La Via del Matto

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"Contro la putrescenza della psiche, contro la fluorescenza dell'esibizionismo, contro l' amoralità dell'interesse privato e la logica dell'opportunismo, contro l'assopimento dell'anima e dell'istanza critica."

(Chi pecora si fa, lupo se la mangia)

La 'Libertà' implica il coraggio di affrontare l' imprevedibile: non è facile da gestire.

La 'Dipendenza'e la Costrizione invece, è molto più comoda e semplice;
implica soltanto la mera (ed infame) esecuzione di qualche direttiva altrui o di un'ordine più in alto.

La Libertà ci rende 'Uomini'.
La Dipendenza ci fa restare 'Animali'.

La Libertà ci rende responsabili.
La Dipendenza ci rende schiavi.

Senza la Libertà non possiedi nulla.

L'unica questione ora, è :
su dove e come..collocarli nella Tua scala dei Valori.

L'educazione, consiste principalmente di ciò che abbiamo disimparato, diceva uno scrittore.

Il nuovo mondo non ha più “valori”.

E’ popolato da “uomini di superfice”-

L’uomo di superficie non ha nulla dentro,
anche quando pensa,
produce pensieri di superficie

L’uomo di superficie non ha una dimensione interiore,
è il rivestimento del vuoto,
come quei palloncini da luna park che si gonfiano fino ad assumere forme diverse.

Vuoi un pagliaccio, vuoi un cane, vuoi un fiore, vuoi un razzo…
immagini d’aria destinate a svuotarsi nel nulla.

Un sacco vuoto, una sottile pellicola., si è svuotato di tutto, è una mera silhouette.

Non ha più l’anima, non la sente, non la percepisce.

L’uomo di superficie è angosciato dalla morte e dalle malattie, che per lui non sono altro che gradi diversi di infelicità della cute.

L’uomo di superficie è un uomo semplificato che, privo della dimensione interiore, piena di mistero, procede più leggero perché non è gravato dal peso dei demoni che la abitano.

E' un uomo fragile e in pericolo.

Può sgonfiarsi come un palloncino e perdere la sua forma, restare attaccato ad un filo morto.

L’ossessione della bellezza, che informa totalmente la vita dell’uomo di superficie, lo spoglia della visione di un futuro, e di un futuro possibile.

La scomparsa più notevole è appunto quella dell’autenticità, risucchiata nel teatrino di una società spettacolare che assorbe solo ciò che rientra nel canone di una bellezza in grado di narrare il divenire della vita in una forma semplice, decifrabile, massificante.

L’uomo di superficie ha abolito, con l’aiuto di strumenti tecnologici sostitutivi, il cervello superiore, e ora è in balia delle pulsioni, delle emozioni, delle frustrazioni.

E così, la violenza istintiva può tracciare il campo del proprio dominio che si fonda sul potere.

I parametri che un tempo erano validi per individuare e caratterizzare le persone – vale a dire il pensiero, cultura, sentimenti, impegno e creatività – ora non sono più nemmeno percepiti.

Oggi, un uomo si distingue dall’altro per le forme del corpo, per la confezione della cute, per i peli e la loro distribuzione, per la dentatura, e naturalmente per l’automobile, per l’abito.
Per il telefonino.

Una società che è sprofondata nella catena che abbiamo descritto, e che è attivata soltanto dalla bellezza, può veramente morire.

Morire di bellezza, di stupidità, di denaro, di violenza gratuita e impulsiva, che vuole dire di potere idiota.

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