Capitolo 4

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«Grazie mille professoressa Carmen Robinson, la prossima è la presidente del consiglio studentesco.» Parlò la segretaria occhialuta del consigli studentesco al microfono davanti a tutta la scuola.

«Ah, che noia. Mila non si è ancora fatta vedere oggi, pensavo avesse detto che non avrebbe saltato scuola.» Sbuffò Dinah in mezzo alla folla di studentesse.

«Vada avanti Pres-» La segretaria venne interrotta da Camila che salì sul palco prendendo posto davanti al microfono.

«Uaaah, ehi, che stai facendo?» Chiese riprendendo il microfono.

«Devo interrompere un secondo, dammi.» Prese di nuovo il microfono. «Ehi, come butta? Sono Camila Jauregui del quarto anno, ho qualcosina da dire.»

Nel mentre come sempre il mormorio si alzò tra tutte le ragazze.

«Primo, queste assemblee mattutine sono noiose, se solo tagliaste corto sarebbe grandioso, quindi uhm...
Quel bellissimo insegnante, il professor Irwin, si è slinguazzato una delle studentesse di questa accademia!
E da come l'ho vista io sembrava la stesse assalendo.» Dichiarò.

«Qualcuno la fermi!» Gridò il professore in questione da sotto il palco.

«Ah a proposito. Io, Camila Jauregui sono la nipote del preside, per favore controllate questa faccenda e diventiamo amici!» Affermò sorridente e saltando giù dal palco.

«Mi aspettavo la sospensione, ma la giornata è finita normalmente.» Parlò dubbiosa sulla normalità della giornata Camila mentre usciva da scuola con Dinah.

«Perché hai detto che sei la nipote del preside, quindi nessuno ti metterà un dito addosso.» Spiegò arrivando all'incrocio dove le due dovevano separarsi.

«Ci si vede, nipote del preside!» Salutò andandosene.

«Sono a casa.» Affermò Camila attraversando la porta d'ingresso della casa, togliendosi le scarpe ed entrando in soggiorno trovando Helena crollata su una sedia appoggiata al tavolo.

«Che succede mamma? Perché le luci sono spente?»

«Camila...Lauren è stata portata via.» Disse singhiozzando.

«Portata via? Dove?!»

«Si è presentato un gruppo di signori mandati da Jauregui, hanno detto che Lauren dovrebbe andare a vivere con suo nonno.

Lauren non si è opposta, non ho potuto fare niente.»

"È colpa mia se lei..." Ad interrompere la realizzazione del senso di colpa in Camila fu il pianto della madre.

«Cos? Mamma?»

«Scusa, i ricordi di quando tuo padre è morto sono tornati...»

Camila soffriva nel vedere le lacrime rigare il volto della madre e per qualche motivo la presenza di Lauren le iniziava già a mancare.

«D'accordo allora, andrò da Lauren ad ascoltare la sua parte di storia, se vuole vivere con suo nonno, che sia, okay?» Dichiarò decisa.

"E non solo per la mamma. Per il suo e anche per il mio bene, voglio assicurarmi che volesse davvero andare via."

Camila stava aspettando Lauren all'entrata della scuola per parlarle ma la presidente del consiglio studentesco la ignorò completamente, passando avanti, per cui Camila le corse dietro:«Ehi tu, non c'è niente che devi dirmi?»

«Cosa dovrebbe essere?» Chiese Lauren girandosi per poi voltarsi subito andando via con la segretaria dato che la campanella era suonata.

"Cos'era quella risposta?
Certo, potrebbe essere colpa mia, ma come può comportarsi come se d'un tratto fossimo estranee?
E ha anche fatto preoccupare la mamma così tanto, non significa niente per lei?" Si domandava Camila durante la lezione, lezione che passò fissando Lauren.

Citrus. (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora