Tra anni prima
Pov Sam
Una forte scarica mi tra passa il corpo, e un urlo di dolore si libra dal mio petto.
Non capisco quello che sta succedendo, sento solo dolore. Un forte dolore che mi avvolge uniformemente il corpo.
Nella mia mente si fanno spazio dei piccoli flashback, di mio padre che punta un arma verso Alicia, di me che vengo pervaso dalla paura di perderla.
Dei miei piedi che si muovono senza aspettare l'ordine del mio cervello e mi portano a farle da scudo col mio petto.
Il suono dello sparo, il dolore che mi invade il patto, il suono straziante dei suoi singhiozzi mentremi suppliacava di non lasciarla di stare con lei.
Le sue soffici labbra che sapevano di sale a causa del pianto che si posano sulle mie e poi il buio.
Ora sono non so dove, ce solo una forte Luce che acceca, non riesco a capire dove sono, cosa mi stanno facendo.
Vedo delle ombre che si muovono in torno a me, ma sono ombre indistinte a cui non riesco a dare ne forma ne volto.
Sento le loro voci ma non in modo chiaro, e come se io fossi in una campana di vetro.
Isolato dal quel luogo, ma in grado di percepire e capire quello che mi succede intorno.
《Il cuore a ripreso a battere, presto portiamolo subito in sala operatoria la ferita e grave》
Sala operatoria? Sono in ospedale quindi? Un momento ma Alicia dov'è, sta bene quel mostro la uccisa.
E il mio bambino? Lui sta bene, Dio non sono nemmeno riuscito vederlo un ultima volta.
Devo riaverli al mio fianco, ma poi che futuro potrei dargli? Un futuro fatto di identità false? Una vita sottoscorta? E vivere con la paura di perderli?
No non posso, devono credere che io sia morto, devo uscire dal giro prima di potermi riavvicinare a lei, e devo chiudere tutte le mie attività illecite.
Non so come, ma riesco a trovare la forza di parlare.
《Do-dot-tore》 mi esce dalla bocca, o almeno credo visto che è stato un suono talmente flebile, da non capire quello che ho detto nemmeno io che ho pronunciato la parola.
《Non si scorsi ora la opereremo e poi potrà riabbracciare la sua famiglia》 dice in tono gentile
《Voglio che qua-qua-lsiasi cosa accada voi dichiarate la mia morte》 riesco a dire quasi a voce normale.
《Ma come io non poss...》
《La prego sarà ben ricompensato》 gli chiedo in to o disperato.
《Eh va bene qualsiasi cosa accada sarà dichiarato morto》
Tre anni dopo Alicia pov
《Un ultima foto e abbiamo finito》 e da tre ore che il fotografo ripete questa frase, e sinceramente ne ho piene le scatole.
Guardo il mio bellissimo ometto in braccio ad una delle collaboratrici e un sorriso smagliante nasce sulle mie labbra.
《Perfetta la foto più bella del servizio, useremo questa per la pubblicità dei costumi da bagno》
Eh finalmente anche questa rottura e finita, metto l'accappatoio, e corro da mio figlio.
Lo prendo in braccio, e lo stringo forte a me, poi lo guardo, e mi perdo nei suoi occhi celesti così espressivi identici a quelli del padre.
Ogni volta e una fitta al cuore quegli occhi mi riportano ad un tempo in cui sono stata, felice.
Ma riportano alla mente anche momenti brutti, momenti di pura umiliazione, di sofferenza di dolore.
Mi ricordo ancora qundo i suoi occhi si sono chiusi per sempre.
Ricordo che all'ospedale mi dissero che era vero quello che avevo temuto. Era morto.
Non sono riusciti a rianimarlo, e una parte di me quel giorno e morta con lui.
Sapete non sono più riuscita ad amare un altro uomo, certo sono uscita con qualcun'altro, Ma nessuno e mai riuscita a fermi fremere soltanto sfiorandomi come faceva lui.
《Mama tei tata blavissima》 dice il mio ometto.
《Grazie amore di mamma》 lo porto sempre con me, non voglio perdermi nulla della sua crescita
A causa del lavoro da modella.《Lo vuoi un bel gelato》 chiedo mentre lo.poso a terra, sarà anche il mio ometto, ma è pesante, anche se è un peso di cui mi faccio carico volentieri.
《Ok allora andiamo, mamma si veste e poi andiamo ok?》
《Tiiiiiiiiii》 urla pieno di gioia, e il mio cuore non può fare a meno di riempirsi di gioia.
《Che gusto vuoi?》 Chiede il ragazzo dietro il bancone dei gelati a mio figlio.
Non mi ha dato nemmeno il tempo di vestirmi, che già mi stava assilando.
Appena usciti l'ho portato nella migliore gelateria di New York, ed ora sono qui ad aspettare che il mio eterno indeciso, decida cosa prendere.
《 coccolata e limone》 dice,
《Ok piccolo con o coppetta》 chiede il ragazzo
il piccolo si gira a guardarmi, sa che voglio che prenda la coppetta perché altrimenti si sporca tutto, mah chi se ne frega, amo vederlo felice.
《Due coni cioccolato e limone》 rispondo io, ed ecco che il mio bambino si attacca alle mie gambe.
《Gratie mamma》Dice il mio piccolo entusiasta.
In quel momento un brivido mi percorre la schiena, ed una sensazione spiacevole si fa largo dentro di me.
Comincio a girare la testa a destra e sinistra mentre la spiacevole sensazione di essere osservata si faceva sempre piu pressante.
Mi è capitato altre volte in questi giorni, mentre portavo il bambino a scuola, mentre eravamo fermi in qualche ristorante a mangiare.
E come se qualcuno ci segussi passo passo ogni volta che io e mio figlio stiamo insieme.
Anche se non so dire se una cosa del genere succederebbe anche se fossi sola visto che mio figlio e sempre con me.
《Ecco a lei》 la voce del ragazzo dei gelati mi riporta alla realtà.
Spaccio quella spiacevole sensazione con una scrollata di spalle, e prendo il cono che mi viene passato.
Poi mi abbasso e lo do al mio bambino,dandogli un bacio sulla guancia.
Poi prendo il mio e ci andiamo a sedere fuori i tavolini della gelateria.
Mi metto a guardare un po intorno a me curiosa di scoprire la routine delle altre persone.
Ce chi corre intorno a central park, oppure ce chi è impegnato in una conversazione telefonica.
Poi vedo qualcosa, o meglio qualcuno, qualcuno che non mi sarei mai aspettata di vedere salire su un taxi.
《Sam》 sussurro memtre i miei occhi si riempiono di lacrime
I capitoli li scrivo di getto e non li ricontrollo quindi scusate gli errori

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I Miracoli Esistono
Chick-LitMa siamo davvero sicuri, che quello stramaledetto giorno, Sam Smith sia realmente morto? Oppure ha inscenato la sua morte? E se avesse deciso di tornare? Ma se la sua amata Alicia si fosse rifatta una vita? Scopriamolo insieme