Capitolo 18

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«Sei nuovamente entrata a scuola senza permesso.» Dichiarò Lauren alzando lo sguardo verso la ragazza.

«Wow, sei severa, esordisci con un rimprovero? E io che ti aspettavo qui in questa fredda giornata.» Ridacchiò Lucy spostandosi alle spalle della presidentessa. «Non riscalderai anche me? Come hai fatto con Camila alla fermata dell'autobus.» Chiese con un sorriso beffardo facendo scendere la sua mano sulla coscia di Lauren. «Devo vendicarmi per aver dovuto vedere quella cosa, ho pensato che avrei voluto farti di tutto, ma dato che riesci a baciare chiunque senza battere ciglio, ti farebbe solo felice una cosa del genere no?»

Domandò ancora Lucy tirando leggermente l'elastico delle mutandine di Lauren.

«Vuoi qualcosa da me?» Replicò a bassa voce la presidente.

«Si, ho un regalo per te.» Rispose Lucy tirando fuori il telefono sbloccandolo.

«Ti piace? È venuta bene, vero?» Ghignò facendo vedere l'immagine scattata dai ragazzini nel parcheggio, quella in cui si vedeva che Lauren è Lucy si stavano baciando.

«A cosa punti?» Chiese spaventata Lauren.

«Come ho detto prima, non voglio che tu ti avvicini alla mia Camila, ma a quanto pare un avvertimento non va bene per te. Credo che sia solo naturale, per una troia perversa come te. La signorina presidente del consiglio studentesco è pure sempre una ragazza, fortunatamente ho capito proprio ciò che ti serve.» Affermò Lucy facendo incazzare l'altra con le parole, ma fregandosene tirò fuori un altro cellulare. «Per aiutare la triste Lauren, ho organizzato un incontro con qualcun altro. Per la vigilia di Natale, domani, uscirai per un appuntamento con uno dei miei amici di internet. Oh, e chiedi in anticipo il pagamento, è una delle regole dell'età adulta. Starai bene, là fuori è pieno di gente volenterosa di darti il tuo agognato contatto fisico, spero ti piaccia questo regalo.
Ah, se scegli di non accettarlo conosco un bel posticino in cui mettere questa foto. Sei una ragazza sveglia, sai di cosa sto parlando, giusto?»

«Camila non si piegherà alla tua volontà così facilmente.» Rispose Lauren cambiandosi le scarpe e uscendo tranquillamente da scuola con il telefono in tasca.

«Oh, sono sicura che starà bene, Camila è la mia sorellona in fondo.» Ringhiò Lucy.


«Gah! Ho fallito di nuovo?!» Gridò disperata Camila tirando fuori il dolce dal forno.

«Sono a cas- Woah, questo dovrebbe essere pan di Spagna?!» Chiese la madre alla vista dell'orrida torta, se così la si poteva chiamare.

«La torta si sta rivelando difficilissima.» Si lamentò la ragazza.

«A quanto pare davvero non vedi l'ora che arrivi il Natale quest'anno.» Disse Helena sorridendo e Camila annuì.


«Finita!» Esultò Camila finendo di mettere le fragole sulla torta.

«Wow, è venuta bella e soffice.» Si complimentò la mamma.

"Domani sarò il primo Natala da quando io e Lauren siamo diventate sorelle, spero che le piacerà la mia torta." Pensò mentre la porta d'ingresso si apriva e Lauren varcò la soglia.

«Bentornata Lauren!» Dissero all'unisono Helena e la figlia. «Ottimo lavoro con il consiglio studenti.» Aggiunse la madre.

«Sono a casa...» Mormorò Lauren abbassando lo guardo.

«In questo momento sto preparando per la vigilia di Natale, quindi, c'è qualcosa che preferiresti mangiare? Se hai delle richieste posso prenderle domani dopo scuola.» Dichiarò contenta Camila.

«Ehm...» Quella "parola" richiamò l'attenzione delle due. «Sono tremendamente dispiaciuta, ma ho ancora del lavoro da svolgere al consiglio: Non sarò in grado di essere presente alla vostra festa per la vigilia di Natale domani.» Annunciò in tono basso la presidente.

«Il consiglio studentesco lavora anche durante la vigilia...potrai sicuramente inventarti qualcosa.» Balbettò Camila dispiaciuta.

«Camila! Non chiederle di fare qualcosa di tanto irragionevole.» La rimproverò Helena.

«Mi dispiace.» Disse Lauren.

«Non c'è bisogno che ti scusi cara...» La rassicurò la madre.


"Aah, non c'è niente che io possa fare..." Pensò Camila uscendo dalla vasca da bagno.

«Lauren, il bagno è pronto.» Affermò sedendosi sul letto.

«Ricevuto, grazie.»

«Ehi Lauren, non puoi prenderti la giornata libera dal consiglio domani? Che so, rimandare di un giorno.» Provò a chiedere Camila.

«È una cosa da cui non posso liberarmi.» Replicò Lauren mentre leggeva il luogo d'incontro del giorno successivo dal telefono ottenuto da Lucy.

«Capisco...» Si rassegnò Camila. "Devo sembrare proprio una bambina" Pensò accasciandosi sul letto, qualche secondo dopo il suo cellulare squillò, per cui lo prese e lesse il nome sullo schermo,Lucy.

«Mh? Mi chiede un appuntamento per domani? Un appuntamento con me per la vigilia di Natale? Non ha qualcuno di meglio a cui chiedere?» Mormorò leggendo il messaggio.

«Camila.» La chiamò Lauren spaventandola. «Dovresti uscire con lei domani.» Suggerì con tono grave alzandosi. «Quella ragazza ha bisogno di te.» Affermò andando in bagno.


"Perché ha detto che Lucy ha bisogno di me? Qual è il suo scopo?" Si chiedeva Camila mentre usciva dall'ennesima giornata di scuola, ma per fortuna dal giorno dopo ci sarebbero state le vacanze invernali.

«Perchè l'hai fatto Mila?!» Gridò Dinah saltando addosso all'amica.

«Che male! Ma che cazzo?»

«Dovrei dirlo io! Ti avevo chiesto di tornare a casa con me e invece te ne stai andando da sola.» Spiegò Dinah facendo la finta offesa.

«Davvero? Scusa Dinah, credo di non averti sentito.»

«Non sei al settimo cielo per la vigilia di Natale come dovresti, è successo qualcosa?» Domandò capendo le sensazioni di Camila.

«Lauren ha detto che sarà occupata com il lavoro al consiglio oggi.»

«Wow, è da matti. Potrebbe prendersi la giornata libera almeno oggi. Beh, io andrò avanti allora.» Salutò Dinah orientandosi verso la stazione.

«Eh? Non vuoi andare insieme?» Chiese Camila.

«Aiuterai il consiglio studentesco, giusto? Meglio tu che io, ci si vede.»

"Ma certo potrei anche provare!" Pensò Camila girandosi per rientrare a scuola, ma in quel momento venne investita da qualcuno che la abbracciò.

«Lucy?»

«Non hai più risposto, così sono venuta a trovarti.» Spiegò sorridendo.

«Ti avevo detto di non entrare nella scuola senza permesso!» Disse Camila.

«Cosa più importante, perché non hai risposto al mio messaggio?» Domandò Lucy riferendosi all'invito della sera precedente.

«Ah, già, non sapevo come sarebbe andata oggi.» Balbettò di risposta.

«Ooh, è così? Ma adesso lo sai vero? Vieni ad un appuntamento con me?» Sorrise Lucy mettendo in difficoltà Camila.

«Si, va bene.» Mormorò mentre Lucy le si aggrappava al braccio e la portava fuori.

«Evvai, c'è questo posto che vorrei proprio visitare.» Canticchiò Lucy contenta.

"Va bene così, giusto Lauren?"

Citrus. (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora