Capitolo 21 "Non puoi continuare a scappare"

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Erano passati giorni dal ballo, e James e Arianna non avevano ancora parlato.

Il motivo? La mattina successiva al ballo, tutto il coraggio e l'autostima che avevano preso possesso di James la sera prima erano svaniti e lui non aveva più avuto il coraggio per fare nulla.

L'unica cosa che poteva fare era evitarla, sapeva che non era una cosa giusta da fare ma proprio non ce la faceva.

Era pomeriggio, un freddo pomeriggio di fine dicembre.

James si sedette sulle scale, con il morale a terra.

Si prese la testa tra le mani e si scompigliò i capelli.

Non era giusto quello che stava facendo, non lo era nei suoi confronti e neanche nei confronti di Arianna.

L'unica cosa che lo faceva stare meglio era il pensiero che la ragazza non si era sottratta dal bacio ma poteva anche essere che lo aveva baciato solo perché era spuntato quel vischio e magari voleva dirgli che a lei non interessava.

Non c'è l'avrebbe fatta.

"Non puoi continuare a scappare" disse una voce davanti a lui

E il ragazzo conosceva alla perfezione quella voce.

Era lei, ormai era lì e lui non poteva scappare.

Alzò la testa e la vide, là, in piedi davanti a lui, con indosso una felpa, dei pantaloni pesanti e la sciarpa dei grifondoro.

Si alzò anche lui così da superarla in altezza di un paio di centimetro.

"Lo so" sussurrò James abbassando lo sguardo

"Allora?" Fece Arianna incrociando le braccia al petto e fissandolo con un sopracciglio alzato

James pensò che fosse adorabile.

"Allora cosa?" Chiese James pur sapendo a cosa si riferisse

"Lo sai cosa, il bacio" disse abbassando lo sguardo e arrossendo un poco

"C'era il vischio, per questo l'ho fatto" James non voleva dirlo ma le parole gli erano scappate di bocca

Arianna alzò gli occhi di scatto e lo guardò con la bocca spalancata.

Chiuse la bocca e strinse la mascella.

"Non ha significato nulla per te quel bacio?" Chiese ancora

James avrebbe voluto dire che l'amava, che avrebbe voluto baciarla e via dicendo ma non poteva.

"Ci conosciamo da quattro anni, siamo migliori amici da altrettanto tempo" rispose solo lui ignorando la domanda

"Questo lo so" disse Arianna

James abbassò lo sguardo.

"Ti ho baciato solo perché c'era il vischio, siamo amici e vorrei che rimarressimo tali" le parole gli erano sfuggite di bocca, non sapeva perché le aveva dette ma ormai il danno era fatto

Non era lui che parlava, qualcun'altro stava parlando per lui, non poteva crederci di averlo detto.

L'espressione di Arianna era indecifrabile, James non capiva cosa provasse in quel momento.

"Ho capito, hai ragione meglio non rovinare questa amicizia" disse lei per poi voltarsi

"Arianna" la chiamò lui e per un attimo lei si girò

"Tutto come prima, no? Non cambia niente tra di noi" chiese James

"Certo"

Arianna cercò di fare un sorriso ma risultò un po' tirato.

"Allora?" Chiesero le sue amiche una volta che lei tornò nella sua camera

"Allora cosa?" Disse Arianna con il morale a terra

"L'hai trovato?" Chiese la sua migliore amica Sara

"Si" confermò lei

"E...?" Cercò di strapparle qualche informazione

"E niente, lui dice che mi ha baciata solo per il vischio e che preferisce essere solo mio amico" concluse lei buttandosi sul letto

"Ma si è del tutto rincretinito? È ovvio che prova qualcosa per te, si vedeva dal modo in cui ti ha baciata" rispose Sara

"Be evidentemente non è così" concluse Arianna

"Vedrai che tutto si sistemerà" disse la ragazza

Per Arianna erano solo parole buttate al vento, non voleva ammetterlo ma stava peggio di come faceva vedere.

Aveva il cuore spezzato, James l'aveva rifiutata anche se lei non aveva lasciato intendere che provava qualcosa per lui.

"Sono un idiota" una voce da lontano interrompe i suoi pensieri e le sue amiche si affacciano dalla porta

Arianna sapeva che era James, non capiva se quelle parole riguardavano l'accaduto di questo pomeriggio oppure qualcos'altro.

"È James" conferma Sara ad Arianna

"Cosa fa?" Chiese lei alzandosi

"Non lo so, sta urlando nel dormitorio maschile, si sente la voce di Scott che cerca di calmarlo" disse sempre la sua migliore amica

"Cosa sarà successo?" Chiese ancora lei

"Mi sembra ovvio, no?" Disse Sara

Arianna sospirò e tornò nel suo letto dove si abbandonò completamente alla stanchezza e al dolore che provava.

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Albus non sapeva più cosa pensare, suo frarello era stato proprio un cretino ma era anche preoccupato per lui.

Cercò di non pensarci per un po' e si concentrò sulla sua meta: la biblioteca.

Quel giorno si era dato appuntamento con Alice lì per la seconda ripetizione di Astronomia.

Entrò e prese posto nel suo solito tavolo sistemando i libri che aveva portato nella cartella.

Il solito libro di Astronomia e poi un libro più approfondito.

In quei soliti incontri Alice insieme ad Albus si facevano sia i compiti di Astronomia per la settimana successiva ma anche ascoltava le spiegazioni e lezioni di lui.

Dopo una decina di minuti, Alice arrivò.

"Bene, da questa lezione in poi utilizzeremo questo" disse mostrandole il secondo libro

"Me l'ha comprato mio padre la scorsa estate, è un libro di approfondimento sugli astri, pianeti, stelle e astronomia in generale" spiegò lui

"Dev'essere interessante" commentò sarcastica lei

Lui le sorrise.

"Ehi, a me piace molto l'astronomia"

"Ok iniziamo..." e così iniziarono quella lunga e noiosa ora o più di lezione

Tempo dopo, verso la fine della lezione, mentre i due stavano finendo i loro compiti, si lanciavano occhiate furtive a vicenda non accorgendosi che l'altro faceva la stessa cosa.

E, mentre loro mettevano a posto i libri, dopo aver passato un po' di tempo insieme, James disperato cercava un modo per togliersi dai guai ma non sapeva che presto Arianna avrebbe ricompensato a tutto.

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