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La vita di Thomas e dei suoi amici Radurai e le ragazze appartenute al Gruppo B, aveva una seconda possibilità.

Avevano costruito case, vivevano una vita nuova. Sarebbe potuto essere tutto perfetto, se solo non fossero mancati Newt, Chuck. Teresa.

Se solo avessero potuto ricominciare a vivere una vita migliore, senza le bugie e i "test" della C.A.T.T.I.V.O. Ma loro se ne erano andati per sempre, ed era proprio questo che premeva nel cuore di Thomas.

Fu quella notte, dopo che tutti se ne furono tornati nelle proprie case, che Thomas si accasciò sul suo letto di fortuna. Affondò la testa nel cuscino, poi si rigirò e chiuse gli occhi. Pensò a Teresa come ogni sera, e sprofondò nel buio del sonno.

Fu allora che sentì la sua voce. Sentì la sua voce dopo settimane che aveva detto addio a quella ragazza.

«Tom»

«Teresa?»

«Tom. Mi dispiace.»

«Sto sognando...? Sei tu? Teresa sei reale? Sei...»

«Tom, sono qui. Ci sono sempre stata.»

«Teresa, io...» stava dormendo, sognando. Eppure la sua voce era limpida, così reale. Così bella, pensò Thomas. «... mi dispiace. Scusa, per come ti ho trattata dopo tutto quello che ti hanno fatto fare. Scusami.»

«Ho odiato quello che mi hanno fatto, Tom. Non capivo più nulla, pensavo che ti avrebbero ucciso veramente.» Teresa fece una pausa. «L'importante è che tu stia bene, ora.»

«No. Non ha senso che io stia bene, che sia tutto a posto ora. Se tu... non ci sei. Se tu non sei qui con me, con noi, a vederlo.» Una dolorosa tristezza avvolse il cuore di Thomas.

«Sono felice che voi stiate bene. Vorrei essere con voi, ora. Anche se alla maggior parte dei tuoi amici non piaccio.» C'era una punta di sarcasmo nelle parole di Teresa. Stava parlando con lui? Thomas la sentiva così vicina...

«Non me ne importerebbe niente, ci sarei io qui, per te. Teresa, vorrei stringerti ora.»

«Sono vicino a te, Tom. Ci sarò sempre.»

«Ma io non ti vedo. Io non posso vederti.»

«Sappilo e basta. Solo, tratta bene Minho, Frypan, Brenda...» La voce di Teresa si incrinò.

«Lei non è te. Lei non potrà mai essere te, Teresa. Nessuno potrà mai essere tutto quello che eri tu. Nessuno.»

«Promettimi che ti prenderai cura di loro.»

«Te lo prometto.» Thomas lo avrebbe fatto, come sempre.

«E... Tom.»

«Sì?»

«Promettimi che non ti dimenticherai di me.»

«Non mi sono mai dimenticato di te, Teresa.»

Thomas si svegliò, nel cuore della notte silenziosa. E cupa, vuota. Cercò Teresa, la chiamò, prima a mente poi a voce. Si accorse di avere le guance rigate dalle lacrime. Era solo un sogno? O Teresa era lì?

- So che sei qui. - disse, sospirando. Per metà felice e per metà disperato. Era come se la voce della ragazza gli risuonasse in testa come un'eco.

Next To Me⇒ThomesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora