Pov's: Justin.
«Vieni con me.» dico alla ragazza che risulta essere la mia fidanzata.
«Ei!» la tiro per il braccio e lei ride avanzando il passo assieme a me.
Ho la vista un po annebbiata. Sono tutto annebbiato.
Ma lei continua ad essere tremendamente bellissima. Ha quei due occhi marroni che sono slanciati dalle sopracciglia piene di mascara. Fanno impazzire. Gli occhi leggermente arrossati. Le pupille dilatate. Tutto e così bello in lei.
Ad ogni sorriso che fa sembra che si nascondesse nella sua felpa gigante.
Una sua risata mi entra nelle orecchie come fosse una melodia. La sua voce e strepitosamente fantastica. Ad ogni vocale urla.
La mano che una volta era posizionata sul braccio ora e incollata fra le sue dita attorcigliate fra le mie.
«Voglio baciarti.» le dico girando il capo verso di lei e noto che sorride ancora.
Ad un tratto mi fermo di istinto e noto che non c'é nessuno.
E enorme la casa di Iggy.
Mi butto sulle sue labbra e lei prende il mio viso fra le sue mani. Le sue unghie sono lunghe e sprofondano nella mia carne sul collo.
Il suo respiro e affannoso. Gli manca l'aria ma non si stacca. Mordicchia il mio labbro inferiore ribaciandomi subito.
Mi stacco da lei per prendere l'aria per riempire i miei polmoni.
Il suo alito odora di vodka alla fragola mixato col tabacco.
Noto che le sue guance sono arrossate.
Ci scocchiamo un ultimo bacio e andiamo nel salotto. Mi do una giustatina ai capelli per causa sua. Abbiamo entrambi le bocce arrossate.
Si nota che si siamo baciati? Succederà un casino se Selena sapesse che stiamo assieme.Pov's: Rihanna.
Il suo battito si e unito al mio mentre ci siamo baciati. Sentivo una necessita di aria ma non avevo il coraggio di staccarmi. Non avevo il coraggio di lasciare le sue labbra che hanno ballato con le mie.
Perdo un battito di cuore tutte le volte che mi guarda e mi sorride.
Ha i capelli neri con le punte bionde tutti scompigliati. Le guance arrossate.
Le labbra enormi gonfie per tutti i morsi che gli ho dato mentre ci baciavamo.
«Ei posso parlarti?» mi dice Iggy serissima.
«Certo.» rispondo con il suo stesso tono sapendo che c'è una cosa che trama sotto.
Ci dirigiamo su per le scale. Un corridoio lungo tappezzato di un blu chiaro che risalta con la luci che entrano dalle grandi finestre e delle porte bianche ritagliate con una fantasia.
Apre una porta e entriamo. Lei si siede su una sedia grigia lucidata e mi dice. «Butta una sigaretta.» di istinto prendo le mie sigarette e glie ne do una prendendola anche a me. Anche se avevo spento una sigaretta pochi minuti fa.
Metto l'estremità della sigaretta fra le labbra e la accendo accertandomi se fosse accesa.
Gli butto l'accendino e lei la prende al volo. Mi guarda e sembra che questo momento non finisca mai. L'attesa delle sue parole che fuoriescono dalla sua bocca e troppa.
«Rihanna» roteo gli occhi e prima che correggevo le sue 5 lettere mi dice «Riri.» scaccia il fumo facendolo uscire dal naso.
«Subito vengo.» lei mi guardo stranita e usci da quella stanza.
Ho bisogno di un po di alcol. Sono nervosa per quello che può dirmi. Anche se potrebbe dirmi una cosa bella. Sono nervosa.
Avanzo il passo ritrovandomi nel salotto. Mi dirigo verso il tavolo e prendo un bicchiere riempiendolo di vodka con un po' di redbull.
«Eì» mi dice una persona alle mie spalle ma non mi esito a risponderla.
Salgo le scale a due scalini alla volta. Cazzo ma che succede Riri mi dice la mia vocina. Mi era mancata questa stronzetta. Era da tanto che non sentivo la vocina che mi traballava la mente.
Spalanco la porta e vedo che mi guarda con lo stessa faccia di quando l'ho lasciata prima. I suoi occhi sono sempre gli stessi di prima.
«Eccomi.» dico per scacciare i pensieri ma non risulta essere di aiuto.
«Eccoti.» mi dice buttando la sigaretta dalla finestra.
«Vado al sodo. Mia madre e stata rapita da un uomo che si chiama Chris. Colui fa prostituire mia madre e la tiene rinchiusa in chissà dove. Così ha fatto con la madre e la sorella di Niall. Solo che loro sono morte. Mia madre no. Almeno credo. Lui ha chiesto 17.000 dollari. Io al massimo ne ho 70 di dollari.» mi fa un sorriso strano. Quasi spento.
«Allora?» dico arricciando le labbra.
«Il fatto e che noi. Cioè tutti questi che si trovino in questa casa ora fanno parte della mia banda. Fra poche settimane noi andremo a Montecarlo dove si trova Chris. Entriamo e spariamo i 9 scagnozzi che si trovano nella villa di Chris.» la fermo prima che potesse continuare il discorso.
«Perché li sparerete?» dico come un razzo.
«Semplice. Aspetteremo che il capo cioè Chris andrà alla sala d'azzardo con due dei suoi scagnozzi. Se non apriamo noi il fuoco loro ci fanno fuori in due secondi. Quindi li spariamo. Ma ci sarà della musica molto alta e quindi ci aiuterà. Spareremo i 2 scagnozzi che si trovano fuori dalla struttura a sorvegliare l'aria. Poi entreremo e c'é ne saranno altri 7 che di sicuro non se ne saranno accorti che siamo lì. Uccidiamo gli altri 7 per un motivo molto importante.» la interrompo e noto che perde il filo del discorso.
«Quale?» dico di sbotto.
«Il motivo e che quando tornerà Chris con i sue due scagnozzi troveranno tutti morti quindi potremmo prendere quel fottuto Chrid che lo costringeremo a farci portare nel luogo dove si trova mia madre e tutte le altre donne.» fa una pausa e io getto tutto il liquido alla fragola giù per la gola. Vado a fuoco. E fortissimo.
«Ma senza di te non potremo fare nulla.» cosa?! In che senso senza di me non potremo fare nulla.
«Che vuol dire?» mi limito a domandare senza trasmettere l'ansia che ho.
«Vuol dire che loro ne sono 12. Noi 9. Ho bisogno che entri a fare parte nella banda anche tu. Altrimenti mia madre chissà che fine farà.» subito un senso di colpa mi perfora l'anima.
Non posso accettare, ma se non accetto andrà tutto a puttane e uccideranno la madre. E sarebbe tutta per colpa mia. So come si sta senza padre. Non voglio che stia triste ancora di più. Ma cazzo come posso accettare di andare lì e uccidere tutte quelle persone malvagie. Dai cuori ghiacciati e freddi.
Ma come posso lasciare morire sua madre? Una parte di me dice di no. Ma l'altra dice si.
«Devi farlo.» mi dice il cuore.
«Pensa alle conseguenze.» mi dice la mente.
«Provaci.» mi dice la ragione.
«Pensaci.» mi dice l'anima.
«Riri.» mi dice ed una lacrima gli riga la guancia. Mi alzo di istinto per abbracciarla e lei si tuffa fra le mie braccia. Le sue lacrime sono onde bollenti. «Fallo per mia madre.» dice fra i singhiozzi.
«So cosa vuol dire tornare a casa e vedere che tua madre non c'é.» le dico sussurrandogli. «Per tua madre. Ci sto.» le dico decisa e lei singhiozza fortemente. Il trucco gli era colato. Mi stringe così forte che sento il suo battito frenetico bussare al mio petto.
Usciamo dalla camera e accendo una sigaretta per il nervosismo che mandava elettricità al mio corpo.
Subito mi dirigo al banchetto e prendo un piattino dove metto una graffa alla nutella, due spiedini coi cornetti, e tre cannoli ripieni di cioccolato e pistacchi sbriciolati.
Cazzo ma che sto combinando? Mi dirigo fuori al terrazzo dove si trovano tutti e mi siedo su un puff.
Parlano ma non ascolto cosa stiano dicendo.
Per lei sto mettendo in rischio la mia vita togliendola ad altre persone.
Anche se ho sempre voluto una vita come quelle nei film, dove vendono erba e fanno milioni senza mai essere scopriti.
Justin e stra ubriaco. Stava giocando ad un gioco con tutti ed ha sempre quasi perso lui.
Selena guarda Luke continuamente. Quasi quasi credo che Luke gli piaccia.
«Dai apriamo i regali!» dice Ariana andando a prendere i regali. 10 secondi dopo arriva e li posiziona fra le mie caviglia.
«Vai iniziamo?» dice Luke.
Prendo il pacco più piccolo posizionato alla cima dei pacchi.
«Gigi Hadid.» leggo ad alta voce facendogli un sorriso.
Spacchetto la scatola con cura vedendo una cover della Marcelo Burlon
«Grazie amo.» gli mando un bacio.
«Di nulla.» mi porge un sorriso.
«Giuro che in questi giorni andavo a comprarla.» dico e lei mi sorride rispondendo con un sorriso anch'io
«Passiamo al prossimo!» dico prendendo un pacco rettangolare ricoperta di carta da regalo gialla.
«Niall Horan» dico imitando la sua voce.
«Dai scema» mi sorride e ridere sotto i baffi.
Spacchetto con tutta facilità e vedo un intimo della Victoria's Secret di pizzo bianco ed e davvero bellissimo.
«Grazie» dico e lui mi sorride. «E bellissimo.»
«Vai passa avanti.» dice Niall
Faccio come mi dice e prendo uno scatolone rosso. «Iggy.» dico a tutti guardandola con la punta dell'occhio.
Scarto la carte e vedo uno scatolone blu scuro di bello sottile.
Lo apro e vedo una collana bellissima. Un filo non molto sottile oro bianco che ha una croce tutta ritagliata e sofisticata.
Cazzo avrà pagato un botto.
Mi allungo col corpo senza alzarmi dalla sedia dove sono seduta e la abbraccio senza dire una parola.
«Vai basta con smancerie.» mi dice Ariana che e alle mie spalle staccandomi automaticamente da lei.
«Selena!» Gli mando un occhiolino e lei ricambia con un bacio.
Tolgo la carta da regalo velocemente e vedo una scritta che mi fa brillare gli occhi "Michael Jordan" tolgo il rimanente della carte e la apro di botto.
Sono alte, grigie e blu. Firmate dal giocatore.
«Grazie.» e le schiocco un bacio sulla sua guancia e lei ricambia come ho fatto io.
«Questo e mio» dice euforico Liam.
«Vediamo! Vediamo!» dico maliziosa.
Poi sentiamo bussare la porta e non so perché si alzano tutti per andare alla porta. Di istinto mi alzo anch'io.
«E per te.» mi dice dolcemente Iggy.
Avanzo andando alla porta e vedo mia madre appoggiata ad muso di una macchina.
Una mini cupe grigia.
In che senso per me? Cazzo oggi e il mio compleanno e mia madre mi ha regalato una macchina. Collego tutto come fosse un puzzle ed un sorriso pervade il mio viso.
Due lacrime rigano scendendo.
Corro uscendo dalla porta e mi butto fra le braccia di mia madre.
Lei mi stringe fortemente ed il suo respiro affannoso attacca il mio orecchio.
La pioggia ci cade in testa. Non butta un filo di vento. Sembra fatto apposto tutto ciò.
«Dai pisciasotta vatti a fare un giro.» si scolliamo dal nostro affettuoso abbraccio porgendomi le chiavi della macchina.
«Dai ragazzi chi vuole venire?» dico ancora sorridendo.
Subito vedo Iggy che viene verso di me.
«Di corsa!» dice Selena seguita da Gigi e Ariana.
«Ei amica ma sai guidare?» Selena dice dandomi una spintarella.
«Certo che sì.» dico ridendo maleficamente.
«Dai sfigate andate sù.» urla mia madre facendo ridere tutti noi.
Inserisco la chiave nella serratura della portiera aprendosi un attimo dopo.
Guardo tutte e quattro negli occhi e mi infilo nella macchina.
Dio come e bella.
Ha i sedili di pelle lucida, delle casse integrate, stereo bellissimo e credo sia uno appena uscito.
Posiziono la chiave sulla serratura e dico «Andiamo bambole.» ho lo stesso sorriso di prima.
«Cazzo il filo usb per connettere il cellulare con lo stereo.» dice Selena aprendo il cruscotto trovando una torcia e un il filo usb.
Prende la torcia e la accende buttando la luce su Ariana.
Cazzo e un sogno che si e realizzato,
una macchina tutta per me.
«Metti della musica stronza.» Dice Ariana ridendo.
Selena connette il cellulare allo stereo tramite il filo usb.
Subito dopo cantiamo tutte assieme sulle note di "bonbon." di Era Istrefi.
Guido per le strade di Nizza fumando una sigaretta assieme alle mie amiche che mi stanno stravolgendo la vita.
Forse il dolore che provo diminuirà.
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experiencing freedom
FanfictionRihanna colei che si trasferisce in una nuova città lasciando il passato alle sue spalle viene coinvolta in un gruppo per liberare delle povere donne costrette a prostituirsi. Le povere donne vengono rapite, comprate, è uccise. Il gruppo non ha paur...