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"Tracy" la chiamai e cercai di muovermi il più lentamente possibile.
Kira e Lydia erano lì, evidentemente avevano seguito anche loro il kanima.
La porta si spalancò nuovamente ed entrarono senza pensarci due volte Malia e Stiles.
"Fermi!" urlai, attirando l'attenzione di Tracy su di me "Qualcuno mi spiega che cazzo succede?"
"Helen è un kanima, ricordi quel ragazzo... Donovan?"
Certo che lo ricordavo, giocavamo insieme quando eravamo ragazzini. Dopo i dodici anni divenne un tipo strano, molto solitario.
"Tracy ha attaccato l'auto che lo stava trasportando in un penitenziario. Ha ucciso suo padre, non è più in lei"
"Sta dormendo" sussurrò Lydia un secondo prima che Tracy balzasse su di me.
Kira estrasse la sua spada, facendo comparire attorno al suo corpo delle fiamme che andavano a formare una volpe.
Non l'avevo mai vista così.
Ruggii e tirai fuori gli artigli, ma Tracy mi colpì con la sua coda dritto nello stomaco.
Trafisse il mio addome e poi scomparve nel seminterrato.
Fortunatamente prima Kira riuscì a tagliarle la coda, facendole emettere un lamento tremendo.
Non era la prima volta che mi colpivano, ma non avevo mai sofferto così.
Ero paralizzata.
Sentii la porta aprirsi di nuovo, ma ero troppo debole per notare chi fosse.
"Malia, prendila! Sta ancora vivendo i suoi incubi! Svegliala!" urlò Lydia inginocchiandosi davanti a me e premendo sulla mia ferita.
"Helen!"
Sentii una voce chiamarmi, ma era come lontana chilometri.
Aprii gli occhi e vidi Theo al mio fianco, con gli occhi colmi di paura.
Notai anche Stiles sulla soglia della porta fissarmi incredulo.
"It's okay" fu l'unica cosa che riuscii a dire, stringendo forte la mano di Theo.
"Rimani sveglia" mi sussurrò il ragazzo, ma era troppo tardi.
Chiusi gli occhi e mi abbandonai al mondo dei sogni.

"Ragazzi sto bene!".
Era la centesima volta che lo ripetevo quella mattina.
Il giorno prima, dopo che Tracy mi aveva colpita, ero svenuta per un paio d'ore, il tempo che la ferita si rimarginasse.
Deaton disse che ero stata fortunata, che Tracy non era semplicemente un Kanima.
Ci mostrò che Tracy aveva gli artigli di un lupo mannaro, ma il veleno e le squame di un Kanima, mentre il ragazzo con gli artigli blu elettrico era un lupo mannaro, ma con gli artigli di un'aquila: un Belasko.
Chiesi come tutto ciò fosse possibile, me non riuscii ad avere una risposta.
Guardai fuori la finestra dell'aula di biologia L.A. e notai le numerose macchine della polizia.
Donovan era riuscito ad evadere dalla cella, doveva rispondere a un'accusa di omicidio.
Dopo essere stato ritrovato poco lontano dal luogo dell'incidente causato da Tracy era stato trasportato in prigione.
Non poteva essere stato Donovan, non era mai stato un tipo violento. Stiles disse che aveva cercato di minacciare suo padre, ma ero sicura che non sarebbe mai stato capace di fare del male allo sceriffo, tantomeno al suo avvocato nonché padre di Tracy.
Il signor Stilinski non aveva voluto crederci, dicendo che la giustizia avrebbe fatto il suo dovere.
"Bene ragazzi" la professoressa entrò in classe distribuendo i libri di testo per quest'anno "aprite pagina sul capitolo Il percorso del DNA verso le cellule".
"Se il 99.9% della sequenza del nostro DNA è uguale a quella degli altri esseri umani, come spieghiamo lo 0.1% di differenza?" la professoressa guardò tutti noi con sguardo interrogativo
"I nucleotidi" rispondemmo io e Theo contemporaneamente.
Lo guardai sorridendo.
La professoressa sorrise e scrisse qualcosa sul suo registro.
Abbassai lo sguardo sul mio quaderno di appunti e ripercorsi mentalmente ciò che avevo scritto:

Belasko
Artigli
Tracy
Kanima

Tracy e il Belasko avevano qualcosa in comune, ma cosa?
In seguito la domanda di Lydia mi fece aprire gli occhi.
"Esistono più specie in un solo DNA?"
"No, ma possono esserci più parti di DNA nello stesso individuo. Viene chiamato..."
"Chimera" dissi contemporaneamente alla professoressa
"Argent, complimenti" mi sorrise nuovamente, mentre Scott, Kira e Lydia mi guardavano sconcertati.
Nei miei due anni a New York mi appassionai alla mitologia greca, quindi conoscevo alla perfezione ogni essere mitologico relativo ai greci.
Che stupida, avrei dovuto pensarci prima: quei ragazzini erano delle Chimere.
Era tutto così confuso, odiavo tutto ciò.
Ecco di nuovo della sensazione orribile nello stomaco, come se stesse per succede qualcosa di orribile.
Non ce la facevo più.
"Scusi" biascicai prendo i miei libri ed uscendo dalla classe. Mi sedetti per terra e presi un profondo respiro.
Ero davvero pronta a tutto quello?

Da Scott:
Helen, abbiamo bisogno di te in ospedale, ora.

Erano le nove di sera ed ero appena uscita di casa per un passeggiata dopo cena in compagnia delle mie sigarette.
Ero tornata prima a casa quel giorno, non potevo rimanere ancora lì.
Ne parlai con mia madre, e stranamente fu comprensibile.
Lei sapeva tutto, nonna era una banshee, quindi era abituata a queste cose, ma non ad una figlia licantropo.
Quando glielo mostrai era sconvolta, non le erano mai piaciute queste creature, essendo mio padre un cacciatore...
Buttai la sigaretta prima di entrare in ospedale e chiesi ad un infermiere dove avrei potuto trovare Melissa.
Mi indicò l'ascensore e mi portò al quarto piano.
Appena uscii notai Kira completamente sconvolta.
"Helen" Kira corse verso di me e mi abbracciò.
"Che succede?" chiesi ricambiando l'abbraccio.
"Entra" disse semplicemente Scott aprendo la porta.
Entrai e ciò che vidi mi sconvolse.
Sul lettino c'era una ragazza identica a Kira, con il braccio fasciato e delle abrasioni sul collo.
Ora capivo perché era così sconvolta.
Cercai di toccarla, ma quando le mie dita vennero a contatto con la sua pelle cambiò forma.
Prese le mie sembianze.
"Sembra un camaleonte".
Ecco, era abbastanza.
Ora per Beacon Hills c'erano una massa di adolescenti tramutati in creature sovrannaturali pronti ad uccidere.
"Ho assorbito il suo dolore, dovrebbe sve-" Scott non riuscì a terminare la frase che il ragazzo si alzò improvvisamente prendendo le sue sembianze originali.
Era Corey, lo conoscevo.
L'avevo visto parlare con Liam un paio di volte.
"Al sinema" prese un respiro profondo facendo brillare i suoi occhi di viola "Lucas, Lucas mi ha ferito".
Furono le sue ultime parole prima di crollare sul cuscino tornando a dormire.
Guardai Scott e Kira con uno sguardo di intesa.
Dovevamo trovare questo ragazzo prima che potesse fare del male a qualcun altro.
Il Sinema era un club misto per ragazzini, era una specie di bunker a luci rosse.
Arrivammo e notammo un forte odore di sangue.
Corremmo verso l'entrata e un odore di alcol e erba invase le narici.
Sentii anche una strana sostanza, la sentii quasi scorrermi nelle vene.
Era come se la conoscessi già, come se avessi già sentito quell'odore.
Non avevo mai visto quel Lucas, né sentito parlare di lui. Non avevo idea di come l'avremmo trovato.
Notai in lontananza Liam appoggiato a un pilastro di pietra, i suoi occhi erano gialli.
Stavo per avvicinarmi quando una figura scura corse velocemente dietro la console per poi scomparire in una specie di stanzino.
"Scott" lo afferrai per un braccio e lo trascinai in quella direzione.
Spostai la tenda di perle nere e vidi un ragazzo biondo buttare per terra un altro ragazzo con il capo rasato.
Il ragazzo biondo intimò a Mason, l'amico di Liam, di scappare.
Lì capii.
Il ragazzo col capo rasato era una Chimera, era Lucas.
Quest'ultimo si rialzò e vidi i suoi occhi completamente neri e dei pungiglioni sulle sue braccia.
Ruggii e cercai di colpirlo con gli artigli, ma era davvero molto veloce.
Cercò di colpire Scott, ma gli afferrai le spalle e lo scaraventai contro il muro.
Liam entrò nella stanza e lo aggredì colpendolo ripetutamente in volto con pugni e graffi.
"Liam..." Scott gli prese una spalla per farlo smettere.
Era in fin di vita, io avrei voluto ucciderlo, ma Scott era fatto così.
Ad un tratto Kira, che era rimasta in disparte di fianco a Mason, iniziò a trasformarsi.
Attorno a lei si creò un'aura rossa, come se una volpe la stesse avvolgendo.
Urlò qualcosa in giapponese e sfoderò la sua spanda, con l'intento di colpire il ragazzo.
Questa volta fui io a fermarla.
Le afferrai la mano con tutta la forza che avevo, ma quella non era Kira.
Le conficcai gli artigli nel polso attirando il suo sguardo su di me.
"Kira" dissi a denti stretti facendo brillare i miei occhi.
Le fiamme attorno a lei si spensero, la volpe scomparve e Kira tornò in lei.
Nella stanza calò il silenzio.
Nessuno di voi aveva qualcosa da dire.
Benvenuti a Beacon Hills ragazzi.
Improvvisamente anche Theo entrò nella stanza.
"Helen" bisbigliò il mio nome come se non credeva che mi avrebbe rivisto.
Si avvicinò, ma quando ormai era a pochi passi da me si fermò, posando il suo sguardo sul mio petto.
Lucas mi aveva ferito, ma non sentivo dolore.
"Ti fa male?" chiese passando le sue dita sul taglio.
Scossi la testa sorridendogli.
Era così dolce.
Non si preoccupò neanche del cadavere del ragazzo, guardava solo me.
Lo abbracciai istintivamente, ma appena venni a contatto con il suo corpo mi sentii strana.
Come se non avessi dovuto farlo, come se in quel momento avessi dovuto pensare ad altro.
Continuai a stringerlo forte perchè avevo bisogno di tutto ciò.
Erano due anni che non abbracciavo nessuno in modo sincero, erano due anni che nessuno si preoccupava così tanto di me.
Theo mi stava facendo innamorare di lui, come quando eravamo ragazzini.
Dio, mi mancava avere un branco.

Tadaaan, grazie mille per i voti e i messaggi ricevuti 💕
Bene, dovete sapere che sono #teamtheo, ma questa cosa non significa che le cose andranno così per sempre.
Qui vediamo Helen che combatte per i suoi amici e alla fine viene ripagata dall'abbraccio sincero di Theo.
Chi sa se Theo sarà veramente come vuole farle credere di essere.
Al prossimo capitolo 💘

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