Un incontro non proprio gradito

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Lucy

L'azione di quella sera mi lascio veramente sorpresa che la notte non riuscì a dormire. Il giorno dopo infatti si notava il mio 'essere assente' ogni volta che mi si parlava.

"Lucy mi ascolti? Oggi sei davvero distratta" mi fece notare con un tono e un'espressione seccata la mia migliore amica Levy.

Io e Levy ci conosciamo da quando eravamo piccole, i suoi genitori gestiscono una libreria in cui, insieme a lei, ho passato la maggior parte della mia infanzia.

Rispetto a me Levy è più piccola e meno formosa, diciamo pure totalmente piatta e ha i capelli corti color turchino che tiene sempre tirati indietro da una fascia arancione.

Molto spesso viene presa in giro perché passa la maggior parte del suo tempo con un libro sotto il naso ma credo che non le importi molto.

"Si scusa oggi non ci sto proprio con la testa" dissi riscuotendomi dai miei pensieri.

"Si lo vedo. Comunque ti dicevo che questo libro è davvero la miglior storia romantica che abbia mai letto. Perché inizialmente i due protagonisti si odiano a vicenda ma poi tra loro nasce l'amore" dal tono con cui me lo sta dicendo deve piacerle molto quel libro.

"Inoltre la scena migliore di tutto il libro è questa qui" dice euforica mettendomi sotto il naso il libro di prima. L'immagine illustra un ragazzo e una ragazza baciarsi appassionatamene.

Traditore mi torna in mente il bacio con quel lupo e io avvampo nascondendomi un po' il viso nella mantella. Per mia sfortuna Levy se ne accorge e mi lancia un'occhiata maliziosa.

"Che c'è? Sei arrostita di colpo. Non dirmi che quest'immagine ti mette a disagio. Non ti facevo così suora Lucy" dice ridacchiando.

"No, non è vero... Piantala!" Dico nascondendomi ancor di più. Vorrei vedere come avrebbe reagito lei. Ora glielo chiedo ma non devo farmi scoprire.

"Comunque Levy, posso farti una domanda a bruciapelo?" Lei mi guarda curiosa e muove la testa incitandomi a continuare.

"Se per caso un ragazzo ti ricattasse e chiedesse una cosa in cambio e tu gliela daresti ma poi lui ti baciasse come se fosse un'animale con la sua preda. Tu come reagiresti?" Lei mi guarda con espressione confusa, poi arrossisce e mi risponde

"Ovviamente se non la persona di cui sono innamorata gli dare un ceffone in faccia bello forte in modo che si veda il segno e così si possa vergognare del suo gesto" non mi aspettavo da lei una simile risposta.

Faccio per ribattere quando una ragazza dai capelli blu e lunghi, più bassa di Levy, ci sorpassa e si nasconde dietro di me, iniziando a tremare quando sia io che Levy che quella povera bimba sentiamo quella voce. La voce più fastidiosa che le mie orecchie abbiano mai udito.

"BRUTTA PICCOLA PESTE! SE TI PRENDO TI FACCIO PENTIRE DEL TUO GESTO!" Urla con la rabbia nei suoi occhi color mare una ragazza dai corti capelli albini. Dalla testa fino alla vita è completamente bagnata.

Lisanna Strauss. La più antipatica ragazzina figlia di papà che il borgo abbia mai avuto. Qui in città nessuno la sopporta nemmeno gli animali.

Tutta furente si avvicina a me per prendere la ragazzina che sta stringendo con molta forza la mia mantella. Ma appena prova ad allungare la mano per prendere la bambina la fermo tenendola per il polso e guardandola con lo sguardo più freddo che ho.

"E TU CHE COSA VUOI?" Mi chiede con la sua voce stridula che in confronto le unghie su una lavagna sono l'armonia di un violino. Prendo un profondo respiro e sostengo il suo sguardo.

"Prima di tutto abbassa il tono stai disturbando tutti e spaventando questa bambina, seconda cosa ti dispiacerebbe spiegare il motivo di tutta questa sceneggiata" il mio sguardo è molto freddo mentre parlo con una calma quasi inumana.

"TE LO DICO SUBITO QUESTA RAGAZZINA IMBRANATA MI ROVESCIATO ADDOSSO UN'INTERA CARAFFA PIENA D'ACQUA E ADESSO LASCIAMI COSI POSSO FARGLIELA PAGARE PER AVER ROVINATO IL MIO VESTITO!" Comincio a pensare che questa gallina il cervello non c'è l'abbia.

"Ma hai la segatura nel cervello? Ti ho detto che devi abbassare il tono. Inoltre non mi sembra una cosa per cui arrabbiarsi in questo modo. Non l'ha fatto apposta e il vestito si può asciugare quindi piantala di fare la bambina capricciosa e chiedi scusa" comincio a perdere la pazienza.

"TU NON PUOI CAPIRE CON TUTTI SOLDI CHE SI HANNO SI PUÒ COMPRARE QUALUNQUE COSA MA QUESTO VESTITO ERA IL MIO PREFERITO È ARRIVATO DA PARIGI E..." La zittisco scocciata. Ha superato ogni limite.

"Ma allora sei proprio scema! Stai ad ascoltare quando qualcuno ti parla o devi sempre fare il cavolo che pare a te?" Lei mi guarda come se fossi pazza e io continuo a parlare buttando fuori tutto quello che doveva essere detto da tempo.

"Non interessa a nessuno quanti soldi tu abbia resterai sempre una ricca ragazzina viziata che solo per sentirsi superiore agli altri maltratta le persone più deboli e che si spaccano tutto il giorno le ossa per portare sulle tavole quel poco che basta a sopravvivere. Quindi ora o te ne vai da qui o te la vedrai con la sottoscritta che oltre a parole ti ricoprirà di sberle" alcuni paesani che si erano fermati ad osservare la scena incominciarono ad incitarmi.

Lasciai il polso del albina che scappò continuando a gridare che me la farà pagare. Onestamente quelle parole se l'è meritate tutte.

"Cavoli Lucy gliene hai cantate quattro. Così si fa!" Mi incitò Levy e io mi ricordai della bimba dietro di me.

"Tutto bene piccola?" Chiesi voltandomi verso di lei. Lei scosse la testa come un si e mimò con la bocca un timido 'mi dispiace'.

"Non preoccuparti piccola quelle parole se l'è meritate dalla prima fino all'ultima" la rassicurò Levy. Lei disse un timido grazie si inchinò e se ne andò via di corsa.

Tutte le persone radunatesi li cominciarono ad andarsene e lo stesso facemmo anche io e Levy che continuava ad elogiarmi per la ramanzina fatta alla Strauss.

Ma io non ascoltavo i miei pensieri erano incentrati su altre cose.

Ciao a tutti ragazzi. Mi scuso per essere ripetitiva con la rivale della storia ma non ho altre idee. Chiedo ancora scusa. Se vi è piaciuto il capitolo lasciate un commento e una stellina. Byebye.

Gamer Chan

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