Chapter six

45 6 4
                                    

Mi sveglio per colpa di un mal di testa assurdo, mi gira la testa e ho parecchia nausea.
Mi giro dal lato del mio comodino, guardando l'orario sul mio telefono.
Decido che è il caso di chiamare mia madre, non mi sento bene, lei forse saprà cosa dirmi.
«Mammaaa» Grido con tutta la mia voce, cercando di farmi sentire da mia madre, che si trova al piano sottostante.
La sento correre per le scale, mi scappa una risata, chissà che avrà pensato quando ho urlato.
«Che è successo?!» dice mia madre affannata per colpa dei vari scalini che ha percorso correndo.
«Oddio sei pallida come un fantasma. Che ti senti?» mi precede mia madre.
Non ho mai fatto assenze in questi due anni, ah no, solo una, quando mia madre credeva fossi incinta e mi portò da 5 ginecologi diversi per accertarsi che non ci fosse un piccolo essere nella mia pancia.
Ora che ci penso, si fida così poco di me?
Comunque, l'anno scorso arrivai seconda tra le persone che hanno fatto meno assenze, per primo arrivò Stephen, un super Nerd che studia 28h al giorno, e per altre 28h giocava a GTA.
È un premio è molto ambito tra i secchioni della scuola.
Spiego i sintomi a mia madre, e lei mi dice che sarebbe passata in farmacia andando a lavoro e che avrebbe chiamato la nonna o meglio, le nonne, per prendersi cura di me.
«Quindi devo stare a casa?» chiedo a mia mamma sperando in un 'Si'
«Ovvio -sorride- Vado a prendere il termometro e una Tachipirina» dice sorridendomi dolcemente.
Richiudo gli occhi, era da tanto tempo che non prendevo l'influenza, se così si può chiamare.
Prendo il mio telefono, non ho voglia di rispondere ai vari messaggi, mi bruciano gli occhi a guardare il telefono.
«Vieni» dice mia madre sistemandomi il termometro.
«Aspettiamo cinque minutini e vediamo» dice sedendosi sul letto, e io annuisco sorridendo.
«Ho qualcosa che posso fare per te? Tanto mi annoierò a morte a casa da sola, ah no, con i nonni scusa.» dico per poi chiudere gli occhi per la troppa luce.
«Te devi riposarti, non ti muovere dal letto» dice mia mamma, ma lei sa che io odio stare ferma o comunque in casa, è per quello che ho fatto una sola assenza, odio lo stare in casa tutto il giorno.
Mia mamma mi toglie il termometro e vedo che fa una faccia un po stupita.
«39.2, io direi che non ti devi riposare, di più.» dice alzandosi e andando verso la porta.
«Tra un pó dovrebbe farti effetto la medicina, io vado a lavoro, ti chiamo appena posso. Ora chiamo 'le nonne' -ridacchia- e gli dico di venire il prima possibile.» sorride, annuisco e la vedo uscire dalla mia camera.
Mando un messaggio a Becca e a Halis, per informarle che non sarei andata a scuola.
A: Bec
Tesoro, non vengo a scuola oggi, ho la febbre. Ci sentiamo dopo scuola.
Copio lo stesso messaggio e lo mando a becca.
Riesco a dormire una mezz'ora, quando il mio sonno viene interrotto da due voci squillanti.
«Ecco le super nonne qui per te!» urlano all'unisono sorridendo.
Sorrido senza proferire parola, mia madre non poteva evitare?
«Per ora non ho bisogno di nulla, solo di dormire, vi chiamerò io quando ho bisogno delle "super nonne"» dico ridacchiando.
«Va bene -dicono- allora noi andiamo a vederci il Segreto» sembra fatto apposta che ogni cosa che dicono, la dicono nello stesso momento, è bello il rapporto che c'è tra di loro.
Annuisco e aspetto che escano dalla camera per rimettermi giù, cerco di riaddormentarmi ma non ci riesco, quindi decido di alzarmi e di andare a darmi una sistemata, fortunatamente ho il bagno in camera, quindi non devo camminare molto.
Sto meglio, almeno la testa non mi gira più.
Strabuzzo gli occhi nel vedermi allo specchio, sono davvero messa male, mi lavo viso, denti, e alla fine decido di farmi una doccia.
Uscita dalla doccia, decido di mettermi una felpa enorme, che era del mio ex, mi faccio una coda, e mi metto dei calzini alti antiscivolo, adoro l'autunno e l'inverno, anzi, adoro tutte le stagioni tranne l'estate, la odio.
Mi metto al computer, voglio attrarci qualcosa dietro, avendo un Mac, ci starebbero molto bene.
Scorro la Home di Facebook, mi capita sotto agli occhi una foto, ritrae Noah mentre bacia la sua ragazza, o meglio dire, Barbie.
Sbuffo, chiudendo il mio Mac, e rimettendomi sotto le coperte.
Decido di leggere qualcosa, di solito mi rilassa, e dopo aver visto quella foto ne ho bisogno.
Decido di leggere un classico, il visconte dimezzato di Italo Calvino.
In nemmeno un'ora arrivo a metà libro, lo avevo letto in precedenza, e ogni volta che lo leggo mi piace di più.
È quasi ora di pranzo, quindi decido di scendere e di chiedere cosa avremmo mangiato per pranzo, anche se non avevo molta fame.
Scendo le fredde scale di marmo, e noto le mie due nonne intente fare la maglia ridendo dei tempi passati.
«Vedo che vi divertite con poco» dico ridendo e sedendomi sul divano con loro.
«Eh sì, ai nostri tempi non c'erano i cellulari, internet, e tutte le altre cose che ci sono adesso.» dice mia nonna, ovvero la mamma di mia madre.
«Cosa mangiamo oggi?» chiedo dopo essere andata a prendere una tazza di the caldo, che mi ha lasciato sul fuoco mia madre prima di uscire.
«Uhm, se stavi bene andavamo a mangiare fuori, ma ci andremo domani! -dicono- quindi ti faremo un qualcosa di caldo.» dice.
«Tipo la pizza» dice l'altra sorridendo e lanciando uno sguardo all'altra, mi scappare una risata.
«Va beene -dico- io torno di so..» dico quando vengo interrotta dal suono del campanello, vado ad' aprire e mi trovo davanti il fattorino della pizza.
«Ecco a lei, sono 15 dollari.» dice quest'ultimo, prendo i soldi e glieli do' chiudendo la porta alle mie spalle.
Mangiamo davanti alla televisione, io in realtà mangio solo due pezzetti di pizza, la restante me la terrò per cena.
Passiamo il pomeriggio alla televisione, con le chiamate di mia madre e di mio padre circa ogni ora.
Torno in camera, faccio una video chiamata con le mie migliori amiche, una volta attaccato, decido di mettere una maglietta a maniche corte, restando in mutande.
Voglio tornare in palestra, però devo organizzarmi con tutti gli orari, sbuffo pensando a quanto lavoro mi aspetta questo anno.
Mia nonna mi misura la febbre, e anche se non sentivo sintomi, avevo la temperatura a 38.9, quindi riprendo la medicina e mi metto sdraiata a letto, ascoltando le varie registrazioni vocali delle mie amiche, che mi racconta cos'è successo oggi.
La mia registrazione viene interrotta da una notifica, è di Messanger, decido di guardare, è un messaggio da Noah:
Da: Noah Underson
Come mai oggi non c'eri a scuola?
Wow, la mia assenza è stata notata da Noah, mi sento importante.
A: Noah Underson
Da quando ti interessa se vengo o no a scuola?
Sinceramente penso che abbia altro a cui pensare.
Metto il telefono in carica, scendo a salutare i miei genitori appena tornati, decido di mangiare un pochino di sorbetto al limone che mi hanno appena portato, dato che non ho cenato.
Torno su, mangio il sorbetto mentre mi guardò una puntata di oitnb, è uscita da poco la nuova stagione, e la sto già divorando su Netflix.
Il mio telefono viene illuminato dalla risposta di Noah al mio messaggio:
Da: Noah Underson
Da quando sono attratto da te in una maniera assurda, ah, e smetti di morderti il labbro in mia presenza, potrei saltarti addosso.
Decido di rispondere solo con una faccina, non ho voglia di scrivere.
A: Noah Underson
:)
Scendo a saltare le mie nonne e i miei genitori, che stanno giocando a un gioco da tavolo.
Torno su e mi metto a letto, addormentandomi subito.
✽ ✽ ✽
Ciaao, volevo chiedervi che ne pensavate della storia, sono quasi sessanta visualizzazioni, okay che non sono tante, ma nemmeno pochissime.
Quindi nulla, commentate o votate la storia per farmi capire se vi piace o no, così so se continuare oppure se rallentare con i capitoli pubblicandoli meno frequentemente.
Ps: il personaggio di Halis è ispirato a una mia carissima amica, Alice.
Correte a leggere le sue storie, è bravissima a scrivere iwanthoranshug 💞

Coffee shop - Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora