capitolo 4

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La sua faccia non mi piaceva, conoscevo bene quell'espressione.

Mi stava nascondendo qualcosa, e per esserersi ripresentato solo ora deve essere qualcosa di grave.

《Sam cosa mi stai nascondendo?》ho paura, se centra il suo passato siamo in pericolo.

Non tanto per me, ma per mio figlio potrebbero ucciderlo, ed è così piccolo, con tutta la vita davanti.

E poi potrei riperdere Sam, Santo cielo l'ho appena ritrovato non posso perderlo di nuovo. No non posso.

《Piccola non preoccuparti sei al sicuro ora》 vedo Sam che si alza mettendosi Peter in braccio.

《Centra la macchina che era parcheggiata qui fuori vero? Chi sono ? Cosa vogliono da noi》

Lo vedo sbuffare, e poi si passa una mano fra i capelli, tipico suo.

《Sei peggio dell'interpool》

《SAM》 lo richiamo con voce fredda e sguardo tagliente

《uff eh va bene ma il bambino deve andarsene di qui》 dice lui.

Faccio segno ad Adam che deve  prendere il piccolo e portarselo a giocare.

Lui mi capisce subito, e prende il bambino dalle braccia di suo padre.

《Forza piccolo andiamo a gicare》gli dice, e poi li vedo scomparire nel corridoio.

Nel frattempo Sam si siede vicino a me, e prende le mie mani fra le sue.

《Deve sapere che in questi anni, ho cercato di uscire da tutti i giri loschi di cui facevo parte》 comincia.

Sento che stringe le mie mani con forza, come se fossero un salvagente lanciatogli mentre sta per annegare nell'oceano.

《Sono riuscito a far sparire il mio nome da parecchi archivi, anche se è successo in automatico dopo essersi sparsa la notizia della mia morte. Ma alcuni non ci hanno creduto, e hanno cominciato a cercarmi, e sfortunatamente mi hanno trovato. Non ho potuto fare nulla per impedirlo, e quando me li sono trovato davanti mi aspettavo che mi uccidessero, ma non l'hanno fatto. Mi hanno detto che volevano dei documenti che erano nelle mani di mio padre.
Sono documenti che racchiudono, nomi, codici bancari, indirizzi, proprietà, di gente molto importante. Alcuni fanno addirittura parte del governo. Io gli ho detto che non ho la più pallida idea di dove siano quei documenti, ed è vero non so dove siano. Ma loro li vogliono lo stesso, ed io non so più che fare. Loro ora stanno minacciando te ed il bambino, se non gli porto i documenti entro questo sabato, ovvero fra 5 giorni. E per questo che sono qui, per proteggere la mia famiglia》.
Mi sta guardando dritto negli occhi, anzi a dire la verità lo ha fatto per tutto il tempo.

《Sono successe un bel Po di cose, quindi siamo in pericolo》 sospiro slacciando le nostre mani ed alzandomi dal divano.

《E tu sei tornato solo perché siamo in pericolo, altrimenti non avremmo avuto il piacere della tua ricomparsa, avrei continuato a soffrire per una morta che non ce mai stata. Avrei continuato a piangere pensandoti al freddo sotto terra dentro una bara, con il cuore a pezzi, e io pronta d offrire qualsiasi cosa per riaverti. Che stupida》 mormo in fine abbracciandomi da sola e scuotendo la testa, mentre le lacrime cominciano a rigarmi il viso.

《Amore mio sarei tornato lo stesso, ma fra sei mesi, avevo ancora delle cose da fare, ma sarei tornato. Piccola ti prego non piangere mi distruggi così》e mi avvolge in un abbraccio.

Mi volto verso di lui e premo le mie labbra sulle sue, gli gettò le braccia al collo mentre le mie dita si tuffano nei suoi capelli.

Lui chiede subito l'accesso alla mia bocca, e io glie lo concedo chiudendo le labbra.

La sua lingua scivola dentro la mia bocca in cerca de la mia lingua, e quando si incontrano di intrecciano più e più volte.

E come se ora che si sono trovate non vogliano piu lasciarsi andare, beh giustamente hanno tre anni da recuperare.

《Dio quanto mi sei mancata》 sussurra sulle mie labbra per poi riappropriarsi delle mie labbra.

Non ci stiamo baciando, ci stiamo nutrendo l'uno del sapore del sapore dell'atro.

Siamo due anime che si erano perse, ma che ora si sono ritrovate, e non vogliono più lasciarsi andare.

《Ti voglio Alicia questi tre anni senza di te mi hanno fatto impazzire, ho passato notti a pensare a te. A te, al tuo odore, ai tuoi occhi, al sapore dolce delle tue labbra, al tuo profumo che mi fa andare in estasi. Ho pensato alle forme del tuo corpo fatte a perfezione per le mie mani, al sapore salato della tua pelle, al sapore della tua eccitazione. A come il tuo sesso che si stringeva attorno al mio mentre sprofondavo in te ancora e ancora. Mi sono masturbato non so quante volte pensando a te. Ma ora, ora no. Ora voglio averti, voglio avere te, non un illusione di te, quindi ora ti prendo, ti porto nel tuo letto che poi è anche il mio letto. E ti farò mia in tutti i modi possibili ed immaginabili, eh fidati, in questi tre anni me ne sono immaginari parecchi》 fa per prendermi in braccio stile sposa ma lo fermo.

《Sam ce il bambino non possiamo》 lo rimprovero io.

《Giusto,vabbe mi sa che oggi Adam dovrà fare il baby sitter》 la ha voce sensuale arriva dritta al mio basso ventre incendiandolo ancora di più.

《Guarda che può farlo grace》 dico io

《No Adam deve ringraziare il cielo che non lo uccido per averti messo le sue luride mani addosso, il minimo che possa fare e tenersi la piccola peste》

《Eh va bene allora》 acconsento io.

《Vado a dire Adam di togliersi da piedi》

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