<<Di più, di più>> implorava Tsukishima succhiando avidamente il membro di Kuroo.
Il ragazzo dai capelli neri lo stava penetrando con tre dita bagnate fradicie.
La punta di Tsukki gocciolava di liquido preseminale mentre lui si beava dell'odore pungente dei testicoli e del pene di Kuroo.
Lo prese tutto mentre Kuroo allargava le dita dentro di lui.
Tsukki gemeva estasiato da tutte quelle sensazioni.
Dopo aver leccato per bene succhiò con le labbra la punta, solo la punta, e lasciò dei piccoli baci su tutta la lunghezza del gatto.
Kuroo, invece, gli morse una chiappa e gli diede una sculacciata.
Si spinse più a fondo con le dita e Tsukki venne inarcando la schiena.
Kuroo invece lo fece sulla sua faccia.
Tsukishima si alzò prendendo i suoi vestiti e vestendosi.
Era sempre la solita storia: lui andava da Kuroo, faceva un pompino al ragazzo con i capelli neri, si innamorava un po' di più senza un motivo valido e poi...poi arrivava Kenma a ricordargli che Kuroo era innamorato di lui e non del biondo.
<<Quindi ci venite?>>
<<Dove?>>
<<A quel concorso>> si accese una sigaretta.
<<Ti ho detto che non mi piace l'odore del fumo. E comunque credo di no>> la verità era che non voleva vedere Kuroo sbavare dietro al budino per tutto il tempo.
Gli avrebbe fatto male e il suo umore sarebbe stato di merda.
Non aveva voglia di trovare una scusa plausibile con i compagni di band.
<<Ehi Tsukki,>> lo chiamò il gatto:<<Non fare i capricci, venite e basta. È un ottimo modo per avere nuovi fans>>
<<Non ho voglia di vederti fare gli occhi dolci al budino>> sbottò Tsukki senza rendersene conto.
Kuroo si bloccò a quella rivelazione.
<<Non è vero che farei gli occhi dolci>>
<<Certo, scommetto anche che poi non finiresti a fartelo succhiare da me in un cesso lurido>> gli fece notare soddisfatto della sua stessa stronzaggine.
<<Sei nervoso per caso?>> gli chiese alzando gli occhi al cielo.
Tsukki non rispose infilandosi le scarpe.
<<Stavo pensando di dichiararmi a Kenma>>
Tsukki scrollò le spalle, non era certo la prima volta che diceva di volerlo fare.
<<Se ben ricordo l'ultima volta che hai detto questa frase siamo finiti in un ripostiglio>>
Kuroo si morse la lingua cercando di parlare: <<Sono serio questa volta>>
<<Come la scorsa e quella prima ancora e quella prima di quella>> lo sbeffeggiò Tsukishima.
<<Insomma Tsukki!>>
Quel soprannome gli dava fastidio, ma se era pronunciato dalla voce di Kuroo allora gli piaceva.
Adorava l'idea che Kuroo gli avesse affibbiato un soprannome, era sinonimo di affetto.
Sorrise uscendo dal camerino mentre Kuroo ancora protestava.
Tsukishima era fiducioso del fatto che neanche questa volta Kuroo si sarebbe dichiarato a Kenma.
La prima volta che il moro aveva detto quella frase gli era venuto da piangere, poi, verso la terza e quarta volta, aveva anche iniziato a riderci sopra.
Kuroo non aveva abbastanza coraggio.
Sarebbe stato suo ancora per molto tempo, questo pensava Tsukishima.
**Spazio pazzoidi in libertà (vigilata)**
Buon lunedì e...speriamo di arrivare al weekend ;-;