fine

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Così Louis prese la macchina e senza badare a semafori rossi, pedoni ed altre auto tornò a casa.
Doveva parlare con Harry scusarsi, doveva riprenderselo.
Ma quando arrivò a casa Harry lo respinse, prima gentilmente, poi alzò la voce, e Louis fu felice di sentire il fratello arrabbiato, voleva dire che stava bene.
"Sono venuto da te tutti i giorni Harry, non trattarmi così"
"Ah bè sì,  e quando ero io a chiederti di smettere? Smettere di urlare, di trattarmi in quel modo...di stuprarmi?" Il riccio sussurrò l'ultima cosa, si sentiva umiliato e usato.
"Harry, non volevo"
"Dio santo Louis, non volevi però l'hai fatto!! Sei sempre così. Fai le cose e non ci pensi, il tuo 'non volevo' non cambia il fatto che fino a poco fa ero in un letto di ospedale mezzo morto per colpa tua.
"Ero stanco Harry'
"Non troppo per violentarmi peró" obbiettó il ricciolino puntando verde e azzurro.
"Perché sei così stronzo?" Sussurrò Louis.
“Perché ad un certo punto devi smettere di pensare al bene altrui e devi per forza pensare a te”
Fece una pausa, gli piangeva il cuore mentre guardava il viso di Louis, avrebbe voluto che tutto andasse bene, avrebbe voluto essere amato come tutti gli altri, ma lui non si era mai sentito amato.
“Una persona che ha sofferto rimarrà debole per sempre, ed è per questo che non può permettersi di pensare gli altri, ora io sono stanco, bisogno di tempo per me, perché ti ho dato tante possibilità, ma evidentemente non le hai sapute prendere”
Sospirò e sciolse la sua mano da quella del ragazzo seduto al suo fianco, poi riprese
“Non mi interessa se cambierai perché ormai il danno l'hai fatto, mi hai distrutto, insomma guardami, sono in ospedale per colpa tua.
Ho pianto tanto per te, e ogni notte mi dicevo che tu il giorno dopo cambiavi, mi immaginavo te che mi venivi a svegliare baciandomi… invece non lo facevi mai, eri sempre più rabbioso, ed io diventavo sempre più fragile, così fragile che sarebbe bastato un soffio di vento per annientarmi.
È troppo tardi per dirmi che mi ami, perché quando avevo bisogno di te per tirarmi su, non c'eri, non ci sei mai stato.
Devo riprendermi la mia vita appena esco da qui, dovrò riprendermi la vita che tu mi hai portato via.”
Gli occhi di Harry piangevano.
"Non puoi farlo, sono venuto da te tutti i giorni"
"Se ti costava così tanto potevi non venire" disse Harry andando al piano superiore, si chiuse in camera e ne uscì venti minuti dopo con un borsone in spalla e gli occhi fissi su Anne, che se pur triste lo guardava sorridendo, era la cosa giusta lasciarlo andare, doveva rimettere a posto la sua vita, e con Louis nella stessa casa non ce l'avrebbe fatta, Anne lo sapeva.
Per questo in quei venti minuti chiamò la sorella May chiedendole di ospitare Harry, May accettò senza indugio
(MA CHE FA?! VADA VADA NON INDUGI!!)
felice di rivedere Harry in piedi dato che l'ultima volta lo aveva visto su un triste e bianco letto d'ospedale.
Louis era lì, seduto più morto che vivo che sperava che fosse solo un brutto sogno, sperava di non aver sentito quella telefonata. Sperava che Harry non se ne sarebbe andato.
Sperava che Harry rimanesse.
Ma quando lo vide davanti a lui con quella grande borsa blu, dovette crederci.
"Harry ti prego" non ce la faceva il liscio ad alzare la testa e guarda suo fratello, Harry, la sua anima gemella... andare via.
"Vieni qua" Harry lasciò cadere il borsone ed abbracciò Louis, che si aggrappò al più alto come se fosse un ancora e lui una barca.
"Non andare Harry"
E fu quest'ultima la volta in cui azzurro e verde si incontrano, entrambi in tempesta, entrambi consapevoli che il viaggio non sarebbe stato più lo stesso.


13 anni dopo

Louis sposò Briana in una gelida giornata di ottobre. Ci fu una festa grande a cui Harry se pur invitato, non si presentò.

La coppia decise di non avere figli.

Harry si sposò invece con Taylor, ai bei tempi frequentava la stessa scuola dei fratelli, si incontrano a Londra e poco dopo si unirono.

Dopo 5 anni la coppia ebbe due bambini, un maschio ed una femmina, Taylor fece decidere ad Harry i nomi: Larry e Louis.

'fine-

My Kind BrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora