Strangers {Eruri}

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Appuntamento al buio, due ragazzi si incontrano e decidono di conoscersi meglio.
Levi: capelli corvini e rasati sulla nuca, occhi penetranti grigi come il ghiaccio. Diversamente alto (1,60m).
Età: 34 anni
Erwin:capelli biondi e rasati sulla nuca, occhi azzurri come il cielo. Molto alto (1,88m).
Età:35 anni

Quella quattrocchi è riuscita a convincermi a farlo. Ho sempre odiato gli appuntamenti al buio, solo il fatto di non poter vedere la persona che mi sta di fronte, mi irrita. Parcheggio la mia auto fuori dal locale. Un'insegna al neon gialla e verde segna l'entrata "Dark Lantern" Che palle...
"Tu hai bisogno di scopare, amico!"
Le parole che mi rivolse Hanji, mi rimbombano nel craneo:"Prova in uno di quei ristoranti dove fanno gli appuntamenti al buio... Sarà divertente..." Si, certo... Non è lei ne deve fare questa cazzata...

Entro nel locale.
Il pavimento è ricoperto di piastrelle esagonali nere e lucide, negli spazi tra esse, ci sono sprizzi di verde e giallo sfosforescenti. I muri sono anch'essi neri con delle onde azzurre e gialle.
Alla mia destra vi è un bancone nero e argento dove una ragazza mi sta salutando:"Buona sera, lasci pure la sua giacca su quell'appendiabiti!"
Dice gentilmente, indicando l'appendiabiti alle mie spalle. Lo faccio e torno da lei.
Ha dei capelli ramati e un sorriso gentile dipinto sul viso:"Entri da quella porta, per il resto, sa come funziona?" Annuisco e la ringrazio.
Entro nella porta nera, come il resto della stanza, con la maniglia dorata.

Mi ritrovo in una stanza completamente buia.
Riesco a trovare un posto in cui sedermi, senza inciampare e...aspetto.
Dopo qualche minuto, sento qualcuno che si siede di fronte a me:"Chi ho davanti?" Mi domanda una voce maschile:"Levi... E tu sei...?" Chiedo all'uomo che mi sta di fronte:"Erwin....Erwin Smith. Piacere, Levi." Il mio nome è pronunciato con tono malizioso...
Faccio scoccare la lingua contro il palato:"Cosa cerchi?" Mi chiede: "Una bella scopata..." Lo sento ridere:"Sei con la persona giusta!" Dice, riprendendo fiato per le troppe risate...
Accavallo le gambe e incrocio le braccia al petto:"Ti ha mai detto nessuno che sembri un maniaco?" Chiedo, con il mio solito tono freddo. Ride nuovamente... Ma che problemi ha?

Arriva il cameriere con il primo piatto. Riconoscere gli ingredienti al buio è molto più difficile di quanto pensassi... Credo sia... Riso ai funghi? Non ne ho idea...
Una domanda arriva dall'altro capo del tavolo:"Cosa ti hanno portato? Il mio credo che sia... spaghetti allo scoglio..." Io rispondo:"Riso ai funghi...penso..."
Un "mmh" giunge al mio orecchio: "Posso assaggiarlo?"
Sbuffo seccato:"Come vuoi..."
Ha difficoltà a raggiundmgere il mio piatto:"Aspetta..." Dico, per poi afferrargli la mano, conducendolo al piatto:"Grazie." Ancora quel tono... Stacco subito la mia mano dalla sua. Sento del calore salirmi sulle guancie... Cazzo. Grazie al cielo, non può vedermi...
Lui assaggia il riso:"Squisito!" Sussurra von voce suadente. Tsk... Maniaco...

Finito il primo piatto, arriva il secondo. Stavolta credo sia... Pesce?
Sento la voce di Erwin: "Stavolta sono piuttosto sicuro: è roast beef." Dice con sicurezza:"Il mio è pesce..." Rispondo vagamente. Non indaga. Finiamo il secondo ed arriva il dessert.

Non amo i dolci, ma questo non è male... È qualcosa fatto con il cioccolato fondente... Una tortina o roba del genere:"Mmh, gelato!" Dice con un tono di voce piuttosto alto, facendomi sobbalzare sulla sedia e riscuetendomi dai miei pensieri: "Ma quanti anni hai, 15?" Chiedo estremamente seccato:"No, 35..." Sospiro rassegnato... Ma da dove viene questo qui... Un'ennesima domanda:"Ne vuoi un po'?" Chiede. Mugulo. Fa come vuoi... Penso tra me e me:"Apri la bocca!" Sospiro. Mi imbocca con un cucchiaio di gelato al cocco... Niente male...

Finito il dessert, usciamo dalla stanza buia e paghiamo. Riprendiamo le rispettive giacche (la mia è di pelle nera) e usciamo dal locale... Finalmente vedo in faccia l'uomo con cui ho passato la serata: è molto alto, ha i capelli biondi e due occhi cerulei...e due sopracciglia enormi... Non è affatto male. Anche lui mi osserva con curiosità:"Wow!" Dice, continuando a scuadrarmi:"Cosa c'è?" Chiedo. Lui si avvicina a me: "Hai degli occhi molto belli..." Lo guardo sollevando un sopracciglio:"Ma sei serio?!" Dico seccato. Lui si piega su di me e mi bacia:"...Non voglio niente di serio." Gli ricordo, staccandomi da lui per un secondo: "Neanche io." Mi bacia nuovamente, stavolta però, con più foga. Le nostre lingue danzano all'unisono. Mi stacco da lui, ansimante, quando sono a corto di ossigeno:"Andiamo a casa mia?" Mi chiede:"Abiti lontano?" Domando, sperando in una risposta negativa da parte sua:"No, abito in quel condominio." Dice, facendo un cenno alla sua destra: un palazzo dai muri arancini si erge a due passi da noi:"Andiamo!"

The Chronicles Of YaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora