Chapter six. 148

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Chapter six.
148

28 Gennaio 2017

Chiara

Il campanello suonava insistentemente da quasi due minuti, mentre mi infilavo velocemente il maglione per andare ad aprire, non aspettavo visite quel sabato, per questo ero rimasta nel letto fino a tardi.

«Puoi staccare quel dito dal campanello ti ho sentito!» sbraitai mentre mi avvicinavo alla porta; subito il suono cessò e quando aprii un piccolo e pimpante Casey mi sorrise in modo innocente.

«Buongiorno Chiara siamo venuti a farti una sorpresa!» esultò il bambino aprendo le braccia, lo feci entrare in casa e subito dopo diventai rossa; Harry era lì davanti che mi osservava divertito, mentre guardava la mia felpa che ritraeva alcuni dei suoi tatuaggi. Sbuffai imbarazzata, non avevo pensato che poteva essere lui, il che era strano visto che da diciassette giorni vedevo più lui che la mia collega Samantha.

«Felpa originale» scherzò entrando anche lui in casa, chiusi la porta subito dopo e seguii la sua ombra fino alla cucina, Casey aveva già aperto lo sportello dove tenevo i dolciumi, mentre il riccio si diresse verso i fornelli per far scaldare l'acqua nel bollitore.

«Le mie amiche me l'hanno regalata qualche anno fa» spiegai tirando su le maniche, il riccio si girò verso di me divertito e mi guardò ancora una volta.

«Stai cercando di giustificare la tua magnifica felpa!?» distolsi lo sguardo dal suo e uscii dalla stanza tremendamente in imbarazzo, accesi il televisore e misi il primo canale di cartoni animati che mi capitò, ormai era una abitudine, con Casey si guardavano solo quelli. Spostai i capelli all'indietro sistemando il tavolino che aveva su ancora i residui del giorno prima.

«Chiara non trovo la tazza di Olaf» urlò Casey dalla cucina, presi la tazza dal tavolo e la portai in cucina per lavarla, quando entrai trovai Harry intento a osservare in modo strano la finestra che dava sulla strada.

«Harry tutto bene?» chiesi sciacquando la tazza e porgendola al bambino, lui scosse la testa distratto e ritornò davanti ai fornelli senza dire nulla, l'ultima volta che l'avevo visto così turbato mi aveva baciata e nonostante fossero passati quattro giorni, nessuno dei due ne aveva parlato. Casey andò in soggiorno indisturbato, ormai era tutto molto naturale per lui, stava più con me e Harry che con sua madre che poverina doveva lavorare veramente molto.

«Ho visto Caitlin stamattina, non sembrava in forma, ho provato a chiederle qualcosa ma è praticamente scappata via lasciandomi Casey» esordì il riccio passandosi una mano sul volto preoccupato.

«Pensi ci nasconda qualcosa? Da quando Cameron ci ha lasciato ne lei ne Casey hanno detto nulla, è come se nulla fosse successo e la cosa mi sembra...» il bollitore iniziò a fischiare facendomi sussultare.

«Anche a me sembra strano, ma non possiamo nemmeno costringerli a fare qualcosa che non vogliono, dobbiamo solo occuparci di Casey, Caitlin saprà risolvere il problema» disse non troppo convinto Harry, non aggiunsi altro e osservai i movimenti del ragazzo mentre finiva di prepararsi il tea. Pensai per un secondo a quel bacio, così veloce e intenso, non ne avevo mai dato uno così, non volevo pensare a quello che era successo, ma quando le buste di tea avevano incontrato l'acqua sprigionando il loro odore era stato tutto automatico e involontario.

«Harry io avrei qualcosa da chiederti» iniziai insicura, non avevo mai dovuto chiedere ad un ragazzo cosa stesse succedendo tra me e lui, era sempre tutto molto chiaro, ma con Harry invece ogni azione mi rendeva sempre molto confusa.

«Riguardo a quello che è successo nel pub!?» chiese in modo retorico alzando il volto dalla tazza per donarmi tutta la sua attenzione, i suoi occhi verdi si concentrarono sui miei scuri e le sue mani si mosse in modo automatico verso il mio volto; per un momento smisi di respirare, le sue dita spostarono una ciocca di capelli sulla mia spalla.

«Sì; la cosa mi ha un po' confusa!» ammisi quasi in un sussurro, lui abbassò le mani e le appoggiò sui miei fianchi avvicinandomi a lui come quando eravamo nel pub, non mi aspettavo un altro bacio, ma in quel momento lo desideravo con tutta la mia mente.

«Anche a me, non volevo baciarti, ma è stato quasi automatico, la cosa più bella che potessi fare» aggiunse l'ultima frase sorridendo in modo strano, non sapevo come classificarlo, non avevo mai visto Harry sorridere in quel modo.

«Così non mi aiuti Harry» gli feci notare appoggiando una mano sul suo petto per allontanarlo di pochi centimetri da me, potevo sentire il suo respiro infrangersi sulla mia pelle e la cosa mi stava distraendo.

«Ci conosciamo da a malapena diciassette giorni e da quattordici penso di baciarti, sei tu quella che mi deve risolvere dei dubbi in realtà» quell'affermazione mi lasciò interdetta, e felice, anche non rispondeva alla domanda che mi tormentava da giorni.

«Harry non è il momento di fare l'uomo misterioso, non siamo in una fan fiction» lo ammonii divertita, il riccio fece qualche passo indietro sorridendo, ritornò a concentrarsi sul suo tea, mentre io lo osservavo.

«Scusami, è solo che è veramente una situazione nuova e non so come comportarmi, anche per me è tutto strano» confessò tirando fuori dalla tazza le due bustine e buttandole nel cestino.

«Quindi non era solo un bacio?» quella conversazione si stava facendo tremendamente imbarazzante e avrei nettamente preferito non farla, Harry si appoggiò al tavolino in legno con la sua tazza in mano, sembrava stesse pensando e avrei tanto voluto sapere a cosa.

«Sta diventando una conversazione veramente pesante, facciamo così, lasciamo che le cose succedano e basta per te va bene?» chiese mettendosi dritto, non potei non concordare con lui, pur di dar fine a quella conversazione avrei acconsentito a qualsiasi sua richiesta.

«Fantastico! Allora credo sia il momento migliore per dirti che io, te e Casey domani andremo a pattinare» esordì felice il ragazzo dandomi un inaspettato bacio sulla guancia, mentre si dirigeva verso il salotto; io rimasi qualche secondo lì incredula a tutto ciò che era successo in mezz'ora, non sapevo se esserne felice o preoccupata, ma in quel momento non me ne importava, avrei affrontato i problemi uno alla volta quando si sarebbero presentati.

Ero disposta a tutto per provarci con Harry!

Certain Things || Harry Styles #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora