A quelle parole, lo sconosciuto si raddrizzò, e il suo viso apparve in piena luce: una testa magnifica, dall'ampia fronte, dallo sguardo fierissimo, dai capelli bianchi e fluenti e dalla barba bianca. Egli si appoggiò con una mano al divano. Il suo sguardo era sereno, ma si vedeva che una lenta malattia l'aveva consumato per quanto la sua voce suonasse ancora forte. Disse, con accento di sorpresa:
- Io non ho nome, signore.
- Ma io vi conosco - gli rispose Cyrus.
Il capitano Nemo lo guardò con occhi sfavillanti, come se avesse voluto incenerirlo. Poi si rilasciò cadere sul divano mormorando:
- E, dopo tutto, che importa. Sto per morire!
Cyrus gli si avvicinò e Spilett prendendogli una mano sentì che scottava. Gli altri si tenevano timorosi e stupiti in disparte.
Intanto il capitano, svincolata la sua mano da quella di Spilett, invitò con un gesto i due a sedere. Tutti lo guardavano con una intraducibile emozione. Eccolo là, dunque, il «genio dell'isola», l'essere onnipotente al cui intervento dovevano la loro salvezza!
Davanti ai loro occhi non c'era che un uomo, mentre Pencroff e Nab erano sicuri di trovare un dio, e un uomo, per giunta, che stava per morire!
Ma come mai Cyrus conosceva questo capitano Nemo? E perché il capitano s'era drizzato su con tanto stupore e tanta collera silenziosa, quando aveva sentito il suo nome sulle labbra dell'ingegnere?
Il capitano, sollevato sopra un gomito, guardava intanto Cyrus e gli chiedeva:
- Voi sapete il mio nome, signore?
- Lo so, come so il nome di questo vostro magnifico sottomarino.
- Il "Nautilus"?
- Il "Nautilus".
- Ma... sapete anche... chi sono?
- Lo so.
- Eppure sono trent'anni che non ho più alcuna comunicazione col mondo abitato; trent'anni che io vivo in fondo al mare, il solo ambiente ove abbia trovato l'indipendenza. Chi ha mai potuto tradire il mio segreto?
- Un uomo che non aveva preso con voi nessun impegno, signore, e che, per conseguenza, non può essere tacciato di tradimento.
- Quel francese che il caso ha portato a bordo del mio sottomarino?
- Lui.
- Allora, quell'uomo e i suoi due compagni non sono periti nel maelstrom, quando il mio "Nautilus" si trovò preso in mezzo a quella terribile furia?
- Non sono periti, ed è comparsa, sotto il titolo "Ventimila leghe sotto i mari", un'opera che contiene la vostra storia.
- La mia storia di qualche mese soltanto, signore - rispose con vivacità il capitano.
- E' vero; ma solo qualche mese di questa vostra stranissima vita sono bastati per farvi conoscere...
- ... Come un grande colpevole, mi immagino - continuò il capitano Nemo con un sorriso di sprezzo. - Sì, un ribelle, messo forse al bando dell'umanità!
L'ingegnere tacque.
- Ebbene, signore?
- Non sta a me giudicare il capitano Nemo - fece Cyrus; - almeno per quello che si riferisce alla sua vita passata. Io ignoro, come ignorano tutti, quali sono stati i moventi di questa vostra misteriosa esistenza, e non posso giudicare degli effetti senza conoscere le cause. Ma quello che so, è che una mano benevola si è sempre distesa verso di noi da quando siamo arrivati nell'isola Lincoln; e che tutti noi dobbiamo la nostra vita a un essere buono, generoso, potente; e che questo essere buono, generoso, potente siete voi, capitano Nemo!
![](https://img.wattpad.com/cover/45046244-288-k230181.jpg)
STAI LEGGENDO
L'isola Misteriosa - Jules Verne.
AdventureDurante l'assedio di Richmond nel 1865 nella guerra di secessione americana cinque prigionieri ; Cyrus Smith, Gideon Spilett, Nabucodonosor, Bonadventure Pencroff e Herbert Brown, decidono di fuggire dalla città in una maniera piuttosto inusuale, ru...