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Il giorno seguente alla visione mi sentivo strana.
Ripensai a quel "ricordo" e non riuscivo a capire cosa significasse.
Mi diressi a scuola senza neanche salutare mia madre.
I Dottori erano sempre stati al mio fianco? Ci stavano osservando? Se si, da quanti anni?
Vidi Stiles, Lydia, Liam nei corridoi, ma non ebbi neanche la forza di salutarli.
Andai diretta nell'aula di scienze e mi sedetti tra Kira e Scott.
Ascoltai passivamente la professoressa, pensavo a cosa avessero in comune Tracy, Corey e Lucas.
Una volta finita la lezione feci per uscire dalla classe, quando sentii qualcuno cadere.
Mi voltai ed era Scott.
"Scott ti senti bene?" Urlò la professoressa accasciandosi al suo fianco. 
Stava avendo un attacco d'asma.
Mi avvicinai e gli tolsi lo zaino dalle spalle.
Cercai il suo inalatore, ma non c'era da nessuna parte.
"Scott ascoltami, hai l'inalatore?" Chiesi prendendogli il volto tra le mani.
Riuscendo a malapena a respirare Scott scosse la testa.
Era un Alpha, pensava di non dover essere più soggetto ad attacchi del genere.
Lascai la mia borsa in classe e corsi fuori verso il mio armadietto.
Per anni soffrii di asma anche io, dovevo avere un inalatore da qualche parte.
Aprii l'armadietto e scaraventai tutto per terra: libri, quaderni, penne.
Cercai ovunque e finalmente lo trovai.
Corsi in classe e vidi che si era formata una cerchia di persone attorno a Scott e alla professoressa.
Li scostai con poca delicatezza e mi accasciai nuovamente di fianco a Scott.
Avvicinai l'inalatore alla sua bocca e lo aiutai a respirare.
Dopo pochi secondi sembrò riprendersi, ma poi svenne.
Afferrai il suo braccio e lo strinsi con forza.
"Scott" Dissi fermamente facendo illuminare i miei occhi.
L'Alpha sbarrò gli occhi prendendo un grande respiro.
Scott non avrebbe dovuto avere attacchi del genere, un Alpha era capace di guarirsi da solo.
Mi afferrò il braccio e mi sussurrò all'orecchio: "Ho visto delle cose".
"Lo so" Risposi.


A fine giornata scoprii che sia Scott sia Lydia avevano avuto delle visioni. Scott aveva rivissuto un ricordo come me, mentre Lydia aveva vissuto un ricordo che non era suo.
Entrambi avevano visto i Dottori al loro fianco.
Ora restava da capire se ci stessero osservando da anni o se semplicemente erano capaci di "entrare" all'interno della nostra mente.
Quella sera sapevo che Lydia e Stiles erano in ospedale perchè Lydia voleva controllare una sala operatoria che vista nella sua visione, mentre Scott e Theo erano a scuola per dei danni procurati da una possibile Chimera.
Dopo aver finito di studiare, più che altro aver fatto finta, decisi di andare a controllare i ragazzi in ospedale.
Erano lì giá da un'ora e non avevano dato nessuna notizia.
Una volta arrivata mi diressi al quarto piano, dove lavorava Melissa.
Quando le porte dell'ascensore si aprirono vidi Malia e Scott combattere contro i Dottori.
Immediatamente ruggii e feci fuoriuscire gli artigli.
Uno dei Dottori si voltò verso di me e mi venne incontro, con passo lento e anche arrogante, sapeva che mi avrebbe messo al tappeto subito.
Ormai avevamo capito di non poterli combattere, quindi decisi di farlo distrarre.
Gli sferrai un destro in pieno volto così forte da fargli almeno girare il capo.
Non era facile smuovergli, era come se fossero inchiodati al pavimento.
Mi afferrò per il collo scaraventandomi contro il muro. Sbattei la testa forte, quasi da perdere i sensi.
Ero cosciente, ma non riuscivo a muovermi, potevo solo osservare il Dottore venirmi incontro a passi pesanti.
Mi afferrò nuovamente facendomi alzare lungo il muro e iniziò di nuovo a stringermi il collo.
La sua mano era come una tenaglia: continuavo a graffiarlo, a spingerlo, ma niente da fare.
Non riuscivo più a respirare, sentivo la testa esplodere.
"HELEN!" Sentii una voce chiamarmi, ma ero troppo stordita per girarmi.
"HELEN" di nuovo la voce.
Stavolta una luca abbagliante mi accecò, pensavo di essere morta.
"Helen, ti prego" la voce di Stiles risuonò nella mia testa.
"Se è questo quello che vuoi..." Insieme alla voce si materializzò anche Stiles.
Lo stavo fissando, avevo gli occhi colmi di lacrime e anche lui.
Ricordai questa scena, quello sguardo triste, quelle parole.
Fu quando gli parlai della mia partenza.
Eravamo fuori casa sua, intravidi persino la sua jeep.
Come se il tempo si fosse congelato, notai uno dei Dottori che si stava avvicinando a noi.
"HELEN".
Fu come se la voce che mi chiamava mi stesse riportando indietro.
Stiles scomparve, ed insieme a lui anche il Dottore.
Aprii gli occhi di scatto e capii di essere tornata alla realtà.
Non avevo più fiato, ma in quell'istate mi sentii così potente da poter affrontare dieci di quei Dottori.
Afferrai il suo braccio e lo spinsi via.
Il Dottore non se lo aspettava probabilmente, così giocai sull'effetto sorpresa.
Gli sferrai un pugno così da farlo girare e tirargli un calcio sulla schiena.
Cadde per terra, facendo tremare tutto l'edificio.
In pochi secondi scomparve senza emettere suono.
Silenzio.
"Come..." Scott non riusciva a parlare.
"Come hai fatto?".
Mi voltai e guardai Malia, Scott, Lydia, Stiles e Theo.
"Non lo so".
Tutti mi fissarono con un'aria strana, erano come incuriositi da qualcosa.
"Che hanno i tuoi occhi Helen?" Stiles si avvicinò, seguito da Theo e Scott.
Non riuscivo a capire cosa intendessero, sapevano tutti che erano azzurri, cosa c'era di strano?
"Sono... viola" sussurrò Lydia con uno sguardo preoccupato.
Viola?
"Io... non lo so, non sapevo esistessero" Stiles continuava a fissarmi.
Guardava me, non i miei occhi, e ciò mi metteva troppo a disagio.
"Portiamola da Deaton insieme al cadavere" disse Theo quando sentimmo le sirene della polizia.
"Aspettate, qualche cadavere?" cercai delle spiegazioni, ma non mi furono date.
Scendemmo velocemente le scale di emergenza insieme al cadavere di quel ragazzo.
Tutto ciò mi fece capire ancora una volta il motivo per cui ero andata via da questa città.
Quel ragazzino aveva solo sedici anni, ed era morto; lo stavamo trascinando mentre il suo corpo era senza vita.
Per un momento pensai a tornare a New York, solo per un momento.
Entrammo velocemente nella jeep di Stiles e ci dirigemmo all'ambulatorio veterinario.
Cosa era successo durante lo scontro con il Dottore?
Perchè i miei occhi erano viola?
E soprattutto perchè Stiles aveva una cicatrice dietro la spalla. 
Messaggio da Liam Dunbar:
"Ho trovato una Chimera: Hayden".

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CIAO RAGAZZE!!
Oh dio la storia è arrivata a duemila visualizzazioni!!! Grazie mille, non penso potesse piacere tanto nonostante non la aggiornassi da secoli!
Spero che questo capitolo vi piaccia, i prossimo saranno leggermente più veloci.
Grazie ancora, aggiornerò presto prometto 💕💕💕

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 26, 2016 ⏰

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