Cap 3: ATLETICO ACILIA

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Ho cominciato subito a mangiare. La mamma era bravissima a cucinare e quel giorno aveva fatto un bel colpo. C'era l' imbarazzo della scelta. Mentre stavo bevendo dal mio "bicchiere totti'' ovvero un bicchiere con la foto di Totti, mio padre mi disse:
"Sai, oggi ti ho visto giocare, non te la cavi male. Ho deciso che, se vuoi, potraì iscriverti ad un club di calcio. Io avevo pensato all' Atletico Acilia"
Io sputaì l' acqua e ringraziaì i miei genitori. Stavo quasi per piangere. La notte non dormì perché ero troppo euforico e l' idea di giocare a calcio con un club di alto livello non mi dispiace. Passò la notte in un batter d'occhio e con la VOLVO di mio padre siamo andati ai campi dell'Atletico Acilia per iscrivermi. Purtroppo ci avvisarono che per essere ammessi si doveva superare un provino tra due giorni. Usai il primo giorno per allenarmi insieme a Edoardo e Tommaso (loro già facevano parte dell' Atletico Acilia). Quel giorno passò moooolto in fretta e io non mi sentivo pronto per il provino. Anche la notte passò in fretta e mi svegliai molto presto per andare a fare il provino. Erano le 10:00 e tutti quelli che volevano giocare con l' Acilia, compreso me, erano posizionati in linea retta. Il mister cominciò a fare l' appello e quando disse "Camporisi Francesco" io non risposi e non chiedetemi il perché. Il mister pronunciò di nuovo il mio nome è io, per la seconda volta, non risposi. Solo dopo dissi "presente" e gli altri si misero a ridere tutti. Tutti, tranne il mister che mi guardò male e solo dopo 5 secondi ricominciò a fare l'appello. Dopo tanto tempo che sembravano 10 anni, finalmente si poteva cominciare a fare la partita.
Ero in attacco insieme ad uno spilungone chiamato Stefano o meglio conosciuto come "faraone" proprio come El Sharaawy. Inizia la partita. Me la passano e subito provo ad avanzare. Mi ritrovai davanti 2 bestioni e capì che non potevo passargli in mezzo quindi, come vedo fare da giocatori in tv, la passai di tacco ad un centrocampista. Lui, che si chiama Raffaele, cerca un passaggio lungo verso Stefano ma fallisce. Quindi gli avversari prendono palla e cominciano a scartarci uno a uno fino ad arrivare davanti alla porta. In porta c'era Andrea, un ragazzo alto e piuttosto magro. Andrea non ha problemi a parare la palla. Egli rinvia verso un centrocampista che la passa alla difesa che viene pressata da Tommaso e quindi decide di spazzarla. La palla si ferma sul mio petto (lo so, ho molta fortuna) e avanzo palla al piede. In qualche modo, riesco a scartare un paio di avversari
(sembrava che avevo la palla attaccata ai piedi) e riesco a passarla a Stefano che tira una bordata incredibile. La palla entra dopo essere andata a sbattere sul palo. Passarono tanti minuti e non riuscivo a prendere palla quando all' improvviso
??:" Francesco vai a saltare di testa!!"
Era Raffaele che stava battendo un calcio d' angolo. Io annui e feci la finta di andare sul primo palo per poi tornare verso il secondo. Tutto funzionò alla perfezione e io riuscì a colpire il pallone. Vedevo che la palla, piano piano, stava per entrare. Il portiere si buttò ma non riuscì a buttarla fuori. La toccò solo. Questo non bastò per mandare la palla sul palo. GOOOOOOOL.
Raffaele:" te l' avevo detto io". Così finì il primo tempo

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