Capitolo 3

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"Ho perso un'altra notte di sonno.
Ma che le prende?
Non volevo assolutamente toccarla!" I pensieri su quello che era successo il giorno prima assalivano Camila che stava andando a scuola.

«Yo Mila, come butta? Sembri assonnata, che hai fatto tutta la notte?» Salutò Dinah.

«Dinah, ho un pensiero in testa...» Disse Camila titubante tirando Dinah per un braccio in modo da avvicinarla abbastanza per sentire il suo sussurro.

«Si?»

«Le ragazze qui flirtano tra loro anche se non sono innamorate?» Domandò all'orecchio dell'amica.

«Certo, non è normale in una scuola di sole ragazze?» Rispose come se fosse ovvio.

«V-veramente?» Chiese stupita Camila.

«Invece di avere una relazione, soddisfano i loro desideri non appena di presentano suppongo.

Ci sono molte ragazze che hanno un fidanzato no? Così il gioco finisce una volta sposate.

Anche se solo con ragazze in giro...la scuola superiore è come la stagione dell'accoppiamento.» Spiegò Dinah.

"Capisco, quindi è questo che c'era dietro..." Realizzò Camila triste per la verità.

«Allora Mila, sei una signorina innamorata? Posso confortarti io.» Disse la ragazza con un sorriso pervertito per poi scoppiare a ridere.

«T-Ti sbagli!»

«Porca miseria!» Gridò Dinah mentre avevano praticamente raggiunto l'entrata della scuola.

«Che c'è?» Chiese Camila ignara del tutto.

«Il preside oggi farà un'ispezione ai cancelli. I tuoi capelli e il trucco...Finirai nei guai Mila.»

«Eheh...

Assisti Dinah! Al vero potere d'élite Camila Jauregui!» Affermò convinta Camila

«Che cos'è questa straripante sicurezza?! Non capisco che stai dicendo!»

«Vado a dare un'occhiata.»

«Eeeh?!»

"Sono diventata sua nipote, quindi dovrei salutarlo come si deve!" Pensò Camila arrivando al cancello.

«Buongiorno nonnino!» Gridò con un sorriso a trentadue denti avvicinandosi al preside affiancato da Lauren.

«E tu chi saresti?» Tuonò la voce del preside mettendo a disagio Camila.

«Hai la nostra uniforme ma non puoi essere di questa scuola, non è così?»

"Non ha saputo che suo figlio si è risposato?" Si chiese agitata.

«Lauren! Spiegami cos'è sta cosa.» Ordinò indicando la mora.

«Perché quest'idiota gironzola liberamente per la nostra scuola?!

Hai davvero dato per scontato la tua leadership!»

«Sono molto dispiaciuta.» Si scusò Lauren abbassando la testa.

«Aspè, nonno! Se vuoi arrabbiarti con qualcuno, arrabbiati con me!» Gridò Camila mettendosi in mezzo ai due, ancora una volta il mormorio si alzò tra le altre studentesse.

«Perché insisti a chiamarmi in quella maniera? Questa accademia non ha bisogno di studenti disonorevoli come te, sparisci!» Urlò il preside.

«Cos'è che hai detto zuccone? Sei tu che non riesci ad ascoltare per bene gli altri, chi è il vero idiota qui?!»

Citrus. (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora