Chapter Four.
15818 Gennaio 2017
Chiara
Sentivo la voce di Michael Clifford cantare Broken Home più e più volte; aprii gli occhi lentamente e mi accorsi che era il mio telefono a suonare; tastai le tasche e trovai subito il mio telefono illuminato con il nome della mia amica.«Ti sembra l'ora di chiamare questa?» sbiascicai mettendomi seduta sulla poltrona, guardai l'orologio appeso al muro che segnava le due del mattino, mi guardai intorno confusa e notai Casey addormentato sulla poltrona con il pollice in bocca e le guance bagnate, come se avesse pianto.
«Ti sembra il modo di far sapere alle tue amiche che conosci Harry Styles!?» la domanda mi colse alla sprovvista, non avevo minimamente pensato di dire ciò che era successo alle mie amiche e non capivo nemmeno come erano venute a conoscenza della notizia.
«Sei su tutte le pagine instagram sugli one direction, ti hanno dedicato anche un hashtag su twitter, puoi dirci che diamine succede?» urlarono in coro le mie amiche, mi alzai in piedi ancora frastornata, Harry non era nella stanza, comunque non avrebbe capito ciò che stavo per dire.
«Mi sto occupando di un bambino con Harry Styles, sembra strano lo so; ma giuro che è così, ci siamo conosciuti una settimana fa e stiamo facendo conoscenza, nulla di più quindi non fatevi strane idee» le rassicurai guardandomi intorno, ero nervosa a parlare del riccio mentre ero in casa sua. Presi la coperta che avevo addosso e la adagiai sul piccolo Casey; sullo schermo stava ancora andando Harry Potter, ma sembrava avessero ripreso da capo la saga, visto che stavano guardando la camera dei segreti.
«Sì certo, però grazie di averci dimenticato, ti lasciamo un anno da sola a Londra e tu ci volti le spalle» fecero le finte offese e sentii una delle due applaudire in modo sarcastico, alzai gli occhi al cielo ed uscii dalla stanza per andare alla ricerca del bagno di cui mi aveva parlato Harry.
«Sono stata molto impegnata, non mi sono dimenticata di voi, ma voi non dormite mai? Sono le tre da voi » cercai di sviare il discorso con molta nonchalance riuscendoci quasi alla perfezione.
«Siamo appena tornate a casa, oggi abbiamo lavorato ad una festa per fashion blogger; bevono come spugne» commentarono le due sbuffando, mi appoggiai al muro ancora assonnata, mentre cercavo di capire quale di quelle porte fosse del bagno.
«Sì io ora devo andare ragazze, fatemi sapere se ci sono novità» dissi velocemente quando notai che sotto una delle porte si poteva notare la luce accesa.
«Anche tu, notte!» chiusi la telefonata senza ricambiare il saluto; la porta si aprii e ne uscii Harry solo con i pantaloni della tuta e i capelli raccolti con un elastico; trattenni il fiato qualche secondo sperando di non risultare ridicola, ma ero consapevole che sicuramente avevo gli occhi sbarrati e le guance rosse.
«Che ci fai in piedi?» chiese confuso il ragazzo, avrei voluto rispondergli in qualche modo, ma era veramente difficile parlargli mentre potevo ammirare quasi tutti i suoi tatuaggi.
«Ti senti bene?» chiese ancora avvicinandosi, indietreggiare sarebbe stato veramente ridicolo, ma faceva veramente uno strano effetto trovarmi in quella situazione, anche perché era Harry!
«Sì scusa! Stavo cercando il bagno tutto qui; perché non mi hai svegliata?» domandai ritornando in me, mi concentrai sul suo volto e sui suoi occhi per non farmi distrarre dal resto ancora una volta.
«Tu e Casey stavate dormendo profondamente e non volevo interrompervi, ti da fastidio?» il suo sguardo sembrava preoccupato, confuso e allo stesso tempo molto assonnato.
«No! Ma non volevo invaderti casa; scusami ma devo proprio andare in bagno continuiamo dopo la conversazione» lo scansai per entrare in bagno e mi chiusi la porta alle spalle ancora imbarazzata per la situazione.
Harry
C'era un silenzio strano in cucina, mentre io e Chiara preparavamo il te e il caffè che ci avrebbero fatto compagnia in quella mattinata insonne, non mi era mai capitata una situazione del genere e il tutto si prospettava molto interessante.
«Oggi hai il turno di mattina?» chiesi per rompere il ghiaccio mentre lasciavo le buste di te in infusione nella mia tazza preferita, era lo'unica in cui bevessi il mio tea ogni volta che dovevo concentrarmi.
«No, ho quello serale, anche se di solito in piena settimana non c'è molta affluenza di gente, ancora non riesco a spiegarmi l'affluenza di ieri» dichiarò sinceramente turbata, forse era così stanca da non aver notato che la maggior parte dei clienti era al disotto dei diciotto anni e di sesso femminile.
«Penso che la mia presenza costante al pub aiuti le vostre entrate» non volevo risultare egocentrico, ma ripensando a quella frase mi veniva quasi da darmi un pugno in faccia per la sfacciataggine.
«Molto probabile; a proposito di presenza costante, come mai Caitlin non è venuta a prendere Casey? Di solito quando è a casa mia non tarda nemmeno di un secondo» constatò la ragazza, la cosa risultava strana anche a me, visto che ogni momento libero voleva passarlo con suo figlio.
«Mi ha chiamato dicendo che si prolungava in ospedale non so il perché» dissi perplesso mentre prendevo un sorso del mio tea ancora caldo, Chiara sembrava persa nei suoi pensieri, mentre in modo ipnotico soffiava nella tazza ripiena del caffè che si era preparata.
«Harry non voglio essere scortese ma questo caffè è orrendo» constatò mostrandomi una faccia disgustata che non si addiceva alla sua solita espressione persa o assonnata, soffocai una risata e gli porsi una tazza con dentro il tea che avevo preparato.
«Scusami ma non bevo caffè di solito, quindi prendo quello che mi capita davanti, magari prossima volta ti farò trovare una marca migliore» la frase sembrò un invito a tornare e per un secondo mi chiesi se era quello che volevo, se mi sarebbe piaciuto riaverla in casa e avere un contatto diverso da quello obbligatorio per via di Casey. Guardai il suo viso sparire mentre prendeva un sorso di tea, i suoi capelli ricadere perfettamente sulle spalle in quella piega ondulata che mi piaceva vederle e la risposta fu quasi lampante nella mia testa... Volevo assolutamente rivederla per qualcosa di più di un'uscita con Casey.
Hola Girls
Come sempre faccia aggiornamenti ogni morte di papa, ma ho veramente tante cose per la testa e alcune volte non apro Wattpad per giorni. Sto cercando di stabilire un giorno specifico in cui aggiornare, in modo da essere regolare e potermi concentrare sugli altri progetti di scrittura che voglio portare a termine. Spero che il capitolo vi piaccia, lo so che é corto mi dispiace! Un bacione e al prossimo capitolo.

STAI LEGGENDO
Certain Things || Harry Styles #Wattys2016
FanfictionSi dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo; è la prova che alcune volte sono le cose piccole a provocare le più grandi devastazioni.