CAPITOLO 19

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Stavo girovagando per il quartiere in cerca di Alessandra, quando invece mi trovai davanti Alessio. Ci fu un attimo di imbarazzo, proprio quando i suoi occhi incrociarono i miei. Un secondo dopo vidi in lontananza Alessandra che agitava il braccio e urlava il mio nome per farmi capire che era arrivata. Io cercai di evitare Alessio e corsi da Alessandra. Alessio non era solo, ma era in compagnia dei suoi amici. Io e Alessandra ci eravamo fermate ai giardini, che quella sera erano deserti. C'era un tale silenzio che faceva risaltare le nostre vocine. Tutto a un tratto si sentì una persona gridare -Sofia!-, riconobbi subito quella voce, era Alessio che stava venendo verso di me. Nel giro di due minuti me lo trovai davanti. Mi prese per mano e mi portò via. Andammo dietro ad un albero, era talmente buio che non riuscivo nemmeno a vedere il suo viso, ma gli occhi si vedevano, e anche bene. Gli brillavano come due stelle. Rimasi in silenzio per un pò, dentro di me il mio cuore stava battendo come non mai e riuscivo a sentire anche il suo. Ad un tratto chiuse gli occhi. E mi baciò. Fu la cosa più bella del mondo. Lo strinsi forte tra le mie braccia, avrei voluto fermare il tempo. Sembrava un sogno, ma era tutto così reale. Andammo vicino ad una panchina e ci sedemmo. Senza dire una parola. Rimasi seduta con le mie gambe sopra le sue per un bel pò, finchè da lontano vidi arrivare...

QUEI TAGLI? È STATO IL GATTO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora