Chapter eleven

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Sono seduta al mio banco, mentre lo scarabocchio facendo disegnini completamente a caso.
Un Louis intento nel risolvere un'equazione mi sorride, da lontano.
La professoressa ci ha separato perché parlavamo troppo, non abbiamo smesso un minuto di ridere pur essendo lontani.
Sento gli occhi di un ragazzo sulla mia schiena, è alto, moro, e più grande, si nota.
Continuo a disegnare senza seguire minimamente la lezione, cosa sconosciuta per me, essendo sempre stata la prima della classe soprattutto a Matematica.
I miei pensieri vengono scacciati via dal suono squillante della campanella, odio e amo quel suono nello stesso momento.
Esco in cortile, affiancata da Lou alla ricerca di un tavolo, non fa troppo freddo per stare fuori.
Ne troviamo uno abbastanza vicino a Noah da poter vedere quella troietta della sua """"ragazza"""" appiccata al suo collo intenta nel baciarlo.
Rabbrividisco all'idea che le stesse labbra che lei sta divorando con la sua lingua biforcuta, sono le stesse che ho baciato io giorni fa'.
«Sue!» dice Louis abbastanza alterato.
«Mh?» dico io scuotendo la testa cercando di tornare alla vita reale.
«Te cosa ne pensi?» Chiede curioso.
«Di cosa?» rispondo cercando di capire a cosa stesse andando a parare.
«Di quello che ti stavo chiedendo, Sue!» dice prendendola sul ridere, anche se so che se mi avesse potuto mangiare lo avrebbe fatto.
«Andiamo a prendere da mangiare, è meglio.» propone alzandosi e io lo seguo dopo aver annuito.
Il cibo della mensa non è dei migliori, però ce lo facciamo andare bene.
C'è la pizza, peccato Halis non ci sia, sarebbe impazzita.
«Ma Becca?» chiedo a Louis mentre cerchiamo di prendere quel poco di cibo rimasto.
«Mi sono giunte voci che abbia il ciclo e quindi che non aveva voglia di venire, ma non vorrei darti informazioni false» si giustifica, ma so che dice il giusto.
Torniamo fuori, sotto gli occhi di Noah, intenti nel guardare ogni mio minimo movimento.
Decido di azzardare, mettendomi molto vicina a Louis, essendo comunque un bellissimo ragazzo, l'avrei un minimo fatto ingelosire, anche se Lou è palesemente gay.
L'ho ringraziato via messaggio del pensiero gentile, ma non ho ricevuto alcuna risposta, guardandolo capisco il perché, aveva da fare.
Faccio una smorfia con la bocca e torno al mio pranzo, parlando con Louis del pomeriggio di studio che ci aspettava per il compito di Storia che sarebbe stato l'indomani.
Quest'ultimo mi abbandona andando al bagno, sicuramente a lavarsi le mani.
Decido di andare a buttare i piatti sporchi così al ritorno di Louis saremmo potuti andare in biblioteca a cercare qualche libro per lui, vuole che gli dia qualche consiglio da lettrice accanita.
«Scusi signorina Meyer?» sento una voce fin troppo impostata a presa in giro, come se stesse imitando una voce femminile.
Mi giro e mi trovo davanti quel ragazzo che avevo notato a lezione, mi sta già sul cazzo.
«Che c'è sei gelosa di Noah, che ti ha baciato tesoro?» dice facendo il l'abbraccio a presa di culo, per poi scoppiare a ridere, insieme a tutto il gruppo alle sue spalle.
Del quale, ahimè, faceva parte anche Noah, che però si è limitato solo a ridere.
Faccio per andarmene quando sento una voce troppo familiare dire una frase che mi lascia non basita, di più.
«Lasciala fare, è una sfigata, hai davvero tempo da perdere con una come lei? lasciala stare con Louis, muoviti.» quelle parole escono con tono freddo dalla bocca di Noah, sottolineando con un tono più duro il nome alla fine, Louis.
Il mio intento di farlo ingelosire era riuscito al massimo, ma anche il suo di rovinarmi la giornata non aveva fallito.
Non dico nulla a Louis, non è una cosa così importante, ne riparleremo a tempo debito.
Finisco le lezioni, le quali oggi hanno deciso di non passare più.
Vengo accompagnata a casa dalla Mamma di Louis, con cui sono già diventata amica, lei e mia mamma hanno scoperto molti interessi in comune.
Passo il pomeriggio a studiare, si fa per dire, non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di Noah mentre rideva di me con tutto il suo gruppo, mi sono soltanto illusa.
Chiudo i libri prima di essere cullata nelle braccia di Morfeo per tutta la notte.
***
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno aggiunto la storia alla loro libreria, siete davvero tanto gentili!
Sto già scrivendo un'altra storia, ma la pubblicherò terminata questa :)
-Matilde

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