ahahah sono contento che ti abbia fatto piacere questa visita-
-Ah ehm...perchè questa visita, approposito?-
-Non so...avevo voglia di rivederti-
E poi avevo bisogno di parlare con qualcuno del libro, del sogno, della terra..
-Ehm...Harry, ti va se parliamo un po'?-
Testa bacata, è venuto qui per questo...
-Certo Jay! Ma di cosa?-
-Ti vorrei parlare del libro. Sai ho fatto uno strano sogno e volevo sapere cosa ne pensavi...-
-Ah, okay. Dimmi tutto.-
Gli feci ascoltare la registrazione del sogno e gli feci leggere delle parti del libro. Lui sembrava con mia sorpresa...affascinato!
-Allora?- chiesi speranzosa
-Allora...ALLORA AMO QUESTA COSA!-
Ovvio, se ama il libro e questa storia, deve amare anche me, no?
-Sai, viaggio sempre un sacco fin da quando ero piccolo, e questo posto non l'avevo mai sentito. Magari andarci...-
"E se partissimo? Insieme, io e te, portandoci la mappa e tutto il necessario...potrebbe essere fantastico!"
Nah...non potevo dirlo...
-Aspetta...- disse mentre i suoi occhi brillavano come un bambino davanti alla vetrina di un negozio di caramelle
-Ehm...okay?-
Dopo qualche minuto abbondante tornò dalla mia camera con un foglio ed un pennarello.
-Potremmo partire insieme. Il prima possibile. Tieni, scrivi quello che secondo te può essere utile durante il viaggio e, magari, la permanenza inoltrata in quell'isola...calcolando che comunque non penso ci possa essere cibo commestibile lì e...-
-E sarebbe fantastico! Iniziamo subito a stilare la lista?-
Ovviamente scrivemmo cose essenziali, tipo acqua in quantità non industriali, globali, poi cibo surgelato,anche questo in quantità globali.
-Secondo me ci serviranno anche molti vestiti, se vogliamo almeno non puzzare, e poi anche tanti dentifrici e i nostri spazzolini, potremmo rimanere fuori casa anche per tempi prolungati, e sicuramente ne tu, ne io vogliamo puzzare.- Conclusi con una risata
-Allora portiamo anche tanti bagnoschiuma, no?-
-Ah, giusto. Bravo, sempre il migliore!-
-Allora andiamo al supermercato a comprare tutto?-
Dopo due ore e mezza tornammo a casa e dopo cinque ore, (compresa la spesa) finimmo di fare le valigie e di completare l'opera.

Eravamo pronti, finalmente!

 TERRA DI UN DIARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora