11.da Ivo

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Salii le scale e Chiamai Alison, dirigendomi in camera.
Aprii la porta e je iniziai a spiegà tutto:' piccola, prepara le valigie.. Devi andare a Milano.
È per il tuo bene e tranquilla,io ti verrò a trovare sempre.
Sei con mi sorella e mi madre quindi per favore,non fa la zoccola con nessuno,ripeto NESSUNO.
Chiaro?
E fai come te dirà mi zia Anna'
Alison annuí e me rispose strillando:' io non so na zoccola,stronzo!'
Spalancai gli occhi e gli chiesi incredulo:' CHE CAZZO HAI DETTO?'
Lei, testarda com'è,mi strilló in faccia:' non so na zoccola,stronzo!'
Respirai rumorosamente e mantenei la calma.
Non voglio litigare con lei o fargli male, basta, la amo, anche se sembrava strano da me ma era così.
Gli risposi con:' va bene.. hai ragione,scusa!'
Insomma j'ho detto quello che, tutto e donne se vojono fa sentì di', perchè è sempre così.
Lei me se avvicinó e me sorise e me lasciò n bacio su a bocca mia,molto delicato.
Gli sorisi e me venne n'idea da paura.
NN:' stasera mettiti in tiro,te porto a cena fori.'
Lei inizió a saltellà dalla gioia e aprì l'armadio piccolo, che je avevo montato in camera e inizió a fruga' dentro la roba sua.
Mi disse:' dai esci amo' '
Risi e mentre uscivo,me chiusi la porta alle spalle.
Scesi per mangiare qualcosa.
Erano le 5 passate e co tutta la roba da sistema e cazzi e contro cazzi, me so dovuto salta il pranzo e a quanto pare, Alison ci metteva come minimo tre ore, prima da scappa'da quella stanza,PRONTA.
Parolona per le donne.
Quindi me la presi popo con comoda e me magnai n' pezzo de pizza avanzato in un cartone e me bevvi na bella birretta.
Me feci na canna e popo mentre la stavo accenne sul divano, sdraiato in santa pace, senza che nessuno, a quanto pareva, rompeva Er cazzo, arrivó Gemello, che come sempre nella sua puntualità me venne a rompe Er cazzo!!
Se tuffò co na violenza impressionante sur divano, dandome quarche calcio..
NN: 'COGLIONE!!'
G:' scusa fra' ma te devo chiede na cosa', me disse dopo essersi sistemato pe' bene.
Scrollai le spalle e incitandolo con le mani, je dissi:' beh, Daje dimme, sto qua..'
G:' che stai qua 'o so... te vedo eh'
Fece na breve pausa, me guardó pe vede' la mia reazione alle sue stupide e classiche osservazioni idiote e scoppió in 'na risata piccoletta, che duró neanche  du minuti.
G:' stasera annamo a casa de Chicoria a registra e fa le solite cose da tossici:tipo le canne,un po' de bamba, insomma le nostre solite cose..'
Aveva 'n tono da uno che stava a Pija in giro e nostre solite serate.
Poi continuó a parla':' oppure la picchia te sta a incula?'
NN:' ma vaffanculo coglione.. veniamo tutti e due, letteralmente'
G:' sei un porco frate'.. so curioso de vede se è na pischella degna de Noyz'
Mi guardó e con un sorriso ghigno se ne andó.
Du ore passarono subito,giusto per la lecca della bomba e appena sentì dalle scale i tacchi de Alison ,me gira e  c'è stava lei tutta acchitata. Vestitino nero leggero attillato e portava na pelliccia marroncina chiara e n' paio de tacchi che ,rega, ve dico che era 'no schianto.
Un disastro della natura, ma non perché faceva casino o altro, ma quando ti ci ritrovavi dentro e ne subisci tutte le conseguenze,ti stravolge la vita, ma in senso meraviglioso.
La amavo veramente tanto.
Appena fini de scenne tutte le scale, je andai la e je diedi 'n bacio e gli dissi 'sei bellissima amo' ' .
Mi sorrise e mi prese la mano trascinandomi verso la porta.
Appena usciti dalla porta de casa sei fermó, rovistó 'n pochetto dentro a borsetta sua e prese na sigaretta che accese.
Andai in macchina e l'aspettai e dopo 5 minuti entrò in macchina attenta a non rovinasse praticamente 'n giorno de preparazione Pe sta cena. Appena chiuse la porta je chiesi perché ha fumato fuori da a macchina, quando in realtà qua dentro c'è pippava pure e me ci faceva lì boccini:ovvio che non gli dissi così, anche perché se sarebbe arrabbiata e io non volevo farla arrabbia stasera.
Era meravigliosa, na bellezza unica.
Andammo nel locale ' da Ivo', era Er mio preferito. Faceva der pesce da paura e a Centocelle, Er pesce tra un po' manco esisteva.
Poi insomma manco serviva prenota' perché era mi zio.
Ovvio da parte de mamma.
Me voleva un botto bene e io anche.
Quanno me je so presentato la con la pischella,spalancò gli occhi e prendendo la mano a Alison, dove je diede n bacio, me disse:' Bonasera! Emanue',caruccia sta pischella, come se chiama? '
Alison, sorrise e je allungó la mano dicendogli con molta eleganza, che non gli ho mai visto:' sono Alison, piacere signore'
I: ' ber nome,Alison. Però te prego chiamame zio perché signore 'n se po' sentì!'
Mi zio era l'unico che ancora me chiamava Emanuele e sopratutto, non sapeva quello che facevo a Centocelle: nonostante questo però la mia famiglia, compreso lui e gli amici, sono intoccabili, come è giusto che sia.
Lui non andrà a Milano, anche perché nessuno sa che lui è mio zio.
Zero notizie.
Zio Ivo, è conosciuto solo per il ristorante e lo vedi solo li. Anche a Natale, Ivo mangia al ristorante.
È tutta la sua vita.
E è meraviglioso Er fatto che sia così attaccato a na cosa.
Dopo esserci seduti su un tavolo che stava nascosto popo bene, mangiammo, pagai giustamente io e poi prima de uscì da Er ristorante, annai a saluta mi zio.
Ivo me fece i complimenti pe la figaggine de Alison e me chiede:' ma 'n do cazzo l'hai acchiappata?'
NN:' eh zi, lunga storia..'
Ivo:' non fattela scappa me raccomando.. non fa er solito'  dice puntandomi il dito.
NN:' tranquillo zio, lei sta lì e non se ne andrà mai perché non je lo permetteró mai.. comunque quanto de devo?' Chiedo tirando fuori il portafoglio.
Zio strilla dicenno:' sta bono! Questa la paga lo zio'
Je sorrisi e je diedi na pacca sulla spalla ringraziandolo e lo abbracciai, salutandolo.
Uscimmo dal ristorante e c'è dirigemmo verso casa del er Chicoria per fa le solite cose che famo, cioè drogasse.
La droga non è mai troppa per  le gente come noi che deve campa male ma lo devo fa comunque co 'n sorriso obbligatorio sulla faccia.
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So na poetessa rega.

Forced.|NNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora