7. Imprevisti

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Aprimmo la porta e...
Niente. C'era solo il muro dietro, sembrava una porta finta, proprio come quella che ho in camera.
-Perfetto. Abbiamo altre due porte, che facciamo?- disse Harry
-Ehm...nel sogno ero bloccata da delle sabbie mobili, ma non penso si possano creare qui...quindi potremmo provare ad aprire le altre due porte- dissi palesemente ironica
-Okay, io apro la prima e tu la seconda, prendiamo i cellulari e le nostre rispettive valigie con un po' di cibo e acqua dentro, nel caso dovessimo rimanere li dentro a lungo...- Ottimismo, eh Harry?
-Okay...buona fortuna-
-In bocca al lupo Jay-

Ci siamo...quando aprii la porta mi trovai davanti a quello che sembrava il riflesso del casale. Dietro quella porta in effetti c'era uno specchio, ed io potevo sfruttare quel momento per guardarmi negli occhi e capire come procedere.
Nel momento in cui i miei occhi si incontrarono con il riflesso...
Driiin driiin driin
-Pronto-
-Jay, qui c'è il vuoto...tutto bianco...ho provato ad andare avanti ma è come se stessi camminando nel nulla, e io odio questa cosa, fin da piccolo è sempre stata la mia paura più grande, puoi venire? Non riesco a trovare la porta, magari fuori c'è, la apri e mi lasci uscire-disse affannato, forse perchè era molto spaventato da questa cosa.
La mia paura più grande...
-Aspetta, tra un po' arrivo-
-No, aspetta...Jay io-
-Scusami, davvero.- lo interruppi
Dopodiché attaccai. Avrei finalmente saputo come arrivare lì, nel paradiso.
Mi guardai negli occhi a lungo quando...

...

Non capisco...non ha funzionato stavolta...non ho avuto nessun flashback!
La mia paura più grande..
Ah, certo! Non funziona perchè in questa stanza c'è la mia più grande paura, l'altro lato di me stessa. Quindi lei, non avendo paura di me, non ha potuto vivere questa situazione e quindi non ha nulla da dirmi...fantastico.
Mi rimane una cosa da fare: andare a salvare Harry.
Mi voltai e vidi la porta della stanza, la aprii e tornai al casale originale, dove trovai anche le altre due porte. Successivamente aprii la prima ed effettivamente era tutto bianco. Ma aspetta...Harry?
Lasciai le valigie a terra ed iniziai a correre senza una direzione, ma dovevo trovarlo. Dopo un bel po' che correvo mi ricordai di una cosa che tutti noi avevamo a disposizione: la tecnologia. Ho un telefono in mano e non lo uso? Okay...

Biip...biip...biip
-Oddio finalmente! Jessica dove sei?-
-Harry sono dentro, ma non ti trovo!-
-Okay aspetta...urla qualsiasi cosa così seguo il suono e forse ti trovo-
-Okay, ora urlo. HARRY!- urlai
-Ehm...hai urlato?-
-Si, perchè? Non mi dire che non mi hai sentito!-
-No, come se non avessi urlato-
-Perfetto. Adesso provo a tornare il più possibile verso la porta, poi urlo di nuovo.-
-Okay, a dopo-
-No, aspetta. Parliamo, così mi tieni compagnia- dissi ridendo scioccamente
-Ahahah okay-
~~~~~~~~
-Ecco, vedo la porta. Provo ad urlare ancora. HARRY!-
-No, niente-
-Prova a venire anche tu verso la porta, magari ci vediamo-
-Okay. A dopo-
-A dopo-

Ero abbastanza preoccupata, non volevo non rivedere più Harry, soprattutto in questa situazione. Non potevo lasciarlo qui dentro, perchè era un mio grande amico e gli volevo un sacco bene. Però ho bisogno di essere ottimista, quindi Harry arriverà, non so tra quanto, ma arriverà.
Nel frattempo che aspettavo decisi di sedermi e sfruttare questo momento per controllare che ore fossero, e magari fare un sonnellino. In effetti erano le 4:00 a.m ed io avevo un sonno incredibile.
Mi appoggiai con la testa sullo zaino e socchiusi gli occhi, finché l'ultima cosa che vidi fu il bianco di questo vuoto.
~~~~~~~
-Jaaaay? Jay! Oddio eccoti. Jay? Svegliati su!-
-Ehm...ciao Harry, siamo sempre qui dentro?-dissi ancora confusa dal bel sonnellino appena fatto
-Si, sono appena arrivato, ti ho trovata finalmente!-
-Ma che ore sono?-
-Le 4:45, perchè?-
-Cavolo, ho dormito quasi un'ora-
-Allora spero ti sia riposata per bene, perchè adesso noi usciamo di qui e proviamo a riaprire la 3^ porta-
-Ma c'è solo un muro! Io direi di tornare a casa-
-Io direi che tu adesso vieni con me- disse prendendomi il braccio e facendomi girare
-Va bene mamma-
Uscimmo da questo incubo e ci ritrovammo davanti alla terza porta.
-Apri tu o apro io?-
-Beh, apriamo insieme?- propose Harry
-Insieme.- risposi io
-1...2...3!-
Aprimmo la porta e...beh, effettivamente c'era una strada. Ma come era possibile?
-Harry, entriamo e sediamoci un attimo così anche tu riposi un po'- proposi
-Okay- disse sbadigliando

Mentre lui dormiva io cominciai a pensare al sogno e a questa strada,secondo me c'era un collegamento...
Pensai e ripensai quando mi venne un flash.
La mia paura più grande...
Nel sogno non volevo andare nelle altre due strade, ma volevo per forza raggiungere la 3^ strada, che era invisibile. Poi solo quando le sabbie mobili mi lasciarono la 3^ strada ricomparve ed io potei andare in quella terra...
Ci sono!
Le sabbie mobili sono la mia più grande paura insieme a l'altro lato di me stessa, quindi solo dopo aver affrontato le nostre paure siamo liberi di procedere. Però, come ho detto ad Harry, le sabbie mobili qui non si possono creare, quindi le altre due porte indicano le nostre paure più grandi.
È una specie di rito di iniziazione!

 TERRA DI UN DIARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora