Capitolo 9 - il nuovo piano.

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Pov's: Iggy

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Pov's: Iggy.

«Ragazzi venite tutti qui.» urla Zayn riferendosi al gruppo.
Il resto del gruppo ci raggiunge molto velocemente e i loro volti cambiano diventando seri.
Zayn e il mio braccio destro. L'unico che davvero sa cosa fare quando gli do un compito.
«Allora.» accendo una sigaretta facendo spegnere la fiamma più volte. «Voglio iniziare a dire che dobbiamo essere uniti, non dobbiamo scaccolarci fra di noi. Ora che siamo al completo direi che il piano da ora in poi e in atto.» scaccio il fumo che avevo ispirato dalla sigaretta e lo getto via dalle mie narici. «Quindi non voglio che niente vada storto. Non voglio che parlate di ciò se siete in una telefonata. Inutile chiamarmi per qualche domanda, rifiuterò.
Se volete la risposta sapete dove trovarmi. Inutile aspettare che io compi i miei 18'anni.
Per ora non posso dirvi altro. Parleremo meglio io e Zayn. Si consulteremo finché non daremo ad ognuno di voi un compito. Un ruolo se posso spiegarmi meglio. Se avete qualche domanda fatevi avanti.» dico freneticamente senza più sosta.
Sì ok siamo un gruppo, oltre il gruppo siamo amici.
Ma devo dare dei ruoli per stabilire che non e un gioco.
«Io non ho nessuna domanda. Ma voglio sbrigare al più presto la faccenda dei ruoli. Quindi per lunedì vi faremo sapere tutto.» aggiunge Zayn sapendo che nessuno si sarebbe fatto avanti per una domanda.
«Io ho una domanda.» mi dice mente uno spicchio di nervosismo pervade la mia mente.
«Dimmi pure Liam.» dico incrociando le braccia.
«Perché non ti sei confidata alla polizia ma hai chiesto aiuto a tutti noi?» aggiunge facendomi perdere un battito di cuore.
«Perché non ho chiesto aiuto alla polizia? questo non lo so neanch'io. Voglio solo dimostrare a mia madre che sono grande, che possa essere orgogliosa per averla salvata.» dico fermandomi di botto per la voglia di continuare ancora.
«Se verremo sparati? Se verremmo incastrati ed arrestati?» mi dice con un velo di insicurezza Rihanna.
«Non succederà. non preoccupatevi.» dico al loro falsamente.
«Ragazzi farò in modo che andrà tutto bene.» io e Zayn avremmo escogitato un piano con un collegamento straordinario.
Avremmo assegnato ad ognuno un ruolo stabilito per la loro personalità.
Al più presto possibile tutti avrebbero imparato a sparare. A dire bugie e falsificare la loro vita.
«Ci conto.» dice Luke speranzoso.
«Prendete esempio.» dico fra una risata all'altra per tagliare l'aria che si era formata fra le quattro mura.

Pov's: Zayn.

Iggy spera su di me. Devo essere l sua spalla non può reggere tutto da solo anche se so che lo farebbe benissimo.
Sono passati due giorni dai diciott'anni di Rihanna, e nello stesso tempo anche della riunione.
Iggy e la classica ragazza ritardataria.
La sto aspettando da ben 20 minuti se non di più.
I miei occhi gironzano per il bar che abbiamo deciso come punto di riunione.
Non solo per questa ma per tutte le altre.
Non dobbiamo dare nell'occhio, anche se non c'è nessun motivo.
Noto una lunga capigliatura biondo platino arrivare verso di me.
«Solita ritardataria.» gli dico mentre si siede difronte a me sullo sgabello alto.
«Ordiniamo qualcosa amico?» mi dice creando in me una voglia di caffè macchiato.
«Caffè macchiato! Tu cosa prendi amica?» le dico sorridendo maliziosamente.
Lei alza una mano ed una collaboratrice del bar ci viene in conto.
«Ordinate qualcosa?» dice la signora grassottella coi capelli bianchi.
«Un caffè macchiato ed un frappé. Che gusti ci sono?» chiede incuriosita bagnando le labbra piene di rossetto rosso che spicca sulla sua pelle bianca.
«Banana, frutti di bosco, melograno, mirtillo, papaya, poi se vuoi qualcosa di dolce c'è Nutella, m&m, Bounty, Oreo, caramello, kit kat e fondente.» dice velocemente. Batte pure Eminem.
«Fondente.» dice sicura di se la bionda.
«Arrivano.» dice la cameriera riferendo ciò ad un ragazzino dietro al bancone.
«Come siamo messi?» le dico con un tono da ebete.
«Odio quando fai questa voce da sfigato pazzesco.» dice mentre un sorriso sorge dentro lei.
«Passiamo alle cose serie.» dice mentre il suo tono cambia assieme all'espressione.
«Cosa hai escogitato?» dico mentre sbatto il mignolo ripetutamente sul marmo gelido.
«Io voglio eliminare tutto quello che disse Selena. Credo, c'è non e per niente una buon'idea. Troppo scontato.» dice rimanendo stupito. L'ho pensato anche io che e troppo scontato ma era una buona idea.
«A voi.» dice un ragazzino biondo porgendosi le due tazze trasparenti di vetro.
«Quindi cosa mi proponi?» le dico facendo un piccolo sorso dalla tazza ripiena di caffè.
«Dobbiamo stare dalla loro parte.» mi dice senza farmi capire il concetto.
«Ma in che senso?» chiedo.
«Dobbiamo fare un accordo con loro. Dobbiamo fare tutto quello che vuole. Voglio che lui si fidi di noi. Quindi manderemo due del gruppo dicendo che loro sono uomini d'affari e vogliono vendere una loro donna per 40.000 di dollari. Lui di sicuro accetterà ma anche se accetterà dobbiamo aspettare per la sua fiducia.» dice dopo aver fatto un lungo sorso dal suo frappé facendomi quasi strozzare col mio caffè.
«Tu vuoi che due di noi entrano in contatto con loro? Vuoi che facciamo un accordo con loro?» non capisco perché vuole la loro fiducia.
«Cazzo Zayn se noi acquistiamo la sua fiducia ed arriveremo ad un accordo, potremmo decidere un giorno dove porteremo la ragazza che dovremmo vendergli. Ci prenderemo i soldi e faremo bing bung e bang.
Che ne dici?» mi dice orgogliosa.
Come ha potuto escogitare tutto ciò? Questa ragazza e una matta.
«Continua.» dico volendo sapere tutti i minimi dettagli.
«I'uomo che andrà lì sarà Niall. Poi per la ragazza avrei optato per Rihanna. Ma lei mi servirà in altro. Quindi opto per Selena.
Quindi Niall sarà l'uomo d'affare e Selena la ragazza che dovrebbe essere venduta.
Voglio che tu ti procuri delle cimici che Niall attaccherà nel suo ufficio. Così possiamo sentire cosa pena su Niall.
Devi procurarti una macchina lussuosa e tu sarai il suo autista. Così darà nell'occhio.
Niall e Chris diranno a Selena che e un offerta di lavoro. Ovviamente lei sa che non lo e.
Poi mentre loro parlano di affari noi faremo fuori tutti gli scagnozzi.» dice entusiasta.
«Wow.» l'unica cosa che mi esce dalla bocca. Sono allibito da tutto ciò. Mi intriga molto ma nello stesso tempo molto rischioso

Pov's: Rihanna.

«Pronto.» dico assonnata.
«Vieni da me dobbiamo parlare.» mi dice Iggy
«Arrivo!» come fa ad essere così attiva di domenica mattina? Non ne ho idea.
Faccio una doccia mentre penso a quando sia bello il mio ragazzo.
Ha quelle labbra fucsia così morbide, gli occhi che sembrano due castagne inchiodate, i suoi occhi riescono a sorridere come nessuno sa fare, riescono ad amarti e studiarti centimetro per centimetri.
Privilegio che pochi hanno.
Indosso un jeans che si attacca sulla mia pelle per via della pelle umida.
Adoro questo jeans. E stracciato sulle ginocchia ed e grigio, quasi nero.
Perché bussano alla porta? Chi alle 8 del mattino e sveglio? Ma cosa fanno i miei vicini nella loro vita?
Bussano di nuovo e avanzo il passo per il corridoio tappezzato di quadri.
«Arrivo.» mi limito a dire.
Metto la mano sulla maniglia gelida e la faccio scendere verso il basso.
Apro lentamente la porta e vedo un ragazzo che e appoggiato allo stipite della porta.
Alzo la testa ed un sorriso compare sul mio viso.
«Bambolotta!» mi dice toccandomi una ciocca di capelli che forma un riccio alla punta.
«Che ci fai qui?» gli dico mentre lo abbraccio appoggiando la testa sul suo petto.
«Dobbiamo andare da Iggy.» mi dice imitando la mia voce.
«Sì entro amo. Devo ancora finire di prepararmi.» gli dico staccandomi da lui facendolo entrare.
«Fammi compagnia sfigato.» dico iniziando a percorrere il corridoio seguita dal mio fidanzato.
«Che devi fare ancora?» mi chiede.
«Devo mettere le scarpe, truccarmi e fare la piastra.» dico freneticamente.
«Va bene bambola fai presto.» mi dice tossendo per il fumo che gli e arrivato in faccia.
«Che ne dici? Iggy avrà preso le decisioni?» mi chiede sedendosi sul bordo del latto affianco a me mentre mi metto le Jordan che mi ha regalato Selena per i miei diciott'anni.
«Non lo so. Credo che ci sarà un botto di roba da fare in questi giorni.» dico scrollando le spalle.
«Facciamo un gioco?» mi chiede maliziosamente.
«Dipende caro.» dico dandogli un bacio a stampo veloce.
«Fammi tre domande di qualsiasi genere dopodiché rispondo e ti faccio anche io le tre domande.» pensavo volesse fare quello che tutti i ragazzi vogliono fare. Ma mi sbaglio.
«Allora.» dico riflettendo alle domande scartandone centinaia. «Colore preferito, ultima ragazza che ti sei portata al letto e provavi amore verso Selena?» dico senza pensare.
«Credo sia Rosso, Miranda Starbucks, non era amore ma provavo un sentimento che era forte. Ma troppo uguali per stare assieme. Litigavamo su ogni cosa.» mi spiega velocemente ed io annuisco.
«Tocca a te!» dico mentre metto una matita viola tendente al fucsia sulle labbra.
«Ultimo ragazzo che ti sei portato al letto, ti sei mai fidanzata? Se sì lo hai amato?» dice ed io nella mia mente subito elaboro le risposte.
«Sono vergine, mi sono fidanzata poche volte ma non ho mai amato.» dico con un tono orgoglioso.
La sua risata beffarda mi irrita così decido di rispondergli «Credi davvero che ho detto delle bugie?» dico seccata.
«Ti squilla il cellulare bambola.» mi dice cambiando discorso. Porto l'oggetto all'orecchio ed una voce familiare mi dice «Ei! Ma quando vi decidete a venire?» dice infuriata per il mio ritardo.
«Arrivo.» dico sbuffando malinconicamente.
Indosso un giubbotto di pelle nera e controllo se ho lasciato qualche luci accese anche se sono le 10:49 chiudo la porta a chiave e ci dirigiamo alla casa enorme difronte dove parleremo ed arriveremo a una conclusione.
Chissà perché tutta questa fretta di parlarci.

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