15. Tradimenti e vecchi amici

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Facevo un po' di fatica a camminare sulla sabbia con  le mie converse nere, ma quelle erano di certo l'ultimo dei miei problemi.

Mi ero già prefissata una scaletta mentale con le cose che avrei fatto nelle prossime ventiquattro ore.
Per prima cosa sarei andata da Lydia ; mi mancava e di certo lei mi avrebbe aggiornato su tutto quello che era successo in mia assenza.
Senza tanti peli sulla lingua le avrei chiesto di dormire da lei, per il semplice fatto che non sarei riuscita a stare neanche cinque minuti nella mia casa poiché mi avrebbe fatto ricordare mia madre.

La mattina successiva sarei andata a scuola, dove avrei sistemato le cose con Jack.
Non sapevo ancora che dirgli e cosa fare.
Durante i cambi dell'ora e durante la pausa pranzo sarei andata in biblioteca per racimolare qualche informazione riguardo il quartier generale degli antitritoni, dentro il quale era rinchiusa anche mia madre e altre nozioni riguardo le sirene in generale.

In soli dieci minuti ero riuscita ad organizzare fino a quel punto, ma di certo avrei trovato cosa fare nelle rimanenti ore prima del mio ritorno alla Domus.

Una volta arrivata davanti a casa di Lydia, suonai il campanello.
Era una casa molto antica, apparteneva alla sua famiglia da moltissime generazioni.
Li dentro potevi trovarci di tutto; infatti da piccole ci piaceva molto andare in soffitta e vedere le foto ormai logore e consumate dei suoi antenati.

Una volta aperta la porta, sorrisi alla vista della mia migliore amica.
Era completamente nuda e addosso aveva solo una coperta.

"Tesoro c'è qualche problema?" Disse una voce maschile dal piano di sopra, dove c'era la stanza di Lydia.
" Uhuh abbiamo fatto conquiste in mia assenza " esclamai sorridendo.

" Samantha.. " incominciò, si vedeva che era decisamente a disagio " È meglio che tu te ne vada, te lo dico sinceramente "

" Lydia, tutto ok?" Chiesi a quel punto. " Beh sai, pensavamo che tu non tornassi più quindi ... "
" Pensavate ?! " la interruppi " Tu e chi ?"

Non fece in tempo a rispondere che dalle scale scese il ragazzo che avevo sentito prima.
" Ly, non mi hai risposto e sono sceso, non è successo niente vero? " disse prima di alzare gli occhi e incrociare i miei " Oh merda " finì.

Si perché il ragazzo che scese le scale, in realtà era il mio ragazzo.
E anche lui non sembrava molto vestito, dal momento che aveva solo un paio di boxer con il simbolo di Superman sopra.

In quel momento speravo per la sua incolumità che avesse i poteri che aveva Superman.
Perché in quel momento avrei voluto farlo accidentalmente inciampare.
Si, da un grattacielo di cento piani.

Guardai prima lui e poi Lydia.
" Samantha era venuto qui per chiedermi di te. E poi sai com'è dai... "

" detto sinceramente, mi fate schifo "
Detto ciò, me ne andai

Decisi di bussare alla porta della persona più  vicina a me, dopo Lydia.
La persona con cui ero cresciuta, con la quale avevo passato intere giornate a giocare a nascondino nei campi di granturco del vecchio Jim, e che mi aveva sempre sostenuto senza giudicarmi.
Salii i gradini della casa di Jordan, il mio migliore amico.

Negli ultimi tempi ci eravamo allontanati e quella non era proprio casa sua.
Lui ci conviveva lì da ormai due mesi circa con il suo fidanzato Luke, nonché proprietario dell'abitazione.

Finiti gli scalini, bussai alla porta che stranamente era aperta.
" È permesso? C'è nessuno? " chiesi dopo essermela chiusa alle spalle.
L'entrata era davvero accogliente: alla mia destra c'erano due porte rosse scarlatte; una era chiusa l'altra semiaperta; alla mia sinistra c'era un enorme salone con una televisione altrettanto grande e un divano in cui ci sarebbe strada tranquillamente un'intera squadra di football.

Un flebile singhiozzo proveniente dalla camera alla mia destra sussurrò " S-si, chi è? "
Mi diressi verso la voce è quello che vidi mi fece spezzare il cuore. 
Il mio migliore amico era circondato da barattoli di gelato vuoti, una ventina circa, e ne stava mangiando ancora.
Lo guardai incredula: era sempre stato attento alla linea e cercava sempre di non mangiare cibo spazzatura.
Era seduto su una vecchia poltrona e stava guardando un'altra tramato vecchia serie tv.
Dedussi che si trattava di una serie tv drammatica/amorosa solo ascoltandone due battute
'No Blaine, come hai potuto? Non ti basto io?'
'Oh no piccola, io ti amo, te lo giuro'

Questo suo comportamento mi insospettiva e preoccupava allo stesso tempo.
" Santo cielo Jordan, vuoi per caso morire di diabete? Che ti è successo? "
" S-Sam, mi v-vuoi b-bene?"
"Oh tesoro si, ma ora mi racconti che ti è successo? "

" L-Luke. Mi ha tradito con uno del quinto anno. N-non ero abbastanza. Io per lui ho perso la famiglia e ora mi ripaga in questa m-maniera... " singhiozzó lui.
"Oh Jordan mi dispiace ". Decisi di raccontargli di Lydia e del mio ex ragazzo.
Si beh, che non pensasse che mi sarei rimessa con lui, dopo quello che m'aveva fatto.

"Fino ad un mese fa stavamo con i ragazzi più figli della scuola e ora siamo single. Almeno tu rimani sempre una strafiga da paura, questo tuo nuovo look mi piace, sai? Io invece sto ingrassando a vista d'occhio e fra poco finisco l'ottava stagione di 'Amori in officina'; parla di un carrozziere che s'innamora di una dottoressa. "

Non feci in tempo a rispondergli che una goccia d'acqua cadde dal muro sul mio braccio.
" Oh scusa, ci sono un paio di infiltrazioni. Il rubinetto del bagno degli ospiti perde acqua da un mese ormai, se solo Luke si decidesse di ripararlo invece di limonare persone a caso... "

Lui si fermò vedendo il terrore sul mio volto.
Asciugai subito la goccia sul mio braccio, ma ne cadde un'altra e un'altra ancora.
Mi alzai in piedi e guardai il mio migliore amico.
Ormai ero ricoperta di gocce e da un momento all'altro mi sarei trasformata.

" Qualunque cosa accada, sappi che sarò sempre io, la tua migliore amica"
Finita la frase le gambe mi cedettero e caddi a pancia in giù mentre le mie gambe si univano e si ricoprivano di squame.

Quindi Jordan si alzò, si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio " Ora o mi spieghi tutto o mi porti da un bravo psicologo "

~.~.~.~.~

" Sono qui non solo per capire cosa sono ma anche per trovare qualche informazione su come aiutare mia madre. Sei con me? "
" Ok ok ho capito. Io ci sono "

Dopo avergli raccontato tutto, mi sentivo decisamente più libera e tranquilla.
Non avevo solo riconquistato un vecchio amico, ma avevo trovato anche un alleato.
Per salvare mia madre mi sarebbe servito un aiutante dalla terraferma.
" Ora però dobbiamo trovare dei nomi in codice, tipo le spie, non so se hai presente " mise le mani come per formare una pistola e me la puntò addosso " Tu sei CDP, 'Coda di pesce' e io MCFQL ".

" MCFQL? " chiesi sorridendo.
"Mamma che figo quello lì" mi prese la mano e mi portò al secondo piano.

//spazio autore 
Sinceramente questa settimana non ho molto da dire, vi ringrazio per i commenti carini che mi fate sempre e sono contentissimo che la storia stia crescendo così in fretta.
Ci vediamo alla prossima settimana.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2016 ⏰

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