A quelle parole, mi sento felice che qui dentro c'è qualcuno che veramente vuole cambiare tutto questo, ma in questi tredici anni la prima cosa che ho imparato è non fidarmi troppo delle parole altrui perché spesso sono bugie.
Quindi annuisco solo senza dire nulla.
«Ci proverò.» Rispondo
«Comportati come una normale ragazze di questo collegio, e non raccontare mai a nessuno quello che sta succedendo veramente. Se lo fai, metti in pericolo la vita di tutti noi. Elizabeth ha dei poteri potentissimi, solo che li spreca per essere sempre bellissima e giovane. Ma una volta disse...
Flashback
«Elizabeth e cosa pensi di fare se i tuoi maghi si ribellassero?» Le chiese una delle suore, che precedentemente abbiamo usato come esperimento per reincarnazione, con voce un po' strana, diversa.
«Beh evidentemente penserò di meno al mio aspetto fisico. Mi basta solo muovere la mano e moriranno tutti. Ovviamente dovranno passare almeno due giorni senza usare i miei poteri dato che faccio lo stesso incantesimo per troppo. Ma dopo di che, beh sanno il loro destino.» Risponde con noncuranza guardandomi profondamente negli occhi. «E se in questi due giorni loro distruggono te?» Chiede di nuovo. La risata sonora di Elizabeth risuona in tutta la sala. «Seriamente credi che dei 'maghi' se così li possiamo definire provetti che esistono da qualche anno, potranno distruggere una strega di antiche origini come me?» Chiede. La suora fa cenno di no.
«E poi voi non mi tradireste mai vero?» Chiede riferendosi a me e a Lucy. »Certo che no Elizabeth.» Risponde subito Lucy con l'ansia che traspare nella sua voce come sempre quando parla con Elizabeth. «David?» Dice, e mi guarda attentamente. «Certo che no.» Dico con convinzione mentendo.
Fine flashback
«Quindi come vedi, è difficile anche solo indebolirla. Ma tutti insieme ce la possiamo fare. L'ho letto in uno dei libri.» Dice facendo un sorriso debole. Gli sorrido a mia volta, cercando di fare un sorriso rassicurante.
«Beh buonanotte..» Dice poi «e mi raccomando, stai attenta.»
«Buonanotte David, a domani» dico e lui se ne va.
Per il momento ho cento pensieri che non trovano posto nella mente. Come quella volta in cui mamma stava all'ospedale e papà non riusciva a spiegarmi che è morta, e quando lo ha fatto è stata un esplosione nella mia mente.
Chiudo gli occhi e provo a dormire.Come sempre il campanello mi sveglia, faccio le solite cose che faccio la mattina, e alla fine arriva l'ora dopo cena, quando sento la mia porta bussare.
«Si?»
«Sono Lucy, posso entrare?»
«Si.»
«Dovresti andare ad esercitarti insieme a David..» Dice. Non avevo alcuna voglia di farlo, ma so che è necessario.
«Va bene.» Rispondo alzandomi dal letto e uscendo fuori.
Lucy cammina davanti a me, e inizialmente scendiamo al primo piano, e poi in un seminterrato.
È abbastanza grande, e vedo David già pronto ad aspettarci.
«Ciao Marl» dice, abbreviando il mio nome come facevano i miei compagni di scuola, e ammetto che non mi da per niente fastidio.
«Ciao» rispondo.
«Oggi ti insegnerò a fare questo.»Dice guardando attentamente delle piume e facendole alzare, è una cosa straordinaria, non ci posso quasi credere.
«Bello eh?» Dice guardandomi, annuisco
«Bene è molto facile, devi guardare attentamente un oggetto e concentrarti su di esso, immagina come è fatto da dove lo si può procurare»
Guardo attentamente le piume che ora sono a terra, immagino una gallina, uno dei tanti essere viventi con le piume, e immagino come viene uccisa, e le levano le piume.
Le piume a terra lentamente si alzano, tutta eccitata sgrano gli occhi e subito cadono.
«S-sei stata bravissima. Non mi aspettavo che ci riuscissi dalla prima volta.» Dice David, lo guardo e sorrido.
«Hai capito quindi più o meno, il passo iniziale su come funzionano i tuoi poteri?»
«Si, l'ho capito.»
«Bene allora prova a far alzare questo libro» indica un libro largo e lungo, con tante pagine all'interno.
Guardo attentamente il libro, e penso a come è fatto, che storia ha dietro, e come è stato prodotto, immagino una foresta piena di alberi e delle persone che li tagliano, e penso alla fabbricazione delle pagine, che ho imparato in tecnica in prima media.
Il libro si alza, questa volta cerco di calmarmi, per non farlo cadere.
Mi sento molto più debole ora, questo era più difficile in confronto alle piume.
«Basta Marlene, lascia cadere il libro»
A quelle parole mi distraggo e il libro cade.
«Ti senti più debole ora?»
«Si.» dico mettendo una mano sulla spalla di David per sorreggermi.
«Bene, questo è perché hai esercitato i tuoi poteri per lungo tempo; dato che sei una che ha iniziato solo ora, il tuo tempo per esercitare i tuoi poteri è molto più ridotto rispetto a quello di Lucy, Elizabeth o me.» Annuisco.
«Direi che ora è già tardi» dice David guardandosi l'orologio
«Io e Lucy faremo un'incantesimo che farà durare un po' di più la notte, così riposiamo tutti un po' di più.» continua poi e Lucy annuisce, poi si avvicina a David, e insieme iniziano a dire cose penso in latino o greco; e dopo quasi cinque minuti, a David inizia a scorrere un goccia di sangue dal naso. «Abbiamo finito.» Dice Lucy.
Mentre David fa uno sguardo strano verso Lucy e si asciuga la goccia di sangue.
«Perché ti sta uscendo il sangue dal naso?» Chiedo un po' impaurita.
«Perché per oggi mi sono sforzato troppo. Prima ho dovuto f-fare una cosa per Elizabeth, e poi-»
«Avete ucciso un altro ragazzino?» Chiedo con voce fredda e subito entrambi si scambiano un'occhiata.
«Si.» Rispondono in coro
Non dico nulla. E mi avvio nella mia stanza.
«Marl dove vai?»Mi chiede David
«In camera mia, ho bisogno di riposare» rispondo seccamente.
«Okay» dice.
In camera mia riprovo a fare quello che ho imparato oggi.
Provo a farlo con il letto questa volta, e ci riesco. Si alza quasi fino al soffitto, e non riesco a fare altro che sorridere.
Ad un certo punto fuori alla finestra sento dei passi.
Quando mi avvicino, una persona che credo sia una donna, per via dei lunghi capelli dei quali non riesco a definire il colore per la poca luce, sta fissando dritto nella mia finestra.Ciao, ho aggiornato dopo non tantissimo dai. Spero che questo capitolo vi piaccia, e ringrazio ancora per tutti i complimenti che mi avete fatto.
xx
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Il collegio.
HorrorMarlene ha solo tredici anni, quando la mamma muore per un cancro al seno, e il padre non riesce mai a superare la morte, e occuparsi di Marlene come dovrebbe e la manda in un collegio privato. Questo collegio ha qualcosa di molto strano ogni anno m...