2. Il terzo anno

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Il suono della sveglia mi fece svegliare di soprassalto, annunciando il ritorno a scuola.
Mi alzai sbuffando, come avrei fatto gli altri nove mesi di scuola.
Mi trascinai fino al bagno, dove aprii l'acqua.

Aspettai un pó prima di entrare, il tempo giusto per l'acqua per diventare calda.
Passato un minuto circa, mi spogliai e mi misi sotto il getto dell'acqua calda.
Dopo essermi rilassata, mi lavai e mi asciugai i capelli.

Li avevo tenuti leggermente umidi sia perché era estate e si sarebbero asciugati da soli, sia perché ero in ritardo.
Mi diressi in camera, dove aprii l'armadio e presi le prime due cose che mi passarono sotto tiro.
Dei pantaloni neri strappati e una maglietta bianca della nostra scuola.
Mi misi le converse bianche e infine preparai lo zaino.

Portai solo un quaderno e l'astuccio, tanto il primo giorno non avremmo fatto niente.
Andai giù in cucina per prendere un frutto, e vidi che mia madre stava facendo colazione.

"Samantha, hai fatto colazione ?" Mi chiese.
"No mamma. Ma mangio solo un frutto che devo scappare perché sono in ritardissimo" feci per uscire dalla cucina, ma lei continuò "Samantha, domani ci sarà la luna piena, devo avvisarti..."

Io però non la feci continuare, che le dissi " Mamma scusa, devo andare".
Non volevo litigare, e poi non era una bugia.

Non sapevo il motivo, ma qualunque cosa mi avrebbe dovuto dire mia madre, mi faceva paura.
Avevo un magone pazzesco nello stomaco, e inoltre avevo la sensazione che qualunque cosa lei avesse avuto da dirmi, sarebbe stata devastante.
Avrebbe completamente stravolta la mia vita.
E, stranamente, avevo ragione.

Jack mi aspettava, come sempre, davanti a casa mia con la sua moto.
"Amore sbrigati, siamo in ritardo anche il primo giorno" e si mise il casco.
Io indossai il mio, e partimmo alla massima velocità.

" Ehi Sam, volevo chiederti scusa per ieri sera, se non ti senti pronta posso capirlo.. " lasciò la frase in sospeso.
" Non preoccupati, è tutto apposto." Dissi sorridendogli.
Avevo sempre amato le moto, il modo in cui l'aria ti sfrecciava intorno, facendoti sentire libera.

Arrivati a scuola, il cortile era quasi vuoto, fatta eccezione per alcuni ragazzi che evidentemente avevano deciso di saltare la prima ora.
La trovavo una cosa molto ridicola, marinare anche il primo giorno intendo.

Cercammo di non farci vedere da Miss.Hermald , la segretaria della nostra scuola, ma sembrava che avesse la vista di un'aquila.
"McLaren e Martin, anche il primo giorno in ritardo? "
" Ci scusi " dicemmo all'unisono.
"Ci può dire che cosa abbiamo alla prima?" Le chiese Jack.
"Avete Biologia con la prof. Mason, secondo piano aula tre" ci disse solo dopo aver messo i suoi occhiali da lettura in bilico sulla punta del naso.
Dopo averla ringraziata, salimmo le scale di corsa e bussammo alla porta della prof. Mason.

"Avanti " sentimmo dire da dentro.
Timidamente aprii la porta e , dopo aver chiesto scusa, mi sedetti vicino alla mia migliore amica Lydia.
Alzai la testa per iniziare ad ascoltare la lezione e quasi caddi dalla sedia.
La professoressa somigliava in una maniera incredibile a mia madre, solo che aveva gli zigomi più pronunciati, gli occhi verdi e non marroni e i capelli biondi e non bruni.

In quel momento George Smith si girò verso il mio ragazzo e ad alta voce disse " In ritardo perché finalmente sei riuscito a portare a letto la tua ragazza, eh Martin ?"
Allora Jack alzò la testa, lo guardò e sorrise " Anche se fosse, almeno io non ho rapporti con una cagna"

Savannah si alzò dalla sedia e indicandolo quasi gridò " Jack ! Cagna sarà tua madre che ti ha fatto "
" Uh solo io sento degli abbai? " dissi a quel punto io.

" McLaren, non sta rompere "
A quel punto la professoressa tirò un pugno alla cattedra, zittendoci all'istante.
" Zitti tutti, e ora torniamo alla biologia"

Improvvisamente la testa mi iniziò a girare, i battiti del cuore accellerarono.
Quindi alzai la mano e chiesi di andare in bagno.
La professoressa acconsentì.

Una volta in bagno, mi lavai i polsi e la faccia sotto l'acqua fresca e poi mi guardai allo specchio.
Rimasi allibita.
I miei occhi da marroni erano diventati verdi.
Verdi smeraldo.

//spazio autore
Spero che la storia vi stia piacendo, se si mettete una stellina e un commento E BUON CAPODANNO A TUTTII
{ marcovolpato_ }

Quelle notti di luna pienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora