6) Noi, cosa eravamo prima?

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Angolo autrice:
Salve, ho fatto degli aggiornamenti nei capitoli precedenti ma non so se sono già visibili a voi tutti. Comunque non importa, ribadisco adesso che in questo capitolo ne vedremo delle belle! A fine lettura troverete qualche ulteriore anticipazione! Grazie di cuore per la vostra attenzione e per leggere la mia storia!

***

Ero lì bloccata, il mio cuore aveva moltiplicato ancora una volta la velocità dei suoi battiti, stavo cominciando a sudare, era irrefrenabile ciò che riusciva a provocarmi Camila e più tentavo di reprimerlo più si presentavano situazioni che mettevano alla prova la mia buona volontà. Io non accettavo tutto quello che stavo provando, non volevo e giuro che stavo facendo di tutto pur di non far trapelare le mie emozioni. Sapevo che avrei solo sofferto se non avessi agito in quel modo. Dovevo far finta di nulla, dovevo riuscirci ma fino a quando avrei sopportato tutta questa situazione?

"Allora, mi hai spiata tutto il tempo?" - La voce arrabbiata di Camila mi riportò alla realtà, avevo timore, non sapevo cosa dire.

"I-io..." - Feci per parlare ma all'improvviso Camila corse in mia direzione e mi abbracciò, stava letteralmente morendo dalla risate.
Quel contatto per lei, probabilmente, non significava nulla ma io stavo quasi per esplodere. Era mezza nuda ed era totalmente aggrappata al mio corpo: le sue braccia aderivano perfettamente al mio collo, il suo petto contro il mio, il suo viso era appoggiato sulla mia spalla. Sentirla ridere da così vicino era un suono che mi stava portando direttamente in paradiso. Non sapevo come muovermi, non sapevo cosa mi sarebbe successo se una delle mie dita avesse toccato anche un solo lembo della sua pelle ormai scoperta. Era bellissima. Per fortuna si staccò dalla presa, prese una maglia lunga e larga da un mobiletto vicino e se la infilò. Forse aveva cambiato idea sul pigiama che aveva preso prima in camera sua.
Era perfetta anche così, come avrei potuto resisterle?

"Avresti dovuto vedere la tua faccia! Sembravi sconvolta!" - Ancora rideva.
"Sono brava come attrice, no?"

"Sei brava ad essere stronza, Camila Cabello! Ci sono cascata in pieno, complimenti! Adesso ti senti una persona migliore?" - Scherzai, cercando di evitare qualsiasi altro pensiero, anche perché nel frattempo lei si era poggiata sul letto.

"Dai, ammettilo, dovrei fare l'attrice comica!" - Disse, mostrando uno dei suoi migliori sorrisi.

"Ma stai zitta!" Presi un cuscino e cominciai a colpirla affettuosamente. Lei però, dopo poco, afferrato quello che aveva alla sua sinistra cominciò a fare lo stesso con me: stavamo giocando come due bambine. Salii anch'io sul letto e, mentre eravamo ancora abbastanza lontane l'una dall'altra, per schivare un suo colpo persi l'equilibrio e mi ritrovai distesa con la schiena sul letto. Intenta a pararmi dai suoi colpi, non vidi che lei nel frattempo si era avvicinata al mio corpo. Si era messa a cavalcioni su di me: non capiva che in quel modo mi stava aiutando a perdere il controllo delle mie azioni.

"Smettila Camz!"

"Guarda che hai iniziato tu!"

"Sei proprio una bimba!"

Si fermò un attimo e senza accorgermene un lembo del cuscino con cui la stavo colpendo le andò a finire in un occhio.

"Ouch!"

"Scusaaami, sei stata tu a voler continuare..." - Dissi mentre ridevo. Lei era ancora poggiata sul mio corpo e Dio solo sa quanto stessi sperando che quella tortura finisse prima di essere tentata a far qualcosa che non doveva essere fatto. Camila mi stava rendendo le cose davvero difficili.

Le lacrimava l'occhio e con le mani stava toccandolo ripetutamente.

"Ferma..." - Le dissi afferrandole il braccio. "Fammi un po' vedere..."

The Sun and the Moon // CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora