XI

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Mi alzo, le prendo la mano e lei si alza, ci allontaniamo dalle pizze, io la tengo per mano, ma lei non ricambia la stretta.

A circa 5 o 6 metri dai teli mi fermo, mi giro verso di lei, la guardo negli occhi.

Una mano stringe la sua, mentre avvicino l'altra al suo viso.
"ho atteso troppo a lungo adesso amami. Imperativo!"

Avvicino la mia faccia alla sua, la bacio, la sua mano ora ricambia la stretta, e l'altra si è poggiata sul mio petto. Ci stacchiamo..
"rifallo"
"non me lo farò dire due volte"

Le lascio la mano, lei mi mette le braccia attorno al collo, e io dai fianchi la tengo stretta a me. La bacio un'altra volta. Continuiamo così per un po', poi dico
"piccola è meglio se torniamo a mangiare, o la pizza diventa fredda"

Torniamo alla pizza, continuammo a parlare mentre mangiamo.

So che quella è l'ultima sera, ma non voglio che lei lo capisca, non ancora.

Finita la mia pizza lei deve ancora mangiarne due fette.
"piccola vado su quel masso, ho bisogno di farmi una sigaretta."

Fa un cenno con la testa.

Mi allontano, mi siedo su un masso, accendo la sigaretta e inizio a pensare a come raccontarle che non ci possiamo più vedere, ne sentire, che voglio troncare i rapporti per sempre tra di noi..

Mi raggiunge, ormai la sigaretta è quasi finita, faccio gli ultimi due tiri senza spezzare il silenzio.

Lei invece mi guarda preoccupata:

"che hai? Non ti ho mai visto così, sembri in pensiero per qualcosa"

"non è niente. solo che domani torna mio padre.."

"domani torna tuo padre?! Wow! Non lo vedi da quasi due anni!!"

"non sono felice che lui torni. significa che sta per succedere qualcosa. l'ultima volta che è tornato era solo per chiedere soldi. con la scusa di venire a salutare."

"beh almeno è venuto da voi, a casa vostra e non li ha chiesti telefonando."

"hai ragione."    

Basta un istanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora