Capitolo 12 Lorenzo:

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Spero che il regalo che ho fatto a Giada gli sia piaciuto.
Mamma non mi risponde al telefono,sono un po' preoccupato.Decido di scriverle un messaggio con scritto: mamma dove sei?

Sono passate due ore e non si è fatta sentire.Sto cominciando ad avere tanta paura.Decido di uscire e andarla a cercare.
Sono andato nei bar,nella piazza,nei ristoranti,niente,non la trovo.Mi viene da piangere.Provo a richiamarla,ma non risponde.Ho le lacrime agli occhi.Aspetta un po'...la vedo uscire da un palazzo tutta sorridente.Scendo dalla macchina.
<Ma che cazzo ti è venuto in mente eh?>
<Tesoro che ci fai qui?>
<Che ci faccio qui? Non ti sei fatta sentire per più di due ore.Mi sono preoccupato tantissimo.>
<Mi dispiace amore.Non mi sono resa conto della condizione del tempo>
Sono infuriato nero,ma cerco di mantenere la calma.Mi risulta molto difficile.
<Ma ti rendi conto mamma??? Che cazzo ci facevi dentro quel palazzo?>
<Io...ehm.....frequento una persona..>
Ecco lo sapevo
<Potevi dirmelo invece di sparire nel nulla senza pensare che tuo figlio non ti trova e che è molto preoccupato.Ma vaffanculo va>
Me ne vado in macchina e mi dirigo verso casa di Giada.Ho bisogno di parlare con lei.

Busso alla porta.La apre una persona un po' vecchiotta.
<Salve! C'è Giada?> le domando
<No mi dispiace,è andata a studiare a casa di Melissa>
<Ah okay grazie.Arrivederci>
<Ciao!>
Che pizza. Vabbè passerò domani.Ho voglia di sfogare tutta la rabbia che ho.Decido di andare in palestra.

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