8.la preparazione

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Il giorno della vendetta era arrivato subito finalmente.
Je la vojo fa paga' troppo a quei stronzi. Non solo per fatto che c'hanno invaso Er territorio ma anche sopratutto a quer fijo de puttana de Er gemitaiz pe quello che ha fatto a Alison.
Nun se toccano le donne, si viziano con amore, sesso e tutto ció che vojo e sopratutto se stuzzicano.
Le donne sono come l'erba: va assaggiato, assaporata e poi infine rimanecce sotto, ogni volta devi trattalla bene come quando devi fa na canna e tutte devo esse perfette.
E le donne mijori so le donne che te fanno rimane sotto.
L'amore che per qualcuno  è come quello per la  ganja.
Roba da mattina.
Ti creano entrambi dipendenza fisica e sopratutto psicologica.
Due cazzo de droghe una mejo de quell'altra.
E Alison era diventata una cazzo di droga per me.
Me c'ha fatto armane' peggio della bamba.
È anche come il rap.
Cazzo.
Donne. Ganja. Rap.
Senza il rap non riesci a vivere.
Vivresti con il peso di tutte le cose serie che vorresti dire al mondo ma non puoi?
Perché il mondo non capisce.
Non capisce cosa succede dietro lo spettacolo,dietro 'famiglie felici',dietro e dentro gli adolescenti e alle persone.
Non vede la cattiveria,l'ingiustizia,la falsità,la miseria,la merda che c'è all'interno di esso.
Il rap sono notizie che vuoi diffondere.
È un telegiornale veritiero e che ti fa riflettere.
E mi ringrazio per vivere in un mondo tutto mio...
Dopo dei lunghi pensieri decisi di fare una sorpresa a Alison. Andai di sotto, prima in salone per fargli una canna d'erba e poi in cucina dove gli preparai del tè' e un cornetto.
Misi tutto sopra un vasoio e poi risali di sopra.
Andai in camera e decisi di svegliarla.
Alla fine erano le 11:30 , quindi neanche tanto presto.
La scossi leggermente e poi gli sussurrai 'buongiorno principessa'.
Lei si stiracchiò e poi aprii gli occhi e io corsi subito a prendere il vasoio con la canna della mattina e la colazione a letto.
Prese la canna e la accese poi fece un sorso di tè.
Lasció metà te che aveva conservato per 3/4 della canna e inizió a mangiare tutto il cornetto, prese di nuovo la canna e me ne lasció mezza.
Finii il te' e poi io gli ripassai la canna lasciandogli l'ultimi du tiri come da rituale degno e rispettoso, poi lei la spense dentro il posacenere.
Mi guardò, mi sorrisi e si avvicinó dandomi un bacio e dicendomi:'grazie e buongiorno baby'.
Ci sdraiammo e lei si appoggió sopra a me.
Appena ci sistemammo pe bene gli chiesi:' te piace sta qua?'
Annuì e basta.
A:' tu si mille vorte mejo de quer cojone'
Si zittì un attimo e poi chiuse la frase con ' persino a letto'
Mi girai sbarrando gli occhi e gli dissi:' quello ovvio cazzo. T'ho fatto orgasma' come n' cane'
A:' sarà stato un caso' disse facendo una risatina maliziosa.
Mh furba la ragazza.
Sapevo dove voleva arrivare.
NN:' se sicura?'
Inizai a baciarla prima su tutto il collo e sali sulla bocca. Gli diedi tanti baci caldi e poi più forti dove infilai pure la lingua.
La smisi di baciare e poi andai verso l'orecchio.
Gli diedi un bacio sul lobo e poi glielo mozzicai.
Gli sussurrai:' ora vedremo'
Gli leccai l'orecchio e poi gli tolsi il reggiseno.
Era l'unico pezzo de stoffa che me divideva dalle bocce che c'aveva.
Lo lanciai via e poi presi na getta su una mano e iniziai a palparla de brutto. Poi con il pollice e l'indice inizia a stuzzicargli i capezzoli facendola eccitare e provocando dei piccoli gemiti.
Iniziai a baciarle tutta la pancia e poi scesi fino alle brasiliane.
Mamma mia tanto tanta roba.
Gleile levai e continuai a baciarla fino al clitoride poi iniziai a leccargliela per bene.
Dopo un po' mi alzai e la guardai.
Lei mi guardai e io guardai di corsa la sua picchia e poi riguardai Alison, facendo entrare dentro di lei il mio indice e poi subito dopo il medio provocandogli piccoli gemiti e poi infilai ancora altre sue dita e pompando in lei quindi quattro dita, iniziò a gemere forte così mi levai i boxer corsi verso il mio comodino e presi un cazzo de preservativo. Me lo misi e poi rinfilai le queattro dita in lei preoarandola bene a ció che gli aspetterà.
Levando le mie dita infilai il mio cazzo piano piano, e entrai e uscì in lei con movimenti che aumentavano sempre di più la forza.
Uscì da lei poi la rigirai mettendola a novanta. Rientrai in lei facendo e dando la stessa potenza come avevo fatto prima iniziò a venire e sopratutto a strillare.
Ma forte.
Infine gli gli presi le braccia dai polsi e gliene ressi mentre con l'altra mano gli presi i capelli e gli tirai indietro la testa.
Lei strilló sempre più forte e alla fine,prima lei e dopo io, venimmo entrambi.
So troppo forte.
Mamma mia.
Io so troppo forte e lei è troppo una bomba.
Non riesco a capire come possa essere così sexy.
Era meravigliosa.
Il suo fisico ondulato.
I suoi tatuaggi.
Il suo central e chips.
I suoi dilatatori enormi.
I suoi buchi all'orecchio.
I suoi lunghi capelli rossi.
I suoi occhi azzurri.
I suoi occhi mamma mia. Roba da pazzi.
Era quella giusta.
Sisi. Era proprio lei.
Decisi di dedicargli tutto il giorno fino alle 7 di sera.
Siamo rimasti rinchiusi in camera per conto nostro a scambiarci due bacini e a vedere un film.
Scrissi anche un po' e portai avanti il mio lavoro quando Alison verso le 5:00 si addormentó.
Alle 7.09 la svegliai e la portai di sotto per cenare.
Subito dopo verso le 9.30 ci iniziammo a preparare per la grande serata.
Ovviamente Alison doveva rimanere qua a casa perció prima di andare nella sala dove parlavamo gli diedi un bacio e gli dissi:'piccola rimani qua da sola fino verso  le 12 o a fino alle 1. Non è tanto.
Resisti? '
Lei annuì e fece spuntare fuori un piccolo sorrisetto.
'Grazie baby' gli risposi sorridendogli.
Lei si giró dandomi le spalle e se ne andó, sussurrando per non farsi sentire:'grazie a te' .
In realtá io l'avevo sentito ecco.
E per fortuna.
Ora so già cosa pensa di me.

Forced.|NNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora