Capitolo 19

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«Wow, non credo di averti mai vista così felice prima, Lucy!» Esclamò Camila guardando la ragazza seduta davanti a lei.

«È perché queste torte sono squisite!» Replicò sorridente Lucy mentre con la forchetta infilzò un'altra fetta del dolce per poi metterlo in bocca e gustarselo.

«Sebbene non siano solo le torte a rendermi felice.» Continuò dopo aver mandato giù il boccone.

«Che intendi?» Domandò Camila guardandola.

«È anche lo stare con te, Camila.» Rispose.

«Mi fa piacere sentirlo.» Sorrise la cubana. «Mi sono esercitata a fare torte ieri, pensavo che a questo punto mi avrebbero stufato, ma niente. Il fatto che riesca a mangiarne ancora è un po' preoccupante, spero che non ingrasserò prima che inizino i saldi invernali.»

«Eh? Quindi quest'anno Camila, ti sei preparata da sola la torta di Natale?»

«È difficile renderle così soffici, vero?» Disse Camila facendo affondare la forchetta nella torta davanti a lei.

«Per me non ne hai mai fatte con le tua mani.» Sospirò Lucy.

«Eh?»

«Niente.»

«Mi ricordo che eravamo solite a trascorrere il Natale insieme.» Dichiarò Camila iniziando a ricordare: "Lei giocava da sola perché entrambi i suoi genitori erano impegnati, quella fu la prima volta che richiamai la sua attenzione e fu proprio durante il Natale. Da quel giorno stavamo sempre insieme, come sorelle..."

«Ehi Lucy, i tuoi genitori sono ancora così impegnati come lo erano un tempo?» Chiese Camila dopo qualche secondo.

«Mh? Si, quei due amano soltanto il loro lavoro.»

«Capisco...Allora, se ti va, unisciti alla nostra festa di Natale!» Annunciò Camila e in quel momento Lucy si alzò di scatto spaventando la prima.

«Questo significa che mi vedrai come parte della famiglia e come una sorellina?» Disse sorridente Lucy.

«Eh? Certo...» Rispose Camila spaventata.

«Se venissi, anche la mamma sarebbe contentissima.» Continuò la piccola.

«E sicuramente anche a Lauren piacerebbe una famiglia più grande.» Affermò Camila.

«Parli ancora di Lauren...»

«Eh?»

«Lauren questo, Lauren quello. Ogni volta che pronunci il suo nome sembri così stupida!»

«Lucy?»

«Lo sai, la Lauren che tu ami tanto, stava facendo da accompagnatrice ad un uomo da qualche parte poco fa. Mentre parliamo, anche lei si starà godendo il suo Natale.» Sputò acida Lucy sghignazzando.

«Che stai dicendo Lucy? Non inventarti strane scuse.»

«Non è una bugia, il telefono che uso per lavoro ce l'ha lei adesso, prova a chiamarla, magari risponderà.» Replicò porgendo il suo smartphone con il numero selezionato a Camila. «Lauren non è la persona che pensi che sia, lei non è una studentessa seria e diligente, lei è una troia nell'animo che non si fa problemi a mentirti in faccia. Una persona orribile. Dovresti proprio lasciar perdere una persona così e guardare solo me, okay Camila?»

"Capisco, Lauren ha..."

«Lucy, tu vieni con me a scusarti.» Disse Camila.

«Eh? Con chi?»

«Con la persona che si è preoccupata per te più di qualunque altro.» Rispose secca la cubana. «Che è anche stata colei che mi ha detto di uscire con te oggi, perché voleva che io mi prendessi cura di te, Lucy, sto parlando di Lauren. Quindi andiamo...»

Citrus. (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora