IV Capitolo

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In tuttà onestà, MadamaRegale, credi che sia stata una buona idea ammettere di cantare sotto la doccia? Come puoi pensare che io voglia ancora rimanere tuo amico? E' troppo presto per chiedere una promozione?

So cosa starai pensando: ''Quest' uomo deve essere un dipendente dal sesso''. No. Semplicemente apprezzo le belle voci e mi piacerebbe avere l'occasione di sentirti cantare. E se tu dovessi tenere il tuo concerto in un minuscolo spazio, con l'acqua che scivola sul tuo corpo seminudo, di certo non mi opporrei.

Visto che stiamo vagamente parlando di amicizia, potrei essere disposto a negoziare: guarderò i film di Nicholas Sparks se tu ascolterai un intero album di Bon Jovi. Abbiamo un accordo?

Com'è tuo figlio? So che come domanda potrebbe risultare invadente, ma lui è importante per te, quindi dev'essere un bambino molto speciale. Fai di tutto per lui, per questo penso che non sei affatto diventata come tua madre.

Che ne dici di parlare di cose più leggere?

Ci sei andata vicino nell'indovinare che lavoro faccio. Potresti aver azzeccato nel dire che so guidare. Questo limita la tua ricerca agli uomini che hanno più di 16 anni.

Penso che sia ingiusto che tu provi ad indovinare (con scarsi risultati) il mio lavoro. Cosa potrei indovinare io su di te? Mmmh, vediamo. Ti piace cucinare, sei molto materna e (senza alcun dubbio) una maniaca del lavoro. Cosa potrebbe fare una donna forte come te nel tempo libero? Qualcosa di artistico, scommetto. Suoni il pianoforte? Disegni? O fai qualcosa di ribelle come andare in barca a vela? Mi fermerò sicuramente in un negozio di musica, in un negozio d'arte oppure lungo il porto (ho già detto troppo!) se mi capiterà di vedere una bellissima donna.

Sarai felice di sapere che sono riuscito a preparare i tuoi maccheroni al formaggio con solamente un paio di incidenti. Sapevi che se lasci bollire, l'acqua evapora?

Mi piace andare a correre. Abito con un coinquilino. Non credo che le relazioni a distanza funzionino.

Ma quello che c'è tra noi mi piace.

CavaliereArrugginito

Cavaliere,

Hai ottenuto il ruolo di amico solamente da qualche ora e già chiedi di avere una promozione? Tieni a mente che quando si viene a conoscenza di qualcuno che canta sotto la doccia, la cosa più appropriata da dire sarebbe chiedere quali vantaggi ci sono nel fare ciò.

Se avessi saputo che il tuo significato di ''sono disposto ad ascoltare'' in realtà era un altro modo per dire ''sono un maniaco del sesso'', forse non ti avrei accettato come amico. Ma, nonostante non ci siano altri uomini disponibili a ricoprire quel ruolo, ricorda comunque che non ti garantisco una sicurezza in questo lavoro.

Se io ascolto qualche canzone dell'album che mi hai consigliato, tu guarderai The Notebook.

Mio figlio è la cosa più bella che mi sia mai capitata. E' intelligente e creativo al punto da essere piuttosto furbo, ma immagino che tutti i bambini prima o poi debbano crescere. Ho provato a fargli provare qualche sport quando era più piccolo, ma ogni volta che aveva la possibilità di provarne uno, l'ho sempre trovato in un rifugio improvvisato fatto di cuscini, lenzuola e sedie, con lui rannicchiato dentro di esso insieme a una pila di fumetti. Mi mancano quei tempi.

Comunque, vediamo che lavoro ho dimenticato. Sei per caso l'autista del carro attrezzi che a Storybrooke salva le persone che restano bloccate con le loro macchine? O sei il vice segretario dello Sceriffo che lo aiuta quando in città si verifica un crimine?

Mia madre mi ha cresciuta non facendomi mancare nulla, si, ma ricordo che quando ero bambina avevo il desiderio di poter girare il mondo. Magari potresti farti trovare lungo il porto nel caso io dovessi esaurire le mie tavole da disegno e uscire fuori.

Caro Cavaliere, sapevo che quando l'acqua bolle, evapora. Ero così vicina nel scoprire chi tu fossi. Hai cucinato qualcos'altro? Mi piacerebbe essere a conoscenza dei tuoi progressi e magari darti qualche consiglio.

Da giovane cavalcavo. Leggo piuttosto volentieri i fumetti, e ho un debole per i supereroi della DC Comics. Mio figlio crede che ne vada matta, ma cosa ne può sapere un fan della Marvel? Non credo che potrei sposarmi una seconda volta.

P.S. Buon weekend.

MadamaRegale

Wow. Dammi un momento per elaborare il fatto che hai inavvertitamente e chiaramente parlato dei vantaggi che si possono avere sotto la doccia. Guarda che lo so cosa hai combinato lì dentro. Scherzo.

Non ci credo che non nessun'altra persona sia interessata a te. Voglio dire, andiamo, sei tu. Anzi meglio. Più attenzioni per me.

Dunque, ho guardato The Notebook, e il mio coinquilino mi ha guardato piuttosto male quando ha visto che mi stavo addormentando. Spero tu sia soddisfatta adesso. E no, non accetto che tu ascolti solamente mezzo album. Devi ascoltare l'album ''Crush'' di Bon Jovi per intero. Ti metterò alla prova chiedendoti i testi delle canzoni.

Mi piace sentirti parlare di tuo figlio. Posso dirti che è difficile quando fa i capricci, ma fa comunque parte della sua crescita. Giocavo a calcio quando ero piccolo. Magari potrei aiutarlo a uscire dal suo guscio portandolo fuori qualche volta. Ma non voglio sembrare presuntuoso. Forse ha solo bisogno di altri modi per svagarsi. Hai mai pensato di inserirlo in un corso di scrittura creativa? Rimarresti sorpresa nel vedere cosa possono inventarsi i bambini introversi.

Adoro sapere che tutti i lavori che hai elencato sono di bassa qualifica. Apprezzo anche il fatto che non ciò non ti dispiaccia. Intendo dire che stai parlando con una persona proveniente dalla zona non benestante della città.

Quindi dipingi? Cose astratte, paesaggi o ritratti? O fai come accade in Titanic e disegni persone nude? Se la risposta è si, mi offro volontario. Viaggiare è fantastico, così come vedere nuovi posti e incontrare nuove persone. E' solo che a volte ti senti solo. Se dovessi vederti salire su una barca, ricordati ti portare qualcuno con te nel caso dovessi annoiarti. O magari potrei essere un clandestino.

Hey guarda che non ho bruciato il piatto. Mi ci sono voluti solo sette tentativi per riuscire a farlo. So cucinare la pizza a dire il vero. Ho comprato l'impasto, la salsa di pomodoro e il formaggio, più ogni tipo di carne e l'ho messo nel forno. Chi ha bisogno del dio della cucina quando ci sono io? Oh, il mio coinquilino vorrebbe preparare qualcosa di diverso per cena domani sera, come una specie di buffet. Avresti qualche consiglio?

Aspetta un momento, tu, SuperMammaForteEIndipendente cavalcavi? Io a malapena riuscivo a prendermi cura di un pesce. Devi essere stata una principessa in un'altra vita. Ah, la famosa contesa tra la DC Comics e la Marvel. E' una cosa da cui mi terrò fuori. Sei stata sposata? Immagino di dovermi ritenere fortunato visto che non ha funzionato. Se dovessi incontrare quell'uomo gliene dirò quattro.

P.S. Anche a te. Dovresti portare tuo figlio alle scuderie, o ancora meglio, passare dalla parte oscura. Devi ammettere che i film della Marvel sono migliori.

Cordialmente,

CavaliereArrugginito


''Emma, mi stai ascoltando?'' Mary Margaret appoggiò la cioccolata di Granny's sul tavolino, le labbra contratte.

Emma annuì semplicemente, scrivendo con foga sul suo cellulare. Aveva un accenno di sorriso sul volto mentre schiacciò il tasto ''invia''.

''Allora qual è la tua risposta?'' le domandò la coinquilina.

Emma diede una breve occhiata al telefono, chiedendosi se la risposta che avrebbe dato l'avrebbe messa nei guai. ''Uhm, si.''

Mary Margaret sorrise. ''Bè allora grazie per pulire l'appartamento, Em.''

''Che cos-'' la bionda ansimò per poi appoggiarsi nuovamente alla sedia. ''D'accordo.''

''Con chi ti stai scrivendo comunque?''

''Non lo sto facendo,'' borbottò Emma. ''Sono solo email. Email di lavoro.''

''Ooh stai inviando email a qualcuno?'' si intromise Ruby riempiendo la tazza di Emma con della cioccolata calda, per poi sedersi al tavolo vicino all'insegnante. Sospirò entusiasta. ''Ti stai messaggiando con qualcuno di Singlebrooke?''

Emma spalancò la bocca per poi richiuderla subito.

''Lo stai facendo!''

''Che cos'è Singlebrooke?'' Chiese Mary Margaret confusa.

''E' un sito di incontri dove ho iscritto Emma,'' Spiegò Ruby soddisfatta.

''Ti vedi con qualcuno?'' Chiese la sua coinquilina esterrefatta. ''Ecco perchè sei così dipendente dal tuo telefono.''

''Non sono dipendente.'' Subito dopo il suo cellulare vibrò e lei lo prese in mano avidatamente. Non trovò una nuova email ma una notifica di aggiornamento per uno dei suoi giochi, per cui rimise il telefono sul tavolo, delusa.

Le due donne sedute di fronte a lei la guardarono come se fosse un esperimento scientifico, quella dai capelli corti inclinò la testa in evidente confusione e stupore, mentre quella dai capelli lunghi sorrise compiaciuta. Emma arrossì spostando lo sguardo sulle sue mani, non rendendosi conto che i suoi occhi fissavano continuamente lo schermo del telefono.

''Allora,'' Ruby si alzò sorridendo e facendole l'occhiolino, ''goditi il tuo appuntamento.''

''Non è un appuntamento!'' Le gridò di risposta Emma. Si voltò verso la sua coinquilina con un sospiro esasperato.

''Da quanto tempo ti scrivi con lui?'' Chiese Mary Margaret guardando il telefono della bionda.

Emma evitò lo sguardo dell'amica di fronte alla complicata realtà della situazione. Si sporse in avanti abbassando la voce. ''Non è un uomo.''

Gli occhi della bruna si spalancarono per qualche secondo per elaborare l'informazione, ma poi mise una mano sul braccio di Emma in segno di appoggio. ''Va bene comunque. Da quanto tempo ti scrivi con lei?''

Emma espirò sollevata nonostante fosse ancora nervosa. ''Un paio di settimane.''

''Avevo notato che sei diventata dipendente dal tuo telefono. Ma pensavo che stessi solo cercando di battere il tuo record a Fruit Ninja.''

''Ci sto quasi riuscendo,'' Sorrise Emma. Togliendo la mano dalla stretta della coinquilina, Emma cominciò ad essere nervosa. ''C'è qualcos'altro.''

''Ah si?'' Chiese Mary Margaret bevendo un sorso della sua bevanda.

Emma stette in silenzio, evitando volutamente lo sguardo della bruna. Poi sussurrò a bassa voce. ''E' Regina.''

La donna seduta di fronte a lei tossì forte. Colpì il proprio petto con un pugno per liberare la gola dalla cioccolata che le era andata di traverso per la sorpresa.

Emma trasalì e passò un bicchiere d'acqua da cui Mary Margaret bevve generosamente. Quando finalmente le sue vie respiratorie furono a posto, guardò la bionda in stato di shock. ''Scusa, pensavo avessi detto che fosse Regina.''

Emma annuì timidamente.

''Emma!'' Urlò la bruna.

''Shhhh,'' la zittì subito Emma, notando che intorno gli altri clienti le stavano guardando. ''Lei non sa che so che è lei, e non sa nemmeno che sono io.''

''Emma, se dovesse scoprire che la stai umiliando-''

''Non lo sto facendo.'' Disse in fretta lo Sceriffo per difendersi.

Mary Margaret inarcò le sopracciglia curiosa.

''A dire il vero è molto divertente parlare con lei. E' simpatica e intelligente e-''

''Oh mio dio, ti piace,'' sussultò la bruna.

''E non è tutto,'' mormorò Emma spostandosi sulla sedia.

Mary Margaret sospirò e si chinò in avanti, con gli occhi sporgenti. ''Cosa c'è ancora?''

Emma alzò lo sguardo. ''Crede che io sia un uomo.''

''Oh, Emma...'' Disse la bruna lentamente.

''Lo so, lo so. Solo che... non lo so.'' Lo Sceriffo si mise la testa tra le mani.

''Devi dirglielo,'' La esortò l'amica.

''Lo so, ma andrebbe fuori di testa,'' mormorò Emma ancora disperata. ''Non ho intenzione di incontrarla. E' solo... mi piace parlare con lei.''

''Perchè non puoi farlo nella vita reale?''

Emma sollevò la testa guardando l'amica.

''Giusto, è il Sindaco,'' Mary Margaret scosse la testa. Si avvicinò alla bionda prendendole la mano. ''Sei in una situazione pericolosa, Em. Devi pensare alla cosa giusta da fare.''

Emma sapeva qual'era la cosa giusta da fare. Se davvero le importava di Regina, doveva confessarle la sua identità e possibilmente anche i suoi sentimenti. Ma non l'avrebbe mai fatto. Avrebbe semplicemente potuto smettere di scrivere al Sindaco, ma sarebbe stato crudele. Inoltre non voleva farlo. Emma ci era dentro fino al collo, ma una parte di lei adorava tutto questo.

Signora Regale,

Ho provato a cucinare la ricetta che mi hai mandato del pollo alla griglia, e ho pure utilizzato la tecnica dell'infilzarci dentro la forchetta, quindi alla fine il piatto è riuscito benissimo. Sei davvero un genio in cucina!

Il mio misterioso lavoro mi ha lasciato stare tranquillo recentemente, per questo mi sono messo alla ricerca di nuove ricette. Basandoti sui miei progressi culinari, credi che io sia pronto per preparare una pasta ai frutti di mare?

Il tuo come va, comunque? Il lavoro intendo. Quel tuo fastidioso collega ha imparato a toglierti gli occhi di dosso? Perché, sai, potrei dargli una bella lezione se vuoi. Molte, a dire il vero.

Oh, hai finalmente finito di leggere ''Uomini e Topi''? Sono piuttosto sorpreso del fatto che non l'avessi ancora letto, ma non mi vergogno di ammettere che quando l'ho fatto io avevo qualcosa nell'occhio. No, non ho pianto perché ero triste. C'era davvero qualcosa nel mio occhio. Ma parlando seriamente, sono felice che ti sia piaciuto. Devo dirti che non sono riuscito ad arrivare alla fine di quel libro di Jane Austen che mi avevi consigliato. Ho imbrogliato e ho guardato il film. E con ''guardato'' intendo che mi sono addormentato. Almeno le tue abilità in cucina superano i tuoi gusti in ambito letterario.

Devo concludere prima questo messaggio. Il lavoro mi chiama.

A presto,

Signor Cavaliere

Signora Regale? Te ne esci già fuori con dei soprannomi? Devo dirti che però sta già crescendo in me.

Non essere sorpreso. Non ti ho mai dato una ricetta o un consiglio che non abbia funzionato. Per quanto riguarda la pasta, non vedo l'ora di scoprire cosa sei riuscito a combinare, ma sono sicura che puoi farcela.

Come puoi non apprezzare la forza di Elizabeth Bennett? Ah, giusto. Dimenticavo. Sei un uomo. Magari il mio prossimo suggerimento sarà la rivista Maxim. Leggi veramente dei libri tristi come ''Uomini e Topi'' e ''I martedì da Morrie'', anche se sono scritti bene. Spero che l'infelicità non sia stata sempre presente nella tua vita.

Il mio collega ha ricevuto una severa sgridata per il suo comportamento e non l'ha fatto più, anche se apprezzo la tua nobiltà d'animo. Posso dire che rispetti molto il tuo titolo di cavaliere.

Ah, il tuo misterioso lavoro. Noto che i miei tentativi di indovinarlo sono tutti falliti. Per pura coincidenza ho una riunione che mi aspetta.

Alla prossima.

Emma trovò Henry seduto su una panchina fuori della sala conferenze del Municipio, dove lei avrebbe dovuto prendere parte a un incontro obbligatorio per discutere di variazioni e bilanci con il resto della città. La bionda si sedette vicino a lui, togliendogli gli auricolari dalle orecchie. Henry alzò lo sguardo infastidito prima di realizzare chi veramente fosse stato.

''Emma!'' Sorrise lui.

La bionda osservò con attenzione il nuovo telefono di Henry, che aveva anche un lettore musicale. ''Wow, tua mamma ti ha viziato. Non ho avuto un cellulare fino ai miei 16 anni.''

''La mamma non vuole più che io giochi con il suo,'' Rispose Henry con un sorriso, sapendo bene la vera ragione per cui Regina non voleva più che lui curiosasse tra le email con il misterioso Cavaliere.

Emma prese il dispositivo in mano e sorrise di fronte alla scelta della canzone. ''Stai ascoltando Bon Jovi?''

Henry alzò le spalle. ''L'ha messo la mamma.''

''Questa canzone non è dell'album Crush,'' riflettè Emma ad alta voce.

Il ragazzino strinse gli occhi in confusione, ma Emma semplicemente sorrise e gli restituì indietro il telefono. Non avrebbe mai pensato che Regina potesse davvero ascoltare Bon Jovi, soprattutto gli album che non le aveva consigliato. Una strana sensazione di felicità si insinuò in Emma, che però fu subito interrotta da un ticchettio di tacchi.

''Henry, sei pronto?'' Chiese Regina quando fu a pochi passi da lui. Quando si accorse di Emma, roteò gli occhi. ''Sceriffo Swan.''

''Signor Sindaco,'' Emma enfatizzò la prima parola sperando di vedere una reazione da parte della bruna. Niente.

''Ciao Emma,'' Disse Henry, scivolando dalla panchina per prendere le sue cose.

Emma fece un cenno con la mano per salutarlo, i suoi occhi ancora puntati sul Sindaco. Cercò di nascondere un sorriso quando vide Regina prendere in mano il suo cellulare per controllare se ci fossero nuove notifiche. Evidentemente sperava di uscire dalla riunione e trovare una nuova email. Dopo aver riposto il telefono in tasca, Regina mise un braccio intorno alle spalle di Henry e si voltò per andarsene.

''Ciao Regina,'' La chiamò Emma con un leggero sorriso.

La bruna si girò leggermente, stava sicuramente roteando gli occhi, e annuì semplicemente.

Osservandoli andare via, un certo nervosismo si formò sulla bocca del suo stomaco. Non avrebbe mai potuto dire a Regina chi fosse lei. La bruna la sopportava a malapena.

Emma sospirò e si alzò, colpendo con un calcio la panchina. Tutto questo faceva davvero schifo.

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